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Crisi nordcoreana: piccoli spiragli a Panmunjom

Ristretto – Si è concluso l’atteso vertice tra le due Coree a Panmunjom. Come previsto da molti osservatori internazionali, non ci sono stati sviluppi particolarmente eclatanti e le discussioni si sono concentrate principalmente sulle imminenti Olimpiadi invernali di Pyeongchang. Tuttavia non sono mancati piccoli segnali incoraggianti da entrambe le parti.

A guidare le delegazioni vi erano Cho Myoung-gyon, Ministro per l’Unificazione della Corea del Sud, e Ri Son-gwon, Presidente del Comitato nordcoreano per la riunificazione pacifica della nazione. A inizio lavori i delegati nordcoreani hanno sorpreso tutti chiedendo che la stampa fosse ammessa all’incontro, così da registrare direttamente le conversazioni tra le due parti. La delegazione sudcoreana ha declinato la proposta, temendo di fornire argomenti pretestuosi alla propaganda di Pyongyang, ma ha mantenuto un atteggiamento estremamente positivo e cordiale per tutta la durata dei colloqui. Alla fine la Corea del Nord ha promesso che parteciperà alle Olimpiadi di Pyeongchang con una squadra di alto livello, che dovrebbe marciare insieme a quella sudcoreana durante le cerimonie di apertura e chiusura dell’evento sportivo. Le autorità nordcoreane dovrebbero mandare a Pyeongchang anche un gruppo di alti ufficiali governativi, forse con l’intento di sfruttare la manifestazione per ulteriori colloqui con la Corea del Sud. La delegazione sudcoreana ha invece proposto di riprendere gli incontri tra le famiglie separate dalla guerra del 1950-53, sotto l’egida della Croce Rossa, ma i rappresentanti nordcoreani non hanno per ora risposto a tale invito. Infine è stato deciso di riaprire una linea di comunicazione militare diretta tra i due Paesi, con l’obiettivo di impedire eventuali errori di calcolo o malintesi durante le rispettive attività di difesa. Tale linea dovrebbe essere già attiva dai prossimi giorni.

È presto per dire se tali piccoli sviluppi porteranno a qualcosa di più significativo, soprattutto sullo spinoso tema del nucleare di Pyongyang. Non a caso la prima reazione del Dipartimento di Stato USA è stata molto cauta, con la promessa di continuare a esercitare pressione sulla Corea del Nord per costringerla a rinunciare al proprio arsenale atomico. Tuttavia il ghiaccio è rotto e sono probabili ulteriori colloqui tra le due parti nelle prossime settimane per decidere concretamente la partecipazione nordcoreana alle Olimpiadi e la creazione di nuovi canali di comunicazione. A favorire tali colloqui vi è anche la decisione di USA e Corea del Sud di posporre le proprie esercitazioni militari congiunte di inizio anno ad aprile, inviando un chiaro segnale distensivo a Pyongyang per il periodo olimpico. Vedremo se ciò porterà a ulteriori aperture diplomatiche da parte del regime di Kim.

Simone Pelizza

 

 

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Piemontese doc, mi sono laureato in Storia all’Università Cattolica di Milano e ho poi proseguito gli studi in Gran Bretagna. Dal 2014 faccio parte de Il Caffè Geopolitico dove mi occupo principalmente di Asia e Russia, aree al centro dei miei interessi da diversi anni.
Nel tempo libero leggo, bevo caffè (ovviamente) e faccio lunghe passeggiate. Sogno di andare in Giappone e spero di realizzare presto tale proposito. Nel frattempo ho avuto modo di conoscere e apprezzare la Cina, che ho visitato negli anni scorsi per lavoro.

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