In 3 Sorsi – I magistrati anticorruzione di Curitiba potrebbero andare sotto processo per lo scandalo Vaza Jato, l’inchiesta giornalistica che ha rivelato i messaggi privati tra il pool Lava Jato e il giudice Sergio Moro.
1. LA COMMISSIONE D’INCHIESTA SULLA LAVA JATO
I procuratori della Lava Jato potrebbero finire sott’inchiesta. Ad avanzare quest’ipotesi è il deputato del PT Paulo Texeira, il quale ha annunciato che chiederà al Congresso l’instaurazione di una commissione per indagare i presunti abusi compiuti dai magistrati dell’operazione Lava Jato. Secondo il politico petista ci sono sufficienti indizi per sostenere che Sergio Moro fosse in conflitto d’interessi quando, dopo aver lasciato il Governo Bolsonaro nell’aprile del 2020, accettò di svolgere delle consulenze per la Alvarez & Marshal, società di turnaround che stava gestendo il piano di risanamento economico di Oderbrecht, Galvão Engenharia e OAS – tre colossi delle costruzioni brasiliane invischiate fino al collo nell’inchiesta Lava Jato di cui Sergio Moro è stato il giudice simbolo. La richiesta di una commissione d’inchiesta sui magistrati di Curitiba era già stata avanzata nel 2019, quando la rivista The Intercept Brasil pubblicò in esclusiva le chat tra i procuratori del pool Lava Jato e il giudice Moro. Uno scandalo che prese il nome di Vaza Jato, cioè perdita a getto, e che terrà banco anche durante la prossima campagna elettorale.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Dopo essersi dimesso da ministro della Giustizia del Governo Bolsonaro, Sergio Moro è stato assunto dalla società Alvarez & Marshal per svolgere attività di consulenza negli Stati Uniti. La compagnia americana stava risanando diverse aziende implicate nell’inchiesta Lava Jato e già condannate da Moro nei anni precedenti
2. IL WATERGATE BRASILIANO
Scoppiata nella primavera del 2019, la Vaza Jato ha scatenato un terremoto nella Procura di Curitiba negli ultimi tre anni. Tutto è partito da Walter Delgatti, un hacker che riuscì ad accedere alle chat di Telegram di diversi magistrati del pool Lava Jato. Il materiale raccolto era talmente scottante che, sotto il consiglio dell’ex deputata del PT Manuela d’Avila, decise di inviarlo a Glen Greenwald, direttore di The Intercept Brasil famoso per aver raccolto le dichiarazioni dell’ex agente dell’NSA Edward Snowden. Grazie a un lungo lavoro di fact cheking i giornalisti della rivista ricostruirono e contestualizzarono le lunghe conversazioni avvenute tra il giudice Moro e i procuratori di Curitiba sin dallo scoppio della Lava Jato. Queste chat proverebbero che i magistrati agirono per colpire Lula e il Partido dos Trabalhadores, salvando i suoi avversari. Ad esempio tentarono di impedire al leader PT (all’epoca in carcere per tangenti) di essere intervistato prima delle elezioni 2018 oppure fecero pressione su Léo Pinheiro, Presidente di una delle aziende invischiate nella Lava Jato, per costringerlo ad accusare Lula di corruzione. Sia Moro che i membri del pool hanno sostenuto che le conversazioni erano state modificate, ma che comunque non dimostravano alcuna irregolarità nella conduzione delle indagini. La stessa perizia della Policia Federal non ha escluso che il materiale possa essere stato manipolato.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Glenn Greenwald, ex direttore di The Intercept Brasil, è il giornalista americano che ha dato il via alla Vaza Jato, una lunga inchiesta giornalistica che si basava sulle chat di Telegram dei magistrati della Lava Jato passate alla stampa da un hacker
3. LE PROSSIME MOSSE
La Vaza Jato giocherà un ruolo fondamentale durante la campagna elettorale. Avanzare forti dubbi sull’imparzialità dell’ex giudice Sergio Moro, principale bersaglio dell’inchiesta di The Intercept, significa azzoppare la sua corsa al Planalto. Difatti il PT sta utilizzando questo scandalo per chiedere l’instaurazione di una commissione d’inchiesta sulla Lava Jato, mentre il Presidente Bolsonaro per mettere in ridicolo la crociata contro la corruzione intrapresa dalla Procura di Curitiba nel 2014. Durante l’intervista concessa a radio Capital FM lo stesso Moro ha commesso un autogol affermando che la Lava Jato ha “combattuto il PT in maniera efficace”. Una frase che, alle orecchie dei suoi detrattori, è sembrata una piena confessione. Ad ogni modo The Intercept continua a scavare nelle chat dei procuratori di Curitiba, svelando ogni settimana retroscena inediti della maxi inchiesta contro la corruzione. Saranno queste nuove rivelazioni a giocare un ruolo fondamentale durante la prossima campagna elettorale.
Mattia Fossati