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Le dimissioni di Mikhail Saakashvili peggiorano l’incerto clima in Ucraina

In 3 sorsi – In Ucraina Mikhail Saakashvili, discusso ex Presidente della Georgia, si è dimesso dalla carica di Governatore di Odessa lanciando pesanti accuse al Governo e al Presidente Poroshenko

1. FATTO E ANTEFATTO –  Il georgiano Mikhail Saakashvili vanta una carriera politica intensa. GiĂ  principale artefice e vincitore delle presidenziali georgiane del 2004 (in carica fino al 2013) dopo la “Rivoluzione delle Rose”, divenne successivamente un attento sostenitore del movimento ucraino Euromaidan nel 2014. Un sostegno che ha permesso nei mesi scorsi al Presidente ucraino Petro Poroshenko di nominarlo governatore dell’Oblast di Odessa, regione confinante con la Moldavia a maggioranza russofona, provocando lo sdegno del Primo ministro russo Dmitri Medvedev. L’intenzione di Poroshenko era quella di gettare su Odessa una “bomba anti-Russia”, nella speranza di sopraffare i suoi nemici politici e di ottenere un successo contro la dilagante corruzione. Un azzardo che non ha portato i frutti sperati.

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Fig. 1 – Sostenitori di Saakashvili manifestano per le strade di Kiev, novembre 2016

Il 7 novembre Saakashvili ha infatti rassegnato le dimissioni dalla sua carica criticando la condotta del Presidente Poroshenko e dei suoi collaboratori nei suoi confronti e accusandoli di “perseguire gli stessi scopi” dell’ex Presidente filorusso Viktor Yanukovich. L’ostilitĂ  del Governo sarebbe denotata dal costante sabotaggio delle sue riforme nella regione al fine di proteggere le bande criminali ormai radicate da tempo nell’area di Odessa. Infatti la carriera ucraina di Saakashvili, in questo anno e mezzo, è stata poco produttiva ma comunque celebre per i numerosi scontri accesi sia con i vari membri del Governo (come quello con il ministro degli Interni Arsen BorisoviÄŤ Avakov) che con il sindaco di Odessa Gennady Trukhanov, definito dal governatore un “mafioso corrotto” e “prosciugatore dei conti della città” (anche se poi i due si sono spesso ritrovati spalla a spalla come se nulla fosse accaduto).  La sua “squadra”, poi, si è disgregata giorno dopo giorno indebolendo progressivamente la sua figura fino alle dimissioni.

2. IL CONTRASTO – “Sono pochi i politici del mondo che hanno avuto la stessa esperienza in diversi Paesi – ha dichiarato l’ormai ex-governatore – la provincia [di Odessa] non solo è stata crivellata dai gruppi mafiosi locali ma è costantemente minacciata dal conflitto con i separatisti russi a est.” Odessa confina con la regione separatista della Transnistria in Moldavia, controllata da separatisti russi e dalle Forze armate del Cremlino. Mikhail Saakashvili, secondo “l’opinione” rilasciata al New York Times, ha convocato a sĂ© i “professionisti” del suo precedente Governo, iniziando con loro a riorganizzare le forze di polizia e – con l’iniziale incoraggiamento del Governo ucraino – ha costituito la prima agenzia anti-corruzione e anti-peculato del Paese. Il movimento di riforma ha poi improvvisamente incontrato la resistenza da parte di persone in posizioni di rilievo nel Governo di Kiev. Le prime evidenti tensioni ci sono state nel confronto con il Primo Ministro Arseniy Yatsenyuk perchĂ© i casi di corruzione rilevati in un impianto chimico a Odessa (uno dei piĂą grandi in Ucraina) coinvolgono funzionari governativi.

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Fig. 2 – Conferenza stampa di Mikhail Saakashvili a Kiev, novembre 2016

I cittadini non sono stati sorpresi nello scoprire che l’Ucraina è un Paese diviso tra una classe politica intenta ad accumulare denaro e privilegi e una classe media gravemente impoverita. Proprio per questo a Kiev e Odessa qualcuno ha ironicamente ipotizzato che le ragioni delle dimissioni di Saakashvili siano più legate alla sua esclusione dagli schemi che hanno arricchito i colleghi. Respingendo le accuse, il portavoce dell’amministrazione presidenziale ha sottolineato, infatti, che la posizione di Sakashvili era sotto osservazione già dall’estate e che l’ex Presidente georgiano avrebbe “giocato d’anticipo” uscendo di scena con un buon capitale politico.

3. ELEZIONI ANTICIPATE – Questo nuovo clima di scontro potrebbe gettare il Paese in una fase di grave incertezza politica perchĂ© le dimissioni di Saakashvili cadono proprio in mezzo alle lotte interne alla coalizione di Governo che attualmente può far leva solamente su una insufficiente maggioranza in Parlamento. Ad aggiungersi al caos ci sono poi i partiti populisti d’opposizione che vorrebbero le elezioni anticipate. I veri preoccupati, oltre agli ucraini, sono gli attori della comunitĂ  internazionale a causa di questo modo incerto e confuso di affrontare la corruzione diffusa e le riforme strutturali. I sostenitori occidentali dell’Ucraina (USA e UE) hanno elogiato inizialmente la leadership del Paese perchĂ© convinti potesse garantire stabilitĂ  macroeconomica e oggi continuano a sollecitarla a riformare e a fare sforzi per reprimere l’ancora diffusa corruzione. Saakashvili in questa scena politica sembra destinato a rimanerci anche a causa di una serie di procedimenti giudiziari in Georgia contro di lui, anche se ora potrebbe essere estradato. Si rimette in gioco e lo fa con il “Movimento per la pulizia del potere” fondato diversi mesi fa. Per l’ex governatore il target per arrivare alla vittoria sono i giovani ucraini istruiti “desiderosi di liberare il Paese dalla corruzione.” Fino ad ora, il vecchio establishment ucraino ha scoraggiato e bloccato questi giovani riformatori da assumere posizioni di leadership nel settore pubblico.

http://gty.im/626236764

Fig. 3 – Saakashvili incontra alcuni suoi sostenitori nella capitale ucraina, novembre 2016

Borovik, consigliere di ad Odessa, ha detto al Kyiv Post che la mossa del governatore era “politicamente intelligente” e “segno di disperazione”. “E’ stato impossibile ottenere qualcosa, e per questo lui ha iniziato ad impegnarsi sempre piĂą nella lotta con le Ă©lite locali e la mafia, senza alcun potere reale in proprio”, ha detto Borovik. “Ora dovrebbe portare l’opposizione dei pro-riformisti al Presidente e il suo campo, così come per il Fronte Popolare e gli oligarchi”.

Roberto Del Latte

[box type=”shadow” align=”aligncenter” class=”” width=””]Un chicco in piĂą

L’Agenzia nazionale per prevenzione della corruzione ha avviato dall’estate scorsa il sistema elettronico per dichiarazione dei redditi nell’Ucraina (e-declaration). I cittadini ucraini hanno potuto controllare autonomamente le ricchezze accumulate negli ultimi anni dalla loro classe politica. Le dimissioni di Saakashvili sono proprio a cavallo della fine del processo che ha imposto la pubblicazione dei redditi con responsabilità penale per la presentazione di false informazioni. Questa riforma è importante per avvicinare il Paese all’UE perché soddisfa i prerequisiti per la liberalizzazione del regime dei visti. Allo stesso tempo rappresenta una misura importante per ricevere ulteriore assistenza finanziaria da parte del Fondo monetario internazionale e una componente cruciale della riforma anticorruzione.[/box]

Foto di copertina di More pictures and videos: [email protected] Rilasciata su Flickr con licenza Attribution License

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Roberto Del Latte
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Sono un blogger e laureando in lettere moderne a Bari. Sono appassionato di politica estera e collaboro con diverse riviste del settore dove curo le politiche energetiche, la politica degli stati post-sovietici e la geopolitica delle religioni.

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