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Francia: l’inaspettato risultato delle elezioni apre un nuovo capitolo per Macron 

In 3 sorsi In Francia il Nuovo Fronte Popolare ha ottenuto 182 seggi, seguito dai centristi di Ensemble con 168 e dal Rassemblement National con 143. Nonostante la collaborazione tra centro e sinistra per fermare l’estrema destra, immaginare delle coalizioni rimane complicato.

1. IL FRONTE CHE HA FRENATO L’ESTREMA DESTRA

Dopo la schiacciante vittoria della destra francese alle elezioni Europee, il Presidente Macron ha deciso di anticipare le elezioni legislative che si sarebbero dovute tenere nel 2027. Il Rassemblement National (RN), il partito di estrema destra di Marine Le Pen ora guidato dal giovanissimo Jordan Bardella, ha infatti ottenuto il 31,4% delle preferenze, raddoppiando il risultato della coalizione di centro di Macron che si è fermato al 14,6% dei voti. 
Con questi risultati, molti credevano che il RN avrebbe ottenuto, se non una maggioranza assoluta, quantomeno una maggioranza relativa e Jordan Bardella avrebbe avuto quindi buone possibilità di diventare Primo Ministro. Temendo le conseguenze di una possibile vittoria del RN, i partiti di centro e di sinistra hanno deciso di cooperare adottando una strategia chiamata “fronte repubblicano,” o “cordone sanitario”. 
La Francia ha un sistema a doppio turno che, tra un turno e l’altro, permette ai partiti di accordarsi per far convergere i voti di più candidati su chi ha maggiori possibilità di vincere, ritirando gli altri. In altre parole, se in una circoscrizione ci sono tre candidati, il favorito è del RN, il secondo di Ensemble e il terzo di sinistra, il terzo si farà indietro chiedendo ai propri elettori di votare per Ensemble. Sia il Nuovo Fronte Popolare (NFP) che Ensemble hanno ritirato i rispettivi candidati laddove era necessario per battere concorrenti del RN.  

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Fig. 1 – Jean-Luc Melenchon rivendica il diritto di formare il nuovo Governo

2. I CONFLITTI INTERNI CHE BLOCCANO IL PAESE

Nonostante il cordone sanitario abbia funzionato e il RN si sia trovato inaspettatamente al terzo posto, la collaborazione fra Ensemble e il Nuovo Fronte Popolare è durata poco e ora bisogna capire che coalizione guiderà il Paese. Gli scenari possibili sono diversi: si parla di una possibile coabitazione – uno scenario dove la maggioranza in Parlamento è di un orientamento politico diverso dal Presidente, – di un Governo minoritario o della creazione di una coalizione più ampia. 
Lo scenario più auspicabile per evitare uno stallo è che Macron riesca a nominare un Primo Ministro che metta d’accordo più forze politiche. Il problema è che importanti esponenti del NFP si sono detti contrari a collaborare con i macronisti o a scendere a compromessi sul programma elettorale. I Repubblicani hanno tentato di espellere il proprio leader, Eric Ciotti, quando questi ha accettato una collaborazione con il RN, mentre i macronisti rifiutano un’alleanza con la France Insoumise, principale componente del NFP. 

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Fig. 2 – Macron è riuscito ad evitare una pesante sconfitta

3. NESSUNO HA VINTO: E ADESSO?

L’8 luglio Gabriel Attal, il Primo Ministro in carica, aveva presentato le proprie dimissioni a Macron, il quale le aveva rifiutate per dare ai partiti più tempo per formare nuove alleanze. Sono arrivate diverse critiche da sindacati e da esponenti di opposizione e il 16 luglio Macron ha accettato le dimissioni del Primo Ministro. Intanto, Jean-Luc Mélenchon, leader del NFP, rivendica il diritto, in quanto leader della coalizione vincente, a nominare un possibile Primo Ministro e ha proposto Huguette Bello, ex membro del Partito comunista. Il Partito socialista, che fa parte della stessa coalizione, si è opposto alla nomina. 
I conflitti interni al NFP potrebbero spezzare la coalizione, portando i partiti più moderati a considerare un’alleanza con Macron, allargando così la coalizione di centro. Macron stesso ha pubblicato una lettera indirizzata ai propri connazionali in cui spiega che poiché “nessuno ha vinto” sarà necessario creare una maggioranza “plurale”. Non siamo ancora vicini a un accordo e fra pochi giorni la Francia accoglierà milioni di persone per le Olimpiadi. La decisione verrà probabilmente presa dopo i Giochi Olimpici.

Anna Micelli

Photo by jackmac34 is licensed under CC BY-NC-SA

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Perchè è importante

  • Le elezioni legislative hanno creato tre grandi blocchi all’interno del Parlamento francese, ma nessuno ha la maggioranza per governare.
  • Il Presidente Macron invita a creare una coalizione plurale, ma le tensioni interne ostacolano la formazione di una maggioranza.

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Anna Micelli
Anna Micelli

Mi sono laureata in Scienze Politiche ed Economia all’Università di Amsterdam ed ora sto facendo una magistrale in Politiche Pubbliche a SciencesPo Parigi. In questo momento mi interessano particolarmente il ruolo dei giovani nella politica Europea e le relazioni tra Unione Europea e Russia.

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