venerdì, 5 Dicembre 2025

APS | Rivista di politica internazionale

venerdì, 5 Dicembre 2025

"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

Associazione di Promozione Sociale | Rivista di politica internazionale

Bolsonaro agli arresti domiciliari: Trump arriva in soccorso

Ristretto L’ex Presidente del Brasile Bolsonaro va agli arresti domiciliari per violazione delle misure cautelari, mentre è già a processo per il tentato golpe nel 2023. Ma la questione diventa un caso diplomatico con Washington. 

Uno dei momenti più delicati della storia del Brasile è sicuramente l’8 gennaio 2023, quando una corposa folla sostenitrice dell’allora Presidente uscente Jair Bolsonaro assaltò il Parlamento nel tentativo di bloccare la transizione democratica alla guida del Paese e di ostacolare l’insediamento di Luis Inacio Lula Da Silva, uscito vincitore dalle elezioni di pochi mesi prima e poi divenuto Presidente. Dopo poco più di due anni, la vicenda entra ora ancor più nel vivo, divenendo a tutti gli effetti una questione giudiziaria e inevitabilmente anche politica. Il 26 marzo scorso i giudici della Corte Suprema hanno votato a favore del rinvio a giudizio di Bolsonaro con l’accusa di tentato golpe dopo le elezioni presidenziali del 2022. Insieme a lui sono stati mandati a processo altri sette membri del suo Governo, fra cui l’allora candidato vicepresidente Walter Brega Netto, in carcere già da dicembre 2024 per aver ordito un piano per uccidere Lula e De Moraes, giudice della Corte Suprema. L’11 giugno 2025 l’ex Presidente è stato poi chiamato a testimoniare, per la prima volta, nell’ambito del processo, ammettendo di aver pensato a un modo per provare a mantenere il potere, ma negando di aver ideato un colpo di Stato. Come se non bastasse, dopo essere stato dichiarato ineleggibile per otto anni da un Tribunale Elettorale nel 2023 e rischiando già 40 anni di carcere per cospirazione contro lo Stato e devastazione del patrimonio storico, il 4 agosto scorso la Corte Suprema del Brasile ha emesso un ordine di arresti domiciliari nei suoi confronti, con l’accusa di aver violato alcune misure cautelari. Nello specifico, secondo il giudice De Moraes, il giorno prima, in un raduno di suoi sostenitori a Rio De Janeiro, sulla spiaggia di Copacabana, Jair Bolsonaro si è collegato in vivavoce con suo figlio Flavio e il resto della folla e la diretta sarebbe poi stata pubblicata su Instagram. Questo fatto secondo De Moraes rappresenta una violazione delle misure cautelari alle quali era sottoposto l’ex Presidente, fra cui il divieto di utilizzo dei social network, con il tentativo “di fare pressione sulla Corte Suprema e ostacolare la giustizia”. La vicenda oltre a costituire un elemento di divisione nella società brasiliana, rischia di divenire anche un episodio chiave in politica estera. Già dal mese di luglio, quando era ormai ufficiale che Bolsonaro avrebbe affrontato un processo per tentato golpe, il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva annunciato dazi del 50% sulle merci brasiliane a partire dal 1° agosto 2025, come ritorsione per la vicenda giudiziaria dell’ex leader brasiliano, definita dal Tycoon una “caccia alle streghe”. In seguito alla minaccia dei dazi, non si è fatta attendere la risposta del Presidente Lula, che ha ricordato che Trump “è stato eletto per essere capo degli Stati Uniti e non imperatore del mondo”, definendo “inaccettabile” il tentativo di interferenza statunitense e aggiungendo di voler difendere la sovranità del popolo brasiliano dalle misure annunciate da Washington. Gli USA vantano un surplus commerciale di circa 6,8 miliardi di dollari con il Brasile, esportando principalmente aerei e veicoli spaziali, carburanti, macchinari industriali come reattori nucleari e apparecchiature elettriche. È evidente che la vicenda giudiziaria dell’ex Presidente brasiliano Jair Bolsonaro rappresenti non solo una fonte di instabilità interna per il Paese sudamericano, ma anche una spinosa questione di politica estera che pone il Presidente Lula di fronte alla necessità di dover negoziare con Trump una via d’uscita da una situazione che potrebbe influire pesantemente sull’economia del Paese e sulla sua tenuta sociale. 

Marco Pantaloni

Photo by ASSY is licensed under CC BY-NC-SA

Dove si trova

Perchè è importante

  • L’ex Presidente Bolsonaro va agli arresti domiciliari per aver violato le misure cautelari, nel mezzo del processo per tentato golpe del 2023.
  • Come ritorsione, il Presidente degli USA Donald Trump ha annunciato dazi del 50% sulle merci brasiliane.

Vuoi di più? Associati!

Scopri che cosa puoi avere in più associandoti

Marco Pantaloni
Marco Pantaloni

Sono Marco, classe 1997, marchigiano di San Benedetto del Tronto. Il mio percorso accademico si è svolto interamente a Forlì, dove mi sono laureato in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Tra il 2022 e il 2023 ho conseguito un master presso la Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale di Roma in Protezione Strategica del Sistema Paese. Fra le mie grandi passioni vi sono ovviamente la Storia e la Geopolitica.

Ti potrebbe interessare