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Elezioni in Moldova: interferenze russe minacciano l’integrazione UE

In 3 Sorsi  Il 20 ottobre in Moldova si terranno sia le elezioni presidenziali che un referendum sull’accesso alla UE. Il risultato di queste consultazioni interessa anche il Cremlino, la cui ingerenza attraverso tattiche di guerra ibrida rischia di minare il futuro europeo del Paese.

1. DUE APPUNTAMENTI IMPORTANTI PER L’INTEGRAZIONE MOLDAVA

Il 25 giugno scorso l’Unione Europea ha aperto le negoziazioni per l’ingresso della Moldova. Questo momento significativo arriva al termine di oltre due anni di avvicinamento verso l’UE, accelerato dallo scoppio della guerra in Ucraina nel 2022. Nel marzo di quell’anno, infatti, la Moldova ha presentato domanda formale di adesione, ricevendo in risposta lo status di candidato UE nel giugno 2022. L’apertura dei negoziati di accesso, come rivela la stessa Presidente della Commissione UE von der Leyen, segna l’inizio di un viaggio rigoroso ed esigente: 35 capitoli legislativi europei da affrontare, richiedendo riforme profonde e tecniche, oltre a un impegno costante che il Governo moldavo, sotto la guida della Presidente Maia Sandu, ha dimostrato negli ultimi due anni. 
Il 20 ottobre le elezioni presidenziali decideranno se Maia Sandu avrà un secondo mandato. Sandu, leader democratica e filo-occidentale, è la favorita, ma dovrà affrontare l’opposizione di Ilan Shor, un oligarca filo-russo supportato dal Cremlino, il cui blocco politico, Șor, cerca di rallentare l’integrazione europea della Moldova, promuovendo un ritorno all’influenza russa. Contestualmente si terrà un referendum costituzionale che chiederà ai cittadini se vogliono formalizzare l’adesione all’UE. Un esito positivo segnerebbe non solo un passo legale, ma anche un chiaro segnale politico, indicando all’UE la serietà dell’impegno moldavo nel processo di adesione.

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Fig. 1 – La Presidente della Moldavia Maia Sandu è accolta dal Presidente del Consiglio dell’UE Charles Michel, 2024

2. IL RISCHIO DI INTERFERENZE RUSSE

La Russia ha già cominciato a operare per influenzare il risultato delle elezioni e del referendum, puntando a sabotare la mobilitazione filo-europea e mantenere la Moldova nella propria sfera di influenza. Le tattiche della guerra ibrida di Mosca sono note alle cronache internazionali: il finanziamento dei partiti filo-russi, l’acquisto di voti e la corruzione politica sono solo alcune delle operazioni già utilizzate per influenzare le elezioni e, di conseguenza, i processi interni di Paesi come gli Stati Uniti e il Regno Unito nel 2016, la Germania e la Francia nel 2017, nonché le recenti elezioni del Parlamento Europeo.
Gli analisti affermano che è già in corso una guerra ibrida in Moldova e che questa si sta intensificando con l’avvicinarsi delle elezioni. È notizia recente che due oligarchi legati al Cremlino stiano investendo nella propaganda online, in particolare su Facebook, per diffondere le campagne di disinformazione e la propaganda anti-europea. È un allarme, questo, che è arrivato direttamente a Bruxelles attraverso il Ministro degli Interni moldavo Ana Revenco, che ha dichiarato che la Repubblica di Moldova è sulla strada di Mosca per rompere la stabilità e l’unione in Europa, complicando così anche i negoziati di adesione. Consapevoli del rischio di ingerenza russa, gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada in una dichiarazione congiunta di giugno hanno accusato la Russia di “diffondere bugie” per interferire nelle votazioni di ottobre e di essere pronta a incitare proteste in Moldova qualora la sua ingerenza dovesse fallire.

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Fig. 2 Il presidente russo Vladimir Putin stringe la mano al capo della regione autonoma moldava della Gagauzia, Yevgenia Gutsul, 2024

3. GAGAUZIA, TRANSNISTRIA E CONTROMISURE

I territori moldavi ai quali dedicare più attenzione sono la regione autonoma di Gagauzia e quella separatista della Transnistria, territorio dell’ex Unione Sovietica che la Russia considera storicamente come parte della propria sfera di influenza e in cui gode di un notevole sostegno. È in queste regioni che il partito di Shor ha più presa e che, con l’appoggio anche finanziario di Mosca, ha più volte tentato un cambio di potere a Chișinău, sfruttando l’appoggio politico locale per intensificare le divisioni e incoraggiare disordini nelle regioni dissidenti.
Per contrastare queste minacce la Moldova ha bisogno di rafforzare le proprie difese interne, intensificando la campagna di sensibilizzazione pro-UE tra la popolazione e investendo in sistemi di verifica delle informazioni per contrastare le campagne di disinformazione russa. Il monitoraggio delle elezioni sarà fondamentale per garantire la regolarità del voto e impedire interferenze esterne. A tal fine, l’UE ha istituito una Missione di partenariato civile in Moldova dal 24 aprile 2023, con l’obiettivo di rafforzare la sicurezza del Paese contro minacce ibride. Infine, come suggerito dal citato report dell’ICG, è necessaria la ricerca di una risoluzione delle controversie interne tra la capitale e le regioni filo-russe, al fine di non alimentare la polarizzazione politica e perdere così centinaia di migliaia di voti provenienti dalle due regioni a favore di forze politiche filo-russe – che rischierebbero di minare l’integrazione nell’UE.

Irene Rusconi

City gates (1999). Chisinau.” by Ion Chibzii is licensed under CC BY-SA

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Perchè è importante

  • L’esito delle elezioni presidenziali e del referendum sull’adesione alla UE potrebbe segnare un punto di svolta nel percorso della Moldova verso l’Europa.
  • Le interferenze russe attraverso tattiche di guerra ibrida rappresentano una minaccia diretta alla stabilità democratica del Paese, così come le tensioni nelle regioni di Gagauzia e Transnistria.

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Irene Rusconi
Irene Rusconi

Nata e cresciuta a Roma, dove mi sono anche laureata in Scienze politiche e in International Relations presso la LUISS Guido Carli, vi sono stata strappata solo per studiare a Parigi in Sciences Po e lavorare a Bruxelles nella EU bubble. Appassionata di tutto ciò che riguarda l’Europa, spero in futuro di poterne contribuire al funzionamento. Per il resto, se non vi rispondo, sono sicuramente ad una lezione di danza classica.

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