In 3 sorsi – Lo scorso venerdì 20 ottobre si è tenuto a Washington l’EU-US Summit, appuntamento chiave per l’evoluzione delle relazioni transatlantiche tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America. L’ultimo summit di questo tipo si era tenuto a Bruxelles nel giugno del 2021.
1. L’IMPORTANZA DELLE RELAZIONI TRANSATLANTICHE
Il summit di Washington D.C. giunge in un momento assai delicato tanto a livello internazionale quanto bilaterale tra UE e Stati Uniti. Gli eventi in corso in varie regioni del mondo e la crescente polarizzazione politica obbligano l’Unione e gli USA a mettere da parte le divergenze per concentrarsi sul supporto ai propri alleati coinvolti in conflitti armati e crisi umanitarie. Al termine del summit i partecipanti hanno ribadito la necessità di cooperare più profondamente per far fronte alle sfide sopraggiunte dopo l’ultimo EU-US Summit del giugno 2021. Stabilità regionale, rispetto dell’integrità territoriale e rapporti con i Paesi emergenti saranno ancora una volta i punti chiave sui quali dovrà svilupparsi il nuovo corso delle relazioni transatlantiche. Particolare attenzione dovrà essere riservata anche allo sviluppo di tecnologie sicure ed alla gestione immediata dei cambiamenti climatici tanto a livello nazionale quanto multilaterale.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Il Presidente Biden e la Presidente della Commissione Europea Von der Leyen durante lo EU-US Summit del 20 ottobre
2. IL TRIANGOLO COMMERCIALE TRA BRUXELLES, WASHINGTON E PECHINO
Nonostante la delicatezza del tema, come previsto il dossier commerciale ha trovato poco spazio all’interno del summit del 20 ottobre, forse proprio per evitare uno stallo diplomatico a causa di posizioni al momento difficili da conciliare. Le divergenze dal punto di vista commerciale, soprattutto per quanto concerne i dazi sull’acciaio sostenibile e l’accesso alle materie prime, hanno minato le relazioni bilaterali tra UE e USA dai tempi del mandato presidenziale di Donald Trump. Le differenze di vedute riguardano anche il ruolo della Cina, accusata dagli Stati Uniti di concorrenza sleale e perciò oggetto di un regime sanzionatorio particolarmente severo. L’UE, di contro, si mantiene su una posizione più cauta, chiedendo all’alleato statunitense di attendere l’esito delle indagini sui sussidi governativi prima di poter applicare contro Pechino misure similari a quelle di Washington.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Container allo Yangshan Deepwater Port a Shanghai, in Cina
3. IL FUTURO DI UE E USA ALLA VIGILIA DELL’ANNO ELETTORALE
Dal punto di vista politico, il summit assume un’importanza ancora maggiore, visto il sopraggiungere nel 2024 di tornate elettorali cruciali tanto a livello europeo quanto statunitense. Le promesse e gli impegni presi dai vertici europei e statunitensi al termine del summit saranno parte integrante dei dibattiti elettorali in programma nei prossimi mesi. Negli Stati Uniti, l’estrema polarizzazione politica potrebbe portare ad un ennesimo cambio di paradigma nei rapporti con l’UE, qualora dovesse diventare Presidente un candidato del Partito Repubblicano dalle visioni più radicali come Trump o Desantis. In Europa, le differenze ideologiche tra le principali famiglie politiche potrebbero compromettere ulteriormente il ruolo dell’organizzazione come attore unitario a livello globale. Il summit di Washington lascia dunque in eredità un rinnovato impegno tra UE e Stati Uniti dal punto di vista della diplomazia e della cooperazione. Tuttavia, le divergenze dal punto di vista commerciale rischiano di rallentare l’operato del blocco occidentale sulla scena internazionale, nonché di complicare l’integrazione transatlantica delle catene del valore.
Giorgio Fioravanti
“The European flag and American flag on wooden table” by wuestenigel is licensed under CC BY