In 3 sorsi – Ghana, le elezioni del 7 dicembre 2024 segnano un cambiamento storico: John Mahama dell’NDC torna alla presidenza, con Jane Opoku-Agyemang prima vicepresidente donna. Una vittoria schiacciante per l’NDC anche in Parlamento.
1. LE ELEZIONI DEL 7 DICEMBRE
Il 7 dicembre 2024 si sono tenute le elezioni in Ghana per eleggere il presidente e 276 parlamentari. Il Presidente del Ghana è scelto con un sistema a doppio turno, mentre i membri del Parlamento sono eletti in circoscrizioni uninominali con il metodo “first-past-the-post” (maggioritario a turno unico). Entrambi i mandati durano comunque quattro anni. Il candidato del National Democratic Congress (NDC) John Mahama, già Presidente dal 2012 al 2017, ha ottenuto la maggioranza al primo turno, evitando così un ballottaggio. Il candidato del partito al Governo, il New Patriotic Party (NPP), Mahamudu Bawumia, vicepresidente dell’attuale capo dello Stato Nana Akufo-Addo, ha ammesso la sconfitta la mattina dopo la notte elettorale. La vicepresidente eletta, Jane Naana Opoku-Agyemang, entrerà nella storia come la prima donna a ricoprire questa carica in Ghana. Nelle elezioni parlamentari, l’NDC ha ottenuto una vittoria schiacciante, conquistando 185 seggi su 276, mentre l’NPP si è fermato a quota 87. Inoltre, candidati indipendenti hanno ricevuto 4 seggi, garantendo all’NDC una solida maggioranza in Parlamento.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Mahamudu Bawumia, ex vicepresidente del Ghana e candidato presidente per il NPP tiene un discorso durante la campagna elettorale
2. I TEMI DELLA CAMPAGNA ELETTORALE
Il panorama politico del Ghana è stato dominato per decenni da una competizione tra due grandi partiti, il NDC e il NPP. Le elezioni del 2024 si sono svolte in un contesto di crescenti difficoltà economiche, segnate dall’aumento dell’inflazione, dalla disoccupazione e dalla dipendenza dai proventi della produzione di cacao e oro. La leadership del NPP, sotto il Presidente uscente Nana Akufo-Addo, ha affrontato le critiche per una gestione percepita come inadeguata della crisi economica, un fattore che ha giocato a favore dell’NDC durante la campagna elettorale. John Mahama, che a gennaio tornerà alla guida del Paese dopo 8 anni, ha centrato il proprio messaggio elettorale su temi quali il rilancio economico, la giustizia sociale e l’inclusione, promettendo interventi strutturali per migliorare il settore energetico e infrastrutturale. Nel frattempo, anche lo sconfitto NPP ha tentato di difendere i propri risultati, sottolineando gli investimenti in infrastrutture e la stabilità politica raggiunta.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Polizia in assetto antisommossa di fronte alla Commissione Elettorale Ghanese durante il conteggio dei voti
3. PROBLEMATICHE ATTUALI E POSSIBILITÀ FUTURE
La vittoria dell’NDC rappresenta una svolta significativa, ma anche una grande responsabilità. Il nuovo Governo dovrà affrontare sfide urgenti, tra cui il risanamento economico e la riduzione delle disuguaglianze sociali. La leadership di John Mahama sarà giudicata sulla capacità di mantenere le promesse elettorali, in particolare riguardo ai propositi di creare posti di lavoro, migliorare le infrastrutture e stabilizzare il sistema energetico. La storica nomina di Jane Naana Opoku-Agyemang come vicepresidente potrebbe stimolare ulteriori discussioni sulla parità di genere in politica e nella società. Tuttavia, il futuro politico del Ghana dipenderà anche dalla capacità dell’NPP di riorganizzarsi come opposizione efficace, fornendo un controllo costruttivo al Governo. L’esito di queste elezioni non solo riflette un desiderio di cambiamento da parte degli elettori, ma segna anche un momento cruciale per il consolidamento democratico del Paese. Le relazioni internazionali, in particolare con partner come la Cina e gli Stati Uniti, potrebbero essere influenzate dalle nuove priorità del Governo Mahama. Il procedimento elettorale infine rafforza la reputazione del Ghana come una delle democrazie più stabili del continente africano, ma la tenuta futura dipenderà anche dalla capacità di affrontare le sfide strutturali e di rispondere alle aspettative di un elettorato sempre più esigente.
Daniele Atzori
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