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Trump ferma le richieste di asilo e promette “Migrazione Inversa” dopo l’attentato di Washington

In 3 sorsiLa reazione del GOP all’attacco terroristico: una stretta senza precedenti su richieste di asilo, visti e perfino cittadinanze.

1. CHE COSA È SUCCESSO

L’attacco avvenuto a Washington a fine novembre 2025, in cui ha perso la vita Sarah Beckstrom, 20 anni, membro della Guardia Nazionale, ha innescato una risposta immediata e radicale da parte dell’Amministrazione Trump.
L’aggressore, Rahmanullah Lakanwal, cittadino afghano ed ex collaboratore della CIA e delle Forze Armate statunitensi in Afghanistan, era entrato negli Stati Uniti nel 2021 durante l’Amministrazione Biden e nell’aprile del 2025 gli era stato concesso l’asilo politico. Questo dettaglio ha fornito il catalizzatore per un’azione drastica sulla sicurezza nazionale legata alle politiche migratorie. Le direttive, annunciate dal Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS) e dai Servizi per la Cittadinanza e l’Immigrazione (USCIS), hanno subito ordinato la sospensione a tempo indeterminato di tutte le decisioni di asilo, indipendentemente dalla nazionalità del richiedente. Parallelamente, è stato imposto uno stop all’elaborazione di quasi tutte le domande di immigrazione legale (cittadinanza, green card, permessi di lavoro) per i cittadini di 19 Paesi considerati ad alto rischio e le cerimonie di naturalizzazione sono state sospese o rinviate. Le organizzazioni per i diritti umani hanno criticato la misura definendola punitiva, non essendo supportata da prove che colleghino i richiedenti asilo in generale a minacce terroristiche.

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Fig. 1 – Il memoriale improvvisato nel punto in cui Sarah Beckstrom è stata colpita

2. PERCHÉ È IMPORTANTE

Le restrizioni sono di vasta portata e sono una mossa politica significativa.
L’evento è stato utilizzato per accelerare l’agenda anti-immigrazione del Presidente. Trump ha evocato il concetto di “Migrazione Inversa“, che potrebbe riferirsi al processo sistematico di ricollocazione forzata di migranti e rifugiati al luogo inziale di partenza. Inoltre, l’Amministrazione ha ordinato un riesame completo di tutti gli stranieri provenienti dai 19 Paesi a rischio entrati negli Stati Uniti a partire dal gennaio 2021, con la possibilità di revoca della cittadinanza e deportazione per chiunque sia ritenuto pericoloso per la comunità.
L’Amministrazione sta valutando anche l’espansione del travel ban, una serie di ordini esecutivi e proclami presidenziali emessi da Trump a partire dal gennaio 2017, fino a circa 30 Paesi.

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Fig. 2 – Una donna viene arrestata dall’ICE nei sobborghi di Chicago

3. ALLARGHIAMO LO SGUARDO

In concomitanza con le restrizioni sull’asilo, il Dipartimento per la Sicurezza Interna (DHS) ha operato per rafforzare la narrativa sulla minaccia alla sicurezza nel Paese attraverso annunci mirati riguardanti le operazioni di applicazione della legge (tramite le forze dell’ICE).
Il Segretario del DHS, Kristi Noem, ha annunciato l’arresto di Jaan Shah Safi, un altro cittadino afghano entrato negli Stati Uniti tramite l’operazione Operation Allies Welcome di Biden, per presunto supporto a ISIS-K. È stato anche citato l’arresto di Mohammad Dawood Alokozay in Texas per minacce terroristiche, anch’egli entrato con la stessa operazione.
Questi annunci, servono a sostenere la tesi secondo cui le politiche migratorie del passato avrebbero creato lacune nello screening che solo una stretta senza precedenti potrebbe risolvere. L’affermazione “Migrazione Inversa” di Trump o “Remigrazione” citata dal DHS, veicola un messaggio potente: il vecchio modello non funziona più ed è iniziata una nuova era in cui il rientro regolamentato o forzato diventa una parte essenziale della governance migratoria. La pressione operativa dell’ICE è in aumento, focalizzando l’attenzione sulle deportazioni, aumentando il clima di incertezza e timore per gli immigrati negli Stati Uniti.

Maria Delle Donne

A NIghtmare on Any Street !” by alisdare1 is licensed under CC BY-SA

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Perchè è importante

  • L’attacco avvenuto a Washington a fine novembre ha innescato una risposta immediata e radicale da parte dell’Amministrazione Trump.
  • L’evento è stato utilizzato per accelerare l’agenda anti-immigrazione del Presidente.

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Maria Delle Donne
Maria Delle Donne

Manager e consulente in ambito Marketing e Comunicazione con responsabilità direttive, coltivo da sempre un profondo interesse per la politica internazionale. Laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali alla LUISS Guido Carli, dopo significative esperienze di vita e lavoro negli Stati Uniti continuo a seguirne con attenzione le dinamiche interne ed estere. Instancabile curiosa del mondo, appassionata di viaggi e lettrice onnivora, trovo il mio luogo di pace e di più autentica riflessione a bordo campo durante un match di tennis.

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