Ristretto – Le notizie sul colpo di stato in Zimbabwe sono in continuo aggiornamento, ma proviamo a fare una prima, doverosa, sintesi
Nella notte tra il 14 e il 15 novembre i militari hanno cominciato a presidiare le strade della capitale Harare. L’intervento militare sembra essere la diretta conseguenza della recente decisione del Presidente Robert Mugabe, 93 anni, di cassare il suo braccio destro Emmerson Mnangagwa. Mnangagwa è stato vice presidente del Paese fino al 6 novembre 2017 quando è stato sollevato dal suo incarico. La decisione di Mugabe è stata interpretata come un tentativo piuttosto evidente di spianare la strada alla consorte Grace Mugabe come suo successore al potere. Grace, di molto piĂą giovane dell’attuale Presidente, non è ben vista dall’opinione pubblica, che – in parte – sembra aver accolto l’intervento dell’esercito come manna dal cielo, una necessaria intromissione per ristabilire l’ordine e frenare le mire dittatoriali dei coniugi Mugabe. Lo stesso Generale S. B. Mojo, che ha parlato alle tv nazionali questa mattina, ha affermato che non si tratta di un colpo di stato, bensì di un ‘intervento di pulizia’ interna all’establishment. Le ultime indiscrezioni riportano che Mugabe sarebbe confinato in casa, ma sano e salvo, almeno secondo quando dichiarato dal Presidente sudafricano Zuma, che ha avuto modo di contattarlo telefonicamente.
Caterina Pucci
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