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In cerca di stabilità: il 2018 di Elvira Nabiullina e dell’economia russa

GDM2018La Russia sta lentamente uscendo da una lunga recessione economica. Riuscirà Elvira Nabiullina, Governatrice della Banca centrale russa, a sostenere tale ripresa e a dare stabilità finanziaria al Paese?
È una regina nel nuovo mazzo di carte targato Il Caffè Geopolitico

CHI È

Di origini tatare, Elvira Nabiullina è ai vertici del mondo economico russo dalla fine degli anni ’90. È stata a capo di Sberbank, uno dei più importanti istituti di credito nazionali, e ha lavorato a lungo nel Ministero per lo Sviluppo Economico, diventandone responsabile per volontà del duo Putin-Medvedev dal 2007 al 2012. Poco dopo aver lasciato l’incarico di Ministro, è stata nominata Governatrice della Banca centrale russa e ha giocato un ruolo cruciale nell’arginare la grave crisi del rublo dell’inverno 2014-15, alzando i tassi di interesse e tenendo sotto controllo l’inflazione. Molto stimata negli ambienti finanziari internazionali, Nabiullina fa parte della lista delle “donne più potenti” del mondo stilata dalla prestigiosa rivista Forbes e ha ricevuto diversi premi da parte delle associazioni bancarie europee.

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COME È STATO IL SUO 2017

È stato un anno positivo ma difficile. A livello generale Nabiullina ha assistito ai primi segnali di ripresa dell’economia russa dopo la grave recessione degli anni scorsi, messa in moto dalle sanzioni internazionali sulla Crimea e dalla crisi dei prezzi petroliferi. Per sostenere tale ripresa la Governatrice ha effettuato diversi tagli strategici dei tassi di interesse e ha lavorato per far scendere il tasso d’inflazione, ottenendo un notevole abbassamento nel corso dell’anno (da oltre il 5% a gennaio a meno del 3% a ottobre). Allo stesso tempo ha portato avanti anche una vasta riforma del settore bancario russo, nazionalizzando gli istituti di credito in maggiore difficoltà e spingendo per l’adozione di criteri più severi per la gestione delle transazioni finanziarie. In virtù di tali successi, Nabiullina è stata riconfermata personalmente da Putin alla guida della Banca centrale per altri cinque anni e potrebbe addirittura essere in corsa per un’importante posizione ministeriale dopo le elezioni presidenziali del prossimo marzo. Nonostante ciò, la Governatrice mantiene saldamente i piedi per terra e avverte che senza significative riforme strutturali l’economia russa resterà debole e instabile, penalizzata soprattutto dalla volatilità dei prezzi delle materie prime.

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COME SARÀ IL SUO 2018

Nel 2018 Nabiullina continuerà a riformare il settore finanziario russo e a promuovere misure di sostegno alla ripresa economica nazionale. Dovrà però guardarsi le spalle dal rancore degli oligarchi, che temono una riduzione del proprio potere a seguito delle riforme sponsorizzate dalla Banca centrale. Inoltre la permanenza (e ulteriore incremento) delle sanzioni occidentali post-Crimea potrebbe mettere in difficoltà la fragile ripresa dell’economia, costringendo la Governatrice a interventi drastici per evitare una nuova recessione. Non si può poi non menzionare la crescente divergenza di opinioni tra Putin e Nabiullina sull’uso delle monete virtuali. Il Presidente russo vorrebbe infatti impiegare tali monete come strumento di influenza geopolitica internazionale, mentre la Governatrice è scettica e teme ripercussioni per la stabilità economica russa. Un contrasto di vedute che potrebbe farsi più marcato nel corso del 2018 e mettere in crisi il rapporto di fiducia tra i due personaggi.

Simone Pelizza

Foto di copertina di World Trade Organization Licenza: Attribution-ShareAlike License

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Simone Pelizzahttp://independent.academia.edu/simonepelizza

Piemontese doc, mi sono laureato in Storia all’Università Cattolica di Milano e ho poi proseguito gli studi in Gran Bretagna. Dal 2014 faccio parte de Il Caffè Geopolitico dove mi occupo principalmente di Asia e Russia, aree al centro dei miei interessi da diversi anni.
Nel tempo libero leggo, bevo caffè (ovviamente) e faccio lunghe passeggiate. Sogno di andare in Giappone e spero di realizzare presto tale proposito. Nel frattempo ho avuto modo di conoscere e apprezzare la Cina, che ho visitato negli anni scorsi per lavoro.

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