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La 13ma Conferenza Ministeriale dell’OMC: poche luci e molte ombre sul commercio internazionale

Analisi – L’OMC affronta una sfida senza precedenti. Nel mondo attuale, segnato da grandi disparitĂ  di potere, la competizione strategica tra Stati Uniti e Cina alimenta un preoccupante aumento dei blocchi commerciali, che mettono a repentaglio la graduale ripresa dell’economia globale: i Paesi membri sono maggiormente interessati agli accordi commerciali preferenziali, che tendono ad essere piĂą esclusivi e discriminanti. 

LA 13ma CONFERENZA MINISTERIALE

La 13ma Conferenza Ministeriale (MC13) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) è la riunione dei 164 Governi membri dell’Organizzazione convocata per prendere decisioni sulle regole multilaterali alla base del sistema commerciale internazionale. Dal 26 febbraio al 2 marzo 2024, ad Abu Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, la MC13 ha riunito ministri e delegazioni di tutto il mondo per aggiornare gli accordi dell’OMC sulla politica commerciale, rivedere le funzioni del sistema commerciale multilaterale e definirne l’agenda per i futuri lavori.

La Conferenza ministeriale è l’organo decisionale di massimo livello dell’OMC e, secondo l’accordo di Marrakech, deve riunirsi ogni 2 anni. Da quando è stata fondata l’OMC nel 1995, si sono svolte 12 conferenze, con risultati alterni.

La MC13 dell’OMC ha probabilmente raggiunto i risultati piĂą ampi possibili in uno scenario mondiale assai difficile, nel corso di un anno elettorale pesante, con sessantaquattro elezioni nazionali previste, con guerre e tensioni geopolitiche che attraversano pericolosamente il mondo intero, con crisi che minano il multilateralismo e spezzano le lunghe catene di approvvigionamento che caratterizzano il commercio internazionale globalizzato.

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Fig. 1 – La Direttrice Generale dell’OMC, Ngozi Okonjo-Iweala

I RISULTATI (PARZIALI) DELLA CONFERENZA

Prima dell’inizio dei negoziati su alcune delle questioni più difficili, è stata approvata l’adesione all’Organizzazione di due Paesi meno sviluppati, Comore e Timor Est, portando a 166 il totale dei membri dell’OMC con una rappresentanza del 98% del commercio mondiale. Le ultime adesioni erano state quelle della Liberia e dell’Afghanistan nel luglio 2016.

Il principale risultato della Conferenza è stato l’estensione biennale della moratoria sul commercio elettronico, sulla base della quale i Paesi si impegnano a non imporre tasse sul commercio digitale. I membri hanno convenuto di mantenere la pratica attuale di non imporre dazi doganali sulle trasmissioni elettroniche fino alla prossima conferenza ministeriale nonostante alcuni Paesi, quali India, Indonesia e Sud Africa sollecitassero il diritto dei governi di applicare dazi al trasferimento internazionale di beni digitali. La moratoria è accompagnata da un programma di lavoro volto a consentire ai Paesi in via di sviluppo di sviluppare le loro capacitĂ  nel settore del commercio digitale.

Nonostante un ampio consenso in tutta la conferenza sulla questione, l’accordo per estendere la moratoria sul commercio elettronico è arrivato sul finire della Conferenza, superando l’opposizione esercitata soprattutto dalla delegazione indiana.

Di rilievo è l’annuncio dell’entrata in vigore di un accordo plurilaterale sulla regolamentazione dei servizi domestici. Questo nuovo accordo tra 71 Paesi che rappresentano oltre il 90% del commercio dei servizi – tra cui Stati Uniti, Cina e Unione Europea – mira a ridurre le conseguenze di misure relative ai requisiti di licenza, agli standard tecnici e ai requisiti di qualifica e a rendere l’ambiente regolamentare piĂą favorevole alle imprese. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha stimato che questo accordo sbloccherĂ  circa 125 miliardi di dollari a livello globale grazie a una riduzione della burocrazia e a un aumento della trasparenza, con vantaggi particolarmente importanti per i servizi finanziari, commerciali, delle comunicazioni e dei trasporti.

Un risultato positivo è rappresentato dalla decisione di 123 membri dell’OMC di adottare il testo finale dell’accordo di facilitazione degli investimenti per lo sviluppo, un’area in cui il l’Organizzazione è fortemente impegnata al fine di sostenere i Paesi in via di sviluppo. Tuttavia, i membri non sono riusciti a integrare formalmente questo accordo nel quadro giuridico dell’OMC.

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Fig. 2 – Un’immagine della recente MC 13

LE PROSPETTIVE (LONTANE) DI RIFORMA

Nel corso della MC12 i ministri avevano convenuto di condurre una revisione globale del funzionamento delle funzioni deliberative e negoziali dell’OMC. Anche i lavori dell’ultima Conferenza hanno dimostrato come anche una piccola minoranza di Paesi, o anche solo uno, ha una capacitĂ  enorme di tenere in ostaggio i negoziati. La capacitĂ  di un membro di avvelenare il sistema sta diventando una caratteristica insostenibile dell’OMC ed è destinata a far deragliare ulteriormente i progressi nelle negoziazioni. Sul tema i ministri, così come emerge dalla Dichiarazione Ministeriale finale, hanno accolto con favore il lavoro giĂ  intrapreso per migliorare il funzionamento dei Consigli, dei Comitati e dei Gruppi di Negoziazione dell’OMC, aumentare l’efficienza e l’efficacia dell’Organizzazione e facilitare la partecipazione dei Membri al lavoro dell’OMC, incaricando i funzionari di continuare il processo di “riforma attraverso la pratica” e di riferire i progressi alla 14° Conferenza Ministeriale (MC14).

Altra riforma assai attesa è quella relativa al sistema di risoluzione delle controversie, fondamentale per conferire legittimitĂ  complessiva all’OMC e per contrastare l’erosione delle regole commerciali; è altresì fondamentale per garantire stabilitĂ  alle aziende che vogliono investire ed esportare. 

A giugno 2022, in occasione della MC12, i ministri avevano riconosciuto l’urgenza di affrontare le sfide e le preoccupazioni riguardanti il sistema di risoluzione delle controversie dell’OMC. Avevano incaricato i funzionari a ripristinare un sistema di risoluzione delle controversie pienamente funzionante e accessibile a tutti i Membri entro il 2024.

Nel corso della MC13, i ministri hanno esaminato e accolto con favore i progressi giĂ  compiuti nel rispetto di tale impegno. Ciò include una bozza di 36 pagine che definisce le riforme al sistema di risoluzione delle controversie. Una decisione ministeriale incarica questi funzionari ad accelerare le loro discussioni in modo inclusivo e trasparente, e ad approfittare dei progressi giĂ  compiuti. I ministri hanno anche rinnovato il loro impegno a continuare il lavoro sulle questioni irrisolte, compreso un meccanismo di appello/revisione, e a raggiungere l’obiettivo di avere un sistema di risoluzione delle controversie pienamente funzionante e accessibile a tutti i Membri entro il 2024.

I FALLIMENTI DELLA CONFERENZA

I risultati piĂą deludenti sono stati registrati in materia di sussidi alla pesca, agricoltura e sicurezza alimentare.

A giugno 2022, nel corso della MC12, i membri avevano concluso un Accordo sui Sussidi alla Pesca (AFS). L’AFS proibisce l’erogazione o il mantenimento di sussidi a entitĂ  coinvolte nella pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata. Si tratta del primo accordo dell’OMC con un obiettivo principalmente legato alla sostenibilitĂ  e in particolare all’obiettivo di preservare le risorse ittiche mondiali. Da allora, i delegati a livello operativo hanno spinto per un accordo multilaterale piĂą forte in materia. 

Alla MC13, i ministri hanno accolto con favore i progressi compiuti negli ultimi 20 mesi verso l’entrata in vigore dell’AFS. Al 21 marzo 2024, 72 Membri hanno ratificato l’accordo; sono necessarie ulteriori 38 ratifiche per raggiungere la soglia di 110 per l’entrata in vigore dell’accordo.

Sebbene l’aggiornamento delle regole dell’OMC in materia di agricoltura sia stato all’ordine del giorno dei Membri fin dal 2000, sono stati compiuti pochi progressi. Prima della MC13, sembravano esserci prospettive piĂą positive; tuttavia, i ministri non sono riusciti nuovamente a raggiungere un consenso nei negoziati agricoli. Questo insuccesso è derivato, in particolare, dal largo disaccordo sull’ipotetico problema del “magazzinaggio pubblico per scopi di sicurezza alimentare”.

Il magazzinaggio pubblico consente agli stati di acquistare, immagazzinare e distribuire beni agricoli al fine di mantenere una riserva di cibo per le persone bisognose. Questi programmi possono distorcere il commercio quando il governo acquista cibo dai produttori agricoli a prezzi fissi.

CONCLUSIONI

Il risultato piĂą importante della MC13 risiede nella Dichiarazione Ministeriale finale di Abu Dhabi, in cui i membri dell’OMC si sono impegnati a preservare e rafforzare la capacitĂ  del sistema commerciale multilaterale, con l’OMC al suo nucleo, di rispondere alle attuali sfide commerciali. Non è poco in un momento in cui nel mondo le guerre, commerciali e militari, minano il dialogo e cancellano regole. La Dichiarazione Ministeriale sottolinea la centralitĂ  della dimensione dello sviluppo nel lavoro dell’OMC e riconosce il ruolo che il sistema commerciale multilaterale può svolgere nel contribuire al raggiungimento dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dei suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. 

L’auspicio, che corrisponde alla consapevolezza del grande lavoro da svolgere, è che l’OMC possa essere la sede ove si compongono le tensioni dell’economia globale frammentata e da cui si diffondono i benefici della crescita economica.

Filomena Ratto

 Photo: ©WTO/Prime Vision

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Perchè è importante

  • La 13ma Conferenza Ministeriale dell’OMC ha affrontato il problema crescente dei blocchi commerciali, alimentati dalla competizione tra Stati Uniti e Cina, che minacciano la ripresa economica globale e mettono in discussione il multilateralismo dell’Organizzazione.
  • Nonostante alcuni risultati significativi, i fallimenti della Conferenza Ministeriale evidenziano le difficoltĂ  di raggiungere un consenso su questioni cruciali e alimentano la consapevolezza del grande lavoro da svolgere. 

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Filomena Ratto
Filomena Ratto

Napoletana di origine, laureata in Giurisprudenza e ora di base a Bruxelles. Appassionata di diritto europeo e delle dinamiche della politica commerciale dell’UE. Amo leggere e sperimentare in cucina… magari con una buona tazza di caffè (geopolitico, ovviamente).

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