La Nigeria è stata scossa da un nuovo violento attentato che ha riportato l’attenzione sulle problematiche di sicurezza che affliggono il Paese africano. In 3 Sorsi analizziamo la vicenda, con uno sguardo ai precedenti attacchi terroristici e alle contromosse delle autoritĂ nigeriane.
L’ATTENTATO – Il 14 Aprile, alle ore 6.30 locali, la capitale della Nigeria, Abuja, è stata colpita da un violento attentato. Una bomba è esplosa presso la stazione degli autobus del quartiere Nyanya, a circa 8 chilometri dal centro cittĂ causando 71 morti e oltre 133 feriti. All’esplosione principale hanno fatto seguito numerose altre causate dai serbatoi di carburante dei veicoli parcheggiati nella zona. Al momento non ci sono state rivendicazioni, ma le autoritĂ nigeriane hanno immediatamente accusato il gruppo terrorista Boko Haram di matrice islamica, il quale è solito non rivendicare le proprie azioni. Al gruppo è stato anche attribuito il rapimento di oltre 100 studentesse di una scuola femminile nel nord-est del Paese.
I PRECEDENTI ATTACCHI – L’attentato del 14 Aprile, se sarĂ confermata la responsabilitĂ del Boko Haram, rappresenterebbe un forte segnale di escalation. Negli ultimi due anni, gli attacchi del gruppo si sono concentrati solitamente in zone periferiche del paese africano, soprattutto nel nord-ovest, uccidendo numerosi civili. Recentemente, un attacco nei pressi del confine con il Cameroon ha provocato 60 morti. L’attentato ad Abuja è un chiaro segnale al Governo nigeriano, anche se non è la prima volta che la capitale viene colpita. Nel 2010 ordigni nascosti in automobili uccisero 12 persone durante una cerimonia, non lontano dal luogo dove il Presidente e rappresentanti diplomatici di diversi paesi stavano celebrando il cinquantesimo anniversario dell’indipendenza della Nigeria dalla Gran Bretagna. Nell’agosto del 2011 un attentatore suicida vece esplodere il suo veicolo nei pressi del quartier generale delle Nazioni Unite nella capitale nigeriana, causando gravi danni a diversi piani dell’edificio e causando 20 morti. A Dicembre 2011 il peggiore degli attacchi del cosiddetto Christmas Bombing (Bombardamento di Natale) avvenne in una chiesa cattolica alla periferia di Abuja durante la messa.
L’AZIONE DEL GOVERNO – Il Governo nigeriano, negli ultimi anni, ha avviato una dura campagna di repressione e di caccia al Boko Haram. Le forze armate applicano tattiche puramente militari per stanare e distruggere gli esponenti del gruppo islamico. Questa modalitĂ d’azione ha provocato diverse vittime tra i civili in numerosi villaggi nigeriani, soprattutto nel nord del paese. L’attentato del 14 Aprile dimostra che le precedenti dichiarazioni delle autoritĂ nigeriane riguardo a una situazione sotto controllo non erano fondate. Il direttore del Civil Society Legislative Advocacy Center ha accusato il governo di non proteggere adeguatamente i cittadini dagli attacchi del Boko Haram a causa della sua azione concentrata solamente su operazioni militari e non su un adeguato approccio multidimensionale ai problemi di sicurezza.
Emiliano Battisti