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Al via il vertice ASEM di Milano

Oggi e domani si svolge alla Fiera di Milano il decimo vertice ASEM, che riunisce 49 Paesi e due Organizzazioni internazionali nel centro congressi di Rho-Pero progettato dall’architetto Fuksas. In 3 sorsi.

1. A MILANO IL DECIMO MEETING – Il meeting è storico per il nostro Paese: la fortunata combinazione di Presidenza italiana del semestre europeo e svolgimento del vertice in suolo europeo ha fatto sì che i capi di Stato e di Governo e le loro delegazioni si incontrassero in una Milano che da tempo non era così al centro del gioco europeo e internazionale. Imponenti misure di sicurezza in città garantiscono lo svolgimento del meeting, mentre gli alberghi del centro ospitano le delegazioni dei Paesi partecipanti. Milano si è popolata di politici, assistenti, giornalisti e tecnici asiatici ed europei per una due giorni di intensa attività diplomatica. 

2. PRESENTI E ASSENTI – Il primo vertice ASEM, sigla che sta per Asia-Europe meeting, si svolse nel 1996 a Bangkok, quando i Paesi partecipanti furono “solo” 25. Nel tempo, e anche con l’allargamento dell’Unione europea, il vertice è cresciuto in importanza. In questi giorni potremo contare sulla presenza di diversi big dell’arena internazionale: l’attenzione sarĂ  puntata su Putin e sul presidente ucraino Poroshenko, che dovrebbero incontrarsi e parlare della spinosa situazione in Ucraina, ma anche sul premier giapponese Abe e sul primo ministro cinese Li Keqiang. Al di lĂ  infatti del tema dell’incontro, “Un partenariato responsabile per la crescita sostenibile e la sicurezza”, saranno degni di nota gli incontri bilaterali tra i leader presenti. Unione europea e ASEAN cercheranno di dialogare con Cina, Giappone e Russia, mentre il primo ministro italiano Matteo Renzi tenterĂ  di non deludere le aspettative della vigilia per quanto riguarda l’organizzazione del meeting, in quanto padrone di casa. Il vertice ASEM infatti potrebbe essere una grande anticipazione di come l’Italia e Milano in particolare si sapranno comportare in vista dell’EXPO del prossimo anno, quando milioni di persone affolleranno la cittĂ . Tra le defezioni spicca quella del neo primo ministro indiano Narendra Modi, il quale delegherĂ  l’ex generale e viceministro degli Esteri Vijav Kumar Singh a rappresentarlo. Non è un mistero che il centro degli affari e anche dell’attenzione delle grandi potenze si stia spostando verso Oriente. Il vertice ASEM quindi, nonostante le tensioni tra Europa e Asia, è una grande occasione per stringere i rapporti, costruire ponti di dialogo e cooperazione economica e politica e, chissĂ , mettere un altro tassello importante al progetto di mondo multipolare, che Unione europea e Cina nei documenti ufficiali giĂ  sostengono da tempo. 

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Il meeting ASEM precedente è stato ospitato dall’India

3. LI IN EUROPA – L’osservato speciale, per grandezza e peso economico, sarĂ  la Repubblica Popolare cinese, rappresentata al vertice dal primo ministro Li Keqiang. Li sarĂ  a Milano dopo due tappe europee, rispettivamente in Germania e in Russia. Nel Paese leader in Europa il premier cinese ha incontrato Angela Merkel, il cui rapporto con la Cina è uno dei piĂą intensi della UE, mentre in Russia Li ha implementato attraverso decine di contratti commerciali le già buone relazioni sino-russe. Il mensile Limes lo scorso agosto ha pubblicato un numero monografico dal titolo Cina, Russia, Germania unite da Obama, sostenendo che i tre Paesi, procedendo per accordi bilaterali tra loro, stiano costruendo una salda partnership commerciale ed energetica che la comunitĂ  internazionale dovrĂ  tenere in crescente considerazione.

Marco Bonaglia
(dal vertice ASEM per Il Caffè Geopolitico)

[box type=”shadow” align=”aligncenter” ]Un chicco in piĂą

L’importanza del meeting ASEM è stata sottolineata ieri sera da una conference call che ha coinvolto il presidente statunitense Barack Obama e le piĂą importanti cancellerie europee. Angela Merkel, David Cameron, François Hollande e Matteo Renzi si sono coordinati con gli Stati Uniti in vista dell’evento di Milano. L’insolito evento conferma ancora una volta l’importanza che questa edizione del meeting riveste per l’Europa. Nella call sono stati inoltre affrontati argomenti di attualitĂ  quali la prevenzione dell’epidemia di ebola e la situazione delle operazioni contro lo Stato Islamico in Siria e Iraq.[/box]

 

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Marco Bonaglia
Marco Bonaglia

Varesotto, 24 anni, laurea triennale in Scienze linguistiche, frequento il corso di Politiche europee e internazionali all’Università Cattolica di Milano. Al termine del liceo ho deciso di dare una svolta alla mia vita, scegliendo di studiare cinese. Da allora ho avuto modo di appassionarmi sempre di più alla Terra di mezzo, alla sua cultura e alle grandi contraddizioni che la caratterizzano, visitando Beijing e spostandomi in treno da nord a sud del paese. Ho studiato un semestre negli USA, in Nord Carolina, e quattro mesi nella capitale cinese. Mi interesso di politiche dell’Asia orientale e di relazioni tra Cina e Unione Europea.

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