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Il B-21 sarĂ  il nuovo bombardiere USA

In 3 sorsi (MS) – Il necessario rimpiazzo di ormai vecchi sistemi d’arma come i bombardieri B-52 o B-1 ha spinto l’Air Force statunitense a progettare un nuovo bombardiere strategico da affiancare al noto bombardiere stealth B-2: il B-21. Partendo da tecnologie già sviluppate, l’obiettivo è quello di creare un velivolo in grado di portare a termine diverse missioni e di inserirsi come strumento cruciale nei conflitti che gli Stati Uniti si troveranno ad affrontare in futuro

1. UN NUOVO BOMBARDIERE STRATEGICO – Deborah Lee James, segretaria dell’Air Force statunitense, ha rivelato il 26 febbraio scorso la prima immagine del nuovo Long Range Strike Bomber, abbreviato LRS-B, in fase di sviluppo da parte della Northrop Grumman, il B-21. Sebbene ne rappresenti ancora il design preliminare, l’immagine mostra un velivolo molto simile al B-2 Spirit, bombardiere strategico dotato di tecnologia stealth ad oggi in servizio nell’USAF. Il LRS-B, del quale, secondo le richieste preliminari dell’USAF, verranno prodotti tra gli 80 e i 100 esemplari al costo di circa 550 milioni di dollari per unitĂ , farĂ  il suo ingresso in scena a metĂ  del prossimo decennio. In contrasto con le cifre comunicate dall’aviazione statunitense, Robin Rand, a capo dello US Air Force Global Strike Command, sostiene invece che 100 debba essere il numero minimo di esemplari prodotti, per raggiungere una flotta di bombardieri strategici che si attesti tra le 175 e 200 unitĂ . Uno degli obiettivi principali del LRS-B sarĂ  quello di evitare una crescita esponenziale dei costi di progettazione, sviluppo e produzione del velivolo per evitare di emulare i pressochĂ© fallimentari programmi dei precedenti bombardieri strategici, B-1 e B-2, in cui i costi per unitĂ  schizzarono alle stelle e venne prodotta solo una frazione del numero totale di velivoli preventivati. Il nuovo LRS-B non sarĂ  prodotto ex-novo, ma verrĂ  quindi progettato a partire da un set di tecnologie giĂ  esistenti e ben collaudate (da qui la somiglianza con il B-2) che verranno in seguito perfezionate.

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Fig.1 – Un B-52H sorvola la Corea del Sud, a gennaio di quest’anno. 

2. PAROLE CHIAVE: MULTIFUNZIONALITĂ€ E ADATTABILITĂ€ – L’obiettivo del programma di sviluppo del B-21 è quello di creare un velivolo che, affiancandosi ai B-2 Spirit giĂ  in servizio, vada a sostituire gli ormai anziani B-52H e, in parte, i B-1B, in servizio rispettivamente da 54 e 28 anni, e che sia in grado di ricoprire un vasto range di ruoli diversi all’interno dei campi di battaglia futuri. Dotato di un’aerodinamica e materiali in grado di renderlo invisibile anche ai radar piĂą moderni, il B-21, le cui specifiche tecniche sono ancora classificate, sarĂ  un bombardiere in grado di penetrare uno spazio aereo sorvegliato dal nemico ingannando le difese aeree senza essere rivelato, per poi portare a termine diversi tipi di missioni. Grazie alla miniaturizzazione delle componenti elettroniche e alla riduzione dei loro costi, è ora possibile installare sui velivoli un numero di sensori e strumenti superiore rispetto al passato. Bombardieri strategici come il LRS-B non si limiteranno quindi al semplice compito di “bombardare”, ma rappresenteranno sistemi d’arma molto piĂą versatili e multifunzionali all’interno dei campi di battaglia del futuro. Il B-21, in grado di operare a lunga gittata e per lunghi periodi di tempo, verrĂ  quindi impiegato per portare a termine missioni “convenzionali” di bombardamento strategico-tattico con diverse tipologie di ordigni, tra i quali bombe guidate e non, missili di vario tipo, ordigni nucleari e, possibilmente visti i recenti sviluppi in materia, armi laser o a microonde. In aggiunta a ciò, però, il B-21 potrĂ  ricoprire una funzione non solo offensiva, ma anche di supporto alle forze presenti in un teatro di guerra. Se dotato dei sensori e delle strumentazioni necessarie, potrĂ  compiere missioni ISR (Intelligence, Surveillance and Reconnaissance) e di battle management, scansionando il campo di battaglia alla ricerca di unitĂ , postazioni e difese nemiche per poi riportarne la posizione e gli eventuali spostamenti o comunicazioni alle forze alleate, oppure, tramite l’impiego di contromisure elettroniche, per operazioni di electronic attack volte a oscurare o ingannare radar o altri sensori di ricerca o di puntamento nemici. Il bombardiere verrĂ  inoltre progettato con un design atto a permettere modifiche ed aggiornamenti senza dover intraprendere modifiche sostanziali al velivolo, al fine di mantenere bassi i costi di sviluppo e manutenzione. Come afferma il Generale Mark A. Welsh III, Chief of Staff dell’USAF, il LRS-B rappresenterĂ  un sistema d’arma altamente adattabile a contesti e nemici diversi, al fine di garantire allo stesso tempo la sicurezza dei cieli e un oculato impiego dei soldi dei contribuenti.

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Fig.2 – Un B-2A Spirit in esercitazione a fuoco nel deserto del Nevada. Chiare le similitudini estetiche con la proposta B-21

3. GUARDANDO VERSO IL FUTURO – Sebbene in grado di operare in contesti come operazioni di conuterinsurgency, counterterrorism, o altri conflitti limitati contro soggetti non statali, il B-21 non è stato pensato per contrastare un gruppo di guerriglieri armati di armi leggere che si nasconde all’interno di una caverna nascosta in una catena montuosa, ma per inserirsi nell’ottica di un conflitto ad alta intensità con una potenza statale avversaria dotata di tecnologie militari moderne simili, se non equivalenti, a quelle statunitensi, al fine di ostacolarne o danneggiarne gravemente la macchina bellica. Relativamente agli scenari e ai teatri futuri in cui potrà essere impiegato, come ha affermato l’ex-segretario alla difesa Chuck Hagel, il B-21 rappresenterà un asset di assoluta importanza per la politica statunitense nella regione dell’oceano Pacifico. Il LRS-B, prima di venir impiegato attivamente in un conflitto, potrà ricoprire perfettamente un ruolo di deterrente per eventuali potenze avversarie che, sapendo della presenza nel teatro delle operazioni di un velivolo totalmente invisibile alla loro strumentazione radar e in grado di effettuare attacchi repentini anche con ordigni nucleari, valuterebbero attentamente le proprie intenzioni prima di intraprendere azioni ostili contro gli Stati Uniti.

Riccardo Frigerio

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]Un chicco in piĂą

In data 7/3/2016, l’aviazione statunitense ha dato via ad un contest per permettere a membri in servizio attivo nell’USAF, Air Force Reserve e Air National Guard, ai membri dello US Air Force Civil Service e al personale in congedo dell’USAF di assegnare un nome al B-21.[/box]

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Riccardo Frigerio
Riccardo Frigerio

Nato in provincia di Varese, classe 1990, mi sono laureato nel dicembre 2014 alla facoltĂ  di Scienze linguistiche dell’UniversitĂ  Cattolica di Milano con una specializzazione in relazioni internazionali. Ho sempre amato tutto ciò che riguarda sicurezza, difesa ed affari militari e ciò mi ha spinto a scrivere entrambe le mie tesi su argomenti affini: la prima riguardo il contrasto alla pirateria marittima in Somalia e la seconda sull’impiego degli Unmanned Systems aerei, terrestri e marittimi nei conflitti moderni. Il mio grande sogno è di potermi costruire una carriera in questi campi, magari prima frequentando un master all’estero. Cose serie a parte, sono un grande amante del cinema (amo il cinema di fantascienza) e della lettura, in particolar modo delle opere di Tom Clancy e Isaac Asimov. Dalla fantascienza deriva una mia altra grande passione, ovvero l’astronomia e, in generale, tutto ciò che riguarda lo spazio: Elon Musk per me è un mito.

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