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Brasile, nulla da…Temer

GDM 2018Sarà l’ultimo anno in carica da Presidente del Brasile per Michel Temer, salito al potere dopo l’impeachment contro Dilma Rousseff. Un mandato deludente e incolore, che lo ha reso decisamente impopolare ai cittadini brasiliani. I quali saranno chiamati nuovamente alle urne in autunno per eleggere il loro nuovo leader: tutto pronto per il ritorno di Lula?
È un Jack nel mazzo di carte de Il Caffè Geopolitico

CHI È

Michel temer, presidente del Brasile da fine agosto 2016 dopo quasi 5 anni come vice presidente e un periodo come facente funzione, ha raggiunto il vertice delle istituzioni brasiliane grazie all’impeachment che ha estromesso dal potere Dilma Rousseff.

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Fig. 1 – Michel Temer sta per terminare il suo mandato da Presidente del Brasile

COM’È STATO IL SUO 2017

Temer ha vissuto un 2017 a dir poco impegnativo. E’ riuscito, grazie al coinvolgimento diretto di mezzo parlamento, a superare la procedura di impeachment, a mettere a segno la riforma del mercato del lavoro e quella delle pensioni, ma soprattutto a conseguire l’obiettivo minimo, ovvero quello di concludere l’anno in carica. Ma l’inquilino di Brasilia ha poco da stare allegro. Il parlamento al massimo lo tollera perchè condannarlo significherebbe scoperchiare i peccati di tantissimi rappresentanti del popolo, la stampa lo odia, gli intellettuali ne chiedono a gran voce le dimissioni ad ogni occasione, il popolo se va bene lo ignora. Ma lui, vecchio arnese della politica di un tempo (classe 1940) è riuscito, coinvolgendo molti altri, a resistere fino a scadenza del mandato.

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Fig. 2 – Dopo tante polemiche politiche e giudiziarie, Lula è pronto a tornare in sella al Brasile?

COME SARÀ IL SUO 2018

Nell’ottobre di quest’anno sarà costretto a cedere le chiavi del Planalto probabilmente a Lula (grande contrappasso politico e di classe sociale, essendo Temer avvocato e Luis Inácio sindacalista), pronto a tornare sulla ribalta dell’agone politico. Presidente non eletto dal corpo elettorale, politico non trasparente e di non grandi vedute, Temer, di origine libanese, è sulla breccia da un ventennio più per disgrazie altrui che per meriti propri. Il 2018 lo consegnerà comunque all’oblio (non sarà candidato).

Andrea Martire

Foto di copertina di Michel Temer – Fotos livres, com o crédito. Licenza: Attribution-ShareAlike License

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Andrea Martire
Andrea Martire

Appassionato di America Latina, background in scienze politiche ed economia. Studio le connessioni tra politica e sociale. Per lavoro mi occupo di politiche agrarie e accesso al cibo, di acqua e diritti, di made in Italy e relazioni sindacali. Ho trovato riparo presso Il Caffè Geopolitico, luogo virtuoso che non si accontenta di esistere; vuole eccellere. Ho accettato la sfida e le dedico tutta l’energia che posso, coordinando un gruppo di lavoro che vuole aiutare ad emergere la “cultura degli esteri”. Da cui non possiamo escludere il macro-tema Ambiente, inteso come espressione del godimento dei diritti del singolo e driver delle politiche internazionali, basti pensare all’accesso al cibo o al water-grabbing.

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