In 3 sorsi – A due anni dalla promessa di “un’amicizia senza limiti” il Presidente russo Vladimir Putin ha visitato a metà maggio Pechino per rafforzare i legami con Xi Jinping. Durante l’incontro, i due leader hanno firmato una Dichiarazione Congiunta per intensificare il partenariato strategico globale, affrontando temi chiave come la cooperazione economica, la guerra in Ucraina e la riorganizzazione dell’ordine internazionale.
1. LA VISITA DI STATO DI PUTIN IN CINA
A due anni dalla dichiarazione di “un’amicizia senza limiti“, il Presidente russo Vladimir Putin si è recato lo scorso maggio a Pechino, per una visita di Stato. La Cina è il primo Paese che il leader russo ha visitato dopo essere stato rieletto a marzo per un quinto mandato, evidenziando l’importanza dell’approfondimento dei rapporti bilaterali tra Russia e Cina. L’incontro tra Putin e il suo omologo cinese Xi Jinping, svoltosi nel contesto del 72° anniversario delle relazioni diplomatiche sino-russe, ha prodotto come risultato la firma e il rilascio di una Dichiarazione Congiunta per il rafforzamento del “partenariato strategico globale” tra la Repubblica Popolare Cinese e la Federazione russa, volta a consolidare la loro partnership per una “nuova era”. Durante le due giornate di colloqui, tra il 16 e il 17 maggio, sono stati affrontati infatti diversi temi, che hanno messo in luce le convergenze strategiche tra Mosca e Pechino in termini di politica estera.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Putin e il Ministro degli Esteri russo Lavrov durante la visita di Stato a Pechino, 16 maggio 2024
2. LA COOPERAZIONE ECONOMICA E LE SANZIONI OCCIDENTALI
In primo luogo si è discusso di cooperazione economica. Durante la visita entrambi i leader hanno espresso l’intenzione di aumentare ulteriormente gli scambi e gli investimenti reciproci e di intensificare la cooperazione in settori chiave quali l’energia, la tecnologia, l’intelligenza artificiale e lo spazio. La Cina rappresenta attualmente il principale partner commerciale per la Russia e costituisce un mercato di sbocco essenziale per il Paese. La loro relazione economica si è intensificata soprattutto negli ultimi anni, in parte come risposta alle sanzioni occidentali imposte alla Russia, in seguito all’invasione in Ucraina: di recente Mosca si è orientata alla Cina – e più in generale all’Asia – per la vendita delle sue risorse energetiche come gas e petrolio con l’intento di rimediare al crollo del mercato europeo, sviluppando tuttavia una forte relazione asimmetrica, sempre più a favore di Pechino. Se da un lato la Cina cerca di diversificare le proprie forniture energetiche e risponde con cautela alla necessità russa di reindirizzare le esportazioni – esitando nell’aiutare il Paese a eludere le sanzioni occidentali – dall’altro si è assicurata forniture di gas e petrolio a prezzi vantaggiosi, utilizzando la propria valuta per i pagamenti. Pechino affronta quindi un dilemma significativo: la Russia è un alleato strategico, ma la prosperità futura della Cina dipende anche dalla stabilità che l’aggressione russa mette a rischio. Queste circostanze indicano che attualmente Mosca è più dipendente da Pechino di quanto non fosse prima.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Stretta di mano tra Putin e Xi Jinping, 16 maggio 2024
3. LA GUERRA IN UCRAINA E LA VISIONE GEOPOLITICA CONDIVISA
Oltre alla questione economica, un altro tema centrale è stato quello della guerra in Ucraina. La Cina ha nuovamente espresso una posizione di neutralità rispetto al conflitto ancora in atto, mentre la Russia continua a cercare sostegno da Pechino. Attualmente le due parti concordano comunque sulla desiderabilità di un accordo politico e diplomatico per la risoluzione del conflitto e il ripristino della stabilità. I due leader hanno menzionato poi piani per rafforzare le relazioni militari, sottolineando come la cooperazione nel settore energetico tra i due Paesi abbia migliorato la sicurezza non solo regionale, ma anche globale.
Occorre segnalare infatti che il rafforzamento della partnership sino-russa non si riduce a una comune visione dettata da contingenze temporanee. I due Paesi condividono piuttosto una più ampia visione del mondo, che si oppone all’attuale configurazione dell’ordine internazionale, a guida americana e rules-based. In una fase dinamica della politica estera, come quella attuale, Cina e Russia hanno sollecitato la necessità di riorganizzare l’ordine internazionale, attraverso il superamento dell’egemonia americana. In questa fase di transizione, il potere globale ormai appare diffuso e distribuito nelle mani di una pluralità di attori che rende molto probabile la prospettiva di un ritorno al multipolarismo, con la conseguente creazione di un ordine mondiale più equo, fondato sui principi del diritto internazionale.
Martina Cicchese
“China Ukraine Peace: China’s ‘Chanakya’ met Putin, will Russia-Ukraine war end? Know Xi Jinping’s peace plan” by quickspice is licensed under CC BY