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Pechino e il fascino del “sisu” finlandese

In 3 sorsiCon l’obiettivo di espandere la propria area di influenza, il Presidente Xi Jinping ha visitato in aprile la Finlandia. Un viaggio breve ma intenso, con una fitta agenda di incontri e colloqui su temi economici e infrastrutturali. A Helsinki la Cina, già presente in Europa con diversi progetti, ha ribadito l’importanza strategica del Vecchio Continente come partner commerciale

1. BACKGROUND DELLE RELAZIONI – Nella sua visita di tre giorni il Presidente cinese Xi Jinping ha incontrato il Presidente finlandese Sauli Niinistö per riconfermare la profonda amicizia che lega i due Paesi. Accomunate da una visione “neutrale” della propria politica estera, Cina e Finlandia hanno da sempre cercato di non interferire negli affari altrui. Inoltre la Finlandia è stata una delle prime nazioni europee a stabilire relazioni diplomatiche e commerciali con Pechino negli anni ‘50 del secolo scorso. Tra i tanti progetti comuni intrapresi in passato, va sicuramente ricordato quello UNDP per lo sviluppo del Tibet, a cui la Finlandia ha dato un contributo decisivo. Dal punto di vista commerciale, invece,  il primo vero accordo bilaterale è stato firmato nel giugno 1953 e riguardava principalmente carta, rame e attrezzature. Il commercio, però, non rappresenta l’unico legame importante tra i due Paesi: entrambi hanno infatti investito risorse significative nello sviluppo di solide relazioni diplomatiche e culturali. Gli Istituti Confucio per la promozione della cultura cinese, ad esempio, sono aumentati esponenzialmente in Finlandia negli ultimi anni, così come i collegamenti aerei diretti sino-finlandesi,  con la rotta Helsinki-Shanghai inaugurata nel 2003.

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Fig. 1 – Xi Jinping e Sauli Niinistö durante la cena ufficiale in onore del Presidente cinese a Helsinki, 5 aprile 2017

2. L’ACCORDO BOREAL-CAMCE – A margine degli incontri tra Xi e Niinistö è stato firmato un importante accordo tra la società finlandese Boreal Bioref e la società cinese CAMC Engineering (CAMCE)  per la costruzione di un nuovo complesso industriale per la produzione di biocarburante e cellulosa in Lapponia. Secondo il CEO della Boreal, questo progetto da 780 milioni di euro, la cui quota maggioritaria è detenuta dal partner cinese, avrà una capacità produttiva di 400mila tonnellate all’anno e servirà a creare centinaia di posti di lavoro fondamentali per l’economia nazionale. Inoltre la firma di questo accordo ha una triplice valenza strategica per la Cina: dal punto di vista delle risorse, assicura a Pechino una sostanziosa fornitura regolare di cellulosa e altri biomateriali; dal punto di vista economico,  consente alla CAMCE, soprattutto dopo la messa in azione dell’impianto nel 2020, di assumere un ruolo centrale nell’azionariato della Boreal Bioref; e dal punto di vista finanziario rafforza la posizione della China Development Bank in Europa, in quanto la Boreal ha firmato un accordo di finanziamento proprio con questo importante istituto bancario, tra i principali sostenitori dell’ambizioso progetto One Belt One Road. Per la Finlandia l’impianto di produzione di cellulosa rappresenta invece un via d’uscita dalla crisi del settore cartario, causata soprattutto dall’aumento dell’uso di dispositivi elettronici per la lettura di libri e giornali. Durante i loro incontri Xi e Niinistö hanno anche discusso ampiamente di temi educativi, culturali e sportivi, sottolineando come l’intento di creare partnership in questi settori sia tra i principali obiettivi dei rispettivi Paesi.

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Fig. 2 – La produzione di carta è tra le voci più importanti dell’economia finlandese. La Finlandia, infatti, rappresenta il primo fornitore di prodotti cartieri della Cina

3. PROSPETTIVE FUTURE – Il rafforzamento dei legami con la Finlandia rappresenta per Pechino una condizione necessaria per consolidare la sua presenza in Europa, vista come una delle aree principali per gli scambi commerciali internazionali. Ma la scelta della Finlandia come partner strategico non appare del tutto casuale anche da un’altra prospettiva. Infatti Helsinki assumerà presto la presidenza del Consiglio Artico, il principale organismo che si occupa di una delle regioni geopolitiche più importanti a livello globale. Gli interessi in gioco nell’area sono molteplici e legati soprattutto alle risorse energetiche presenti nel sottosuolo e al know-how tecnologico necessario per la loro estrazione. Inutile dire che le risorse artiche fanno particolarmente gola alla Cina, sempre alla ricerca di nuove fonti di approvigionamento per svincolarsi dalla dipendenza da gas e petrolio russi, e che l’amicizia finlandese potrebbe aiutare Pechino a ottenere importanti concessioni in tale regione strategica per gli equilibri energetici mondiali. Inoltre poter collaborare con un Paese così virtuoso  in ambito ambientale ed energetico come la Finlandia, fornirebbe alla Cina la possibilità di accelerare lo sviluppo di politiche ambientali più sostenibili, allineandosi più agevolmente agli standard internazionali. Ma il viaggio di Xi a Helsinki indica anche la volontà di estendere il Beijing Consensus in Europa come reazione alle intemperanze dell’amministrazione Trump. Il protezionismo tanto paventato dal nuovo Presidente americano minaccia infatti il futuro commerciale e economico della Cina, sempre più proiettata all’export con politiche di apertura e cooperazione. La Finlandia, e l’Europa tutta, rappresentano quindi una solida ancora di salvezza per Pechino nell’attuale contesto internazionale.

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Fig. 3 – Le ottime relazioni tra Cina e Finlandia non sono basate solo su commercio e interessi politici, ma anche su simpatie culturali e reciproca ammirazione. Nell’immagine sostenitori cinesi del pilota finlandese Kimi Raikkonen durante il Gran Premio di Formula 1 di Shanghai del 2014

Isabel Pepe

[box type=”shadow” align=”aligncenter” class=”” width=””]Un chicco in più

Sisu. Secondo il New York Times, è una delle parole preferire dei finlandesi e indica una serie precisa di caratteristiche del popolo scandinavo: la capacità di perseverare nel raggiungimento di un obiettivo, la volontà di tagliare il traguardo, la strenua resistenza di fronte alle difficoltà.[/box]

Foto di copertina di Wilson Hui Licenza: Attribution License

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Isabel Pepe
Isabel Pepe

Sono nata in un piccolo paesino della Basilicata. Dopo la maturità scientifica mi sono trasferita a Venezia per studiare lingua cinese alla Ca’ Foscari e specializzarmi in Relazioni Internazionali Comparate. Quest’ultimo percorso di studi e il lavoro di tesi magistrale, “La geostrategia marittima della Repubblica Popolare Cinese: dalla Via della Seta al Filo di Perle”, mi hanno spinta a trasferirmi a Roma per coltivare questi due interessi. Ho frequentato un Master in Geopolitica e Sicurezza Globale, e dopo aver frequentato dei corsi sull’Energia, sono approdata alla Business School del Sole 24 ore per un Master in Management dell’Energia e dell’Ambiente. Quando non mi occupo di questi temi, cerco di coltivare le mie passioni tra cui ci sono libri e vini.

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