Miscela Strategica – Durante DSEI abbiamo intervistato Mika Kari, presidente della Land Business Unit di Patria, azienda finlandese leader nella produzione di sistemi terrestri. Europa, politiche industriali e competitività sono ancora una volta i temi che affrontiamo e che il nostro progetto editoriale mappa
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What are your best performing products? How relevant is your industry in your country? And at international level?
Patria group is the biggest defence industry company in Finland. We employ about 2,800 people, most of which are in maintenance and service business. The Finnish Defence Forces has outsourced most of its life-cycle support services. Our subsidiary Millog focuses on it. We manufacture systems for vehicles, vessels and so forth. At Patria’s Land business unit the top seller product is armoured 8×8 personnel carrier, Patria AMV, that has been sold to 7 nations and it is combat proven.
We at Land business unit are present in Finland, Sweden, Norway, and Estonia. In Poland and in South Africa we have a local partner that manufactures the vehicle and we have ties with Slovenia and other eastern countries as well.
The EU Commission has been urging for stronger cooperation amongst European defence firms as well as encouraging M&A. To what extent EU dedicated policies impact your strategic planning? How?
I think this consolidation process is inevitable. France and Germany are making Nexter and KMV [Krauss-Maffei Wegmann, author’s note] join their forces but I don’t see it as a consolidation but, rather, as a game to gain primacy. In Europe there are many vehicles from a broad range of producers, a consolidation process is unavoidable as we are producing too many products in too small quantities. In the future we will have less manufacturers, but Patria will still be amongst them.
Finland is a kind of a special case, being in the EU but not in NATO…
It is a political decision and the companies are not to judge the issue. Patria’s products and services are NATO-compatible and are customised on an individual, customer-by-customer basis. We work in close cooperation with our customers and the extensive network of international industrial partners.
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Quali sono i vostri prodotti migliori? Quanto la vostra industria è importante nel vostro Paese? E a livello internazionale?
Il gruppo Patria rappresenta la maggiore compagnia finlandese nel settore della difesa. Impieghiamo circa 2.800 persone, la maggior parte delle quali nella manutenzione e nei servizi commerciali. Le Forze armate svedesi hanno deciso di appaltare la maggior parte dei servizi di supporto al ciclo operativo. È la nostra sussidiaria Millog a focalizzarsi su questo aspetto. Noi produciamo sistemi per veicoli, navi e simili. Il prodotto più venduto dalla divisione affari terrestri di Patria è il veicolo 8×8 da trasporto Patria AMV, venduto a sette nazioni e testato in combattimento.
La divisione affari terrestri è presente in Finlandia, Svezia, Norvegia ed Estonia. In Polonia e Sudafrica ci appoggiamo a partner locali che producono il veicolo, e abbiamo simili legami anche con Slovenia e altri Paesi dell’est.
La Commissione europea sottolinea la necessità di una maggiore cooperazione tra le industrie della difesa, e incoraggia i processi di M&A. Fino a che punto le politiche europee nel settore influenzano la vostra pianificazione strategica? Come?
Penso che tale processo di unificazione sia inevitabile. Francia e Germania stanno facendo sì che Nexter e KMV [Krauss-Maffei Wegmann, nda] uniscano le loro forze; ma non lo vedo come un consolidamento, piuttosto come un gioco per ottenere la supremazia. In Europa sono presenti molti mezzi, che provengono da un’ampia gamma di produttori, e un processo di unificazione è inevitabile perché produciamo troppi tipi di prodotti in quantità troppo esigue. Nel futuro avremo meno produttori, ma Patria rimarrà tra questi.
La Finlandia, facendo parte dell’UE ma non della NATO, rappresenta un caso particolare…
È una scelta politica e le compagnie non devono giudicarla. I prodotti e i servizi di Patria sono compatibili con gli standard NATO e customizzati in modo individuale, cliente per cliente. Lavoriamo in forte collaborazione con i nostri acquirenti e con un ampio network internazionale di partner industriali.
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Do international crises and related national and EU foreign policies affect your overall performance? How?
The political situation has been changing in the last two years due to many crises. Now we are facing an increased interest for our vehicles. And we want to provide our top-notch products for these markets. Our key products are Patria AMV product family and mortar systems.
In your business, do EU dedicated policies matter (for example coordination through the European Defence Agency)? Why?
Yes, it has influence on us. France, Germany and Britain are the strong players over there. And their idea of integration is that the smaller players should become a part of their groups, not simply merging on a peer-to-peer basis. Our vehicles are the top performing ones, why shouldn’t they follow us in some cases, when they do not lead that market. And there we come to politics, they want to be the first even in those sectors they are not, just because they are stronger political players. We can have a liberal market, at least at EU level, only if the players will be left free to compete and the best performing companies will win, rather than the better supported at political level – regardless of quality. Today the political factor still makes the difference, so we have to work on it before asking radical changes to the companies.
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Le crisi internazionali e le relative politiche estere nazionali e dell’UE influenzano la vostra performance generale? Come?
Negli ultimi due anni la situazione politica sta cambiando proprio a causa di diverse crisi. Ora siamo davanti a un maggiore interesse per i nostri veicoli. E intendiamo fornire a questi mercati i nostri prodotti di prima scelta. I nostri prodotti chiave sono quelli della famiglia Patria AMV e i sistemi di mortai.
Le politiche europee di settore (per esempio il coordinamento attraverso l’EDA), influiscono sui vostri affari? Perché?
Sì, ci influenzano. Francia, Germania e Gran Bretagna ricoprono un forte ruolo nel settore. E la loro idea di integrazione è che i “piccoli” devono entrare a far parte dei loro gruppi, e non semplicemente fondersi tra pari. I nostri veicoli sono i più performanti, perché non dovrebbero essere loro a seguire noi, visto che non sono i leader del settore? E qui arriviamo alla politica, vogliono primeggiare anche nei settori in cui non lo fanno solo perché hanno un peso politico maggiore. Potremmo avere un libero mercato, almeno a livello UE, solo quando gli operatori saranno lasciati liberi di competere e vinceranno le imprese migliori, e non quelle che godono di maggiore supporto politico a prescindere dalla qualità. Ad oggi il fattore politico fa ancora la differenza; e ancor prima di chiedere cambiamenti radicali alle compagnie, è su questo che dovremmo lavorare.
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The interview ends here. We would like to thank Mr. Kari and Patria for the kind cooperation!
Marco Giulio Barone
Video – Una panoramica delle attività di Patria. Courtesy of Patria
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Un chicco in più
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Patria is the main state-owned provider of defence, security and aviation life-cycle support services and technology solutions of Finland. In 2014, the Group’s operating profit (56,0 million EUR) represented 12,1% of net sales (462,4 million EUR). Sales outside Finland for the Financial Period accounted for 50% of the net sales. According to Heikki Allonen, President and CEO, “strategic partnerships and corporate social responsibility play a key role to succeed“. On the international market, Patria will be extending its reach to Australia and the Middle East in the coming years.
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Patria è la principale azienda statale finlandese per difesa, sicurezza, supporto tecnico e innovazione tecnologica. Nel 2014 il risultato operativo (56 milioni di euro) ha rappresentato il 12,1% delle vendite nette (462,4 milioni). Le vendite al di fuori della Finlandia rappresentano circa il 50% del totale. Secondo Heikki Allonen, Presidente e CEO del gruppo, “gli accordi strategici e la resposabilità sociale d’impresa giocano un ruolo fondamentale per avere successo”. Sui mercati internazionali, Patria estenderà il proprio raggio di azione all’Australia e al Medio Oriente nei prossimi anni.
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Questa intervista è parte dello Speciale DSEI 2015. Vi suggeriamo di consultarlo per approfondire i temi del salone e leggere le interviste già pubblicate.
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