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Gli Occhi nel Jihad: 1 – 15 gennaio

Miscela Dark – Gli avvenimenti principali riguardanti la galassia jihadista in queste due settimane.

AFGHANISTAN

• Circa 80 militanti talebani sono stati uccisi dalle Forze di sicurezza afghane in diverse aree del Paese quali Khas Urozgan, Tarinkot, Badghis, Barag Matal, Balkh e Almar.
• I talebani hanno attaccato diversi posti di blocco di sicurezza afghani a Ghazni, nel distretto di Chamtal, nelle città di Pul-e Khumri ed Herat, e nelle province di Badghis, Balkh e Kandahar, uccidendo circa 56 membri della polizia afghana. I talebani si sono inoltre impossessati di tutte le attrezzature militari presenti nei luoghi dell’attacco.
• Sei militanti dello Stato Islamico in Afghanistan (ISK) sono stati uccisi durante diversi scontri nei quartieri di Koot, Haska Mena e Ghanikhai nella provincia di Nangarhar il 1° gennaio.
• Le Forze di sicurezza afghane hanno annunciato che un attacco di droni nella provincia di Nangarhar ha ucciso il leader dei vertici ISK Qari Riaz. Qari Riaz era responsabile della pianificazione e del coordinamento dei principali attacchi nel Paese. Inoltre è stata annunciata la morte del portavoce dell’ISK Sultan Aziz Azam nel distretto di Pachiragam il 28 dicembre. In un raid aereo del 10 gennaio, invece, è stato ucciso un alto comandante dello Stato Islamico, Khetab Emir, nella zona orientale della provincia di Nangarhar.
• I talebani hanno annunciato che non parteciperanno ai colloqui di pace pianificati con gli Stati Uniti in Arabia Saudita questo mese, a causa della spinta di Riyadh per includere il Governo afghano. I vertici dei talebani hanno chiesto di spostare la sede dei colloqui in Qatar. I negoziati tra i leader dei talebani e l’inviato speciale degli Stati Uniti Zalmay Khalilzad hanno come obiettivo il ritiro delle forze straniere dal Paese e un possibile cessate il fuoco nel corso del 2019.
• Militanti talebani hanno fatto deflagrare una potente bomba vicino a una base militare nella provincia meridionale di Kandahar, uccidendo cinque soldati e ferendone sei. L’attacco è avvenuto nel distretto di Maiwand, dove i talebani hanno scavato un tunnel di due chilometri nella base dell’esercito nazionale afghano e detonato gli esplosivi.
• Il comandante dell’intelligence talebana per la provincia di Faryab, Qari Sibghatullah, è stato ucciso in un attacco aereo compiuto dalle Forze di sicurezza afghane.

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Fig. 1 – Attacco armato contro un quartier generale delle Forze di sicurezza afghane

IRAQ

• Un militante dello Stato Islamico è stato arrestato sabato mentre cercava di piazzare una bomba nella città irachena di Samarra.
• Una forza congiunta di al-Hashd al-Shaabi, le forze di mobilitazione popolare (PMF), e del Salahuddin Operations Command ha lanciato un’operazione militare su vasta scala in 30 villaggi a nord-ovest di Salahuddin, riuscendo a distruggere tre nascondigli e due tunnel utilizzati dai militanti dello Stato Islamico. Altri quattro tunnel dello Stato Islamico sono stati distrutti nella provincia di Ninive. Le PMF hanno sostenuto attivamente la campagna militare del Governo iracheno contro l’IS dal 2014, quando furono formate in seguito a un editto del clero sciita. Il PMF ha ottenuto il riconoscimento ufficiale come forza nazionale a fine 2016, sotto il comando del Primo Ministro, che è anche il comandante supremo delle Forze Armate.

INDIA

• La NIA, National Investigation Agency, ha condotto raid e arresti in cinque località dell’Uttar Pradesh contro persone vicine allo Stato Islamico.

SIRIA

• Le unità dell’Esercito arabo siriano (SAA) hanno condotto numerose operazioni militari contro diversi gruppi terroristici nei villaggi di Tal al-Sakhr, al-Janabra e al-Jariya, nella campagna settentrionale della provincia di Hama.
• Il gruppo Hay’at Tahrir Al-Sham (HTS) ha catturato aree nei pressi della città di Darat Izza presiedute da ribelli sostenuti dalla Turchia. HTS ha rapidamente preso il sopravvento sui suoi rivali, occupando numerose località strategiche adiacenti alla sua roccaforte nella provincia di Idlib.
• Le forze SDF a guida curda in Siria hanno catturato due foreign fighters cittadini USA che si nascondevano in una delle roccaforti conquistate dello Stato Islamico. Le forze curde hanno identificato i detenuti come Warren Christopher Clark, 34 anni, e Zaid Abed al-Hamid, 35 anni.
• Un combattente curdo delle YPG è rimasto ucciso e 2 militari inglesi sono rimasti feriti dopo un attacco missilistico dell’ISIS nella città siriana di Al-Shafa.
• Nei pressi della città siriana di Abukamal, una controffensiva di Daesh ha causato la morte di 32 combattenti curdi, costretti a ritirarsi.
• Diversi resoconti di social media jihadisti sostengono che un veterano di al-Qaida, Abu Julaybib al-Urduni, sia stato ucciso in Siria, nella città di Dara’a. Abu Julaybib ha aiutato a fondare il Fronte di Al-Nusrah, ma in seguito è entrato in conflitto con il leader di Al Nusrah sulla “dissociazione” del gruppo da al-Qaida.

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Fig. 2 – Membri di Hayat Tahrir al-Sham (HTS) in un campo nelle campagne della provincia settentrionale siriana di Idlib

SOMALIA

• L’esercito USA ha condotto un attacco aereo in Somalia nei pressi di Dheerow Sanle che ha ucciso 10 membri del gruppo estremistico al-Shabaab. Gli Stati Uniti hanno effettuato 47 airstrikes lo scorso anno nella nazione del Corno d’Africa.

YEMEN

• Un attacco aereo americano con droni nella provincia di Marib in Yemen ha ucciso il militante di al-Qāʿida Jamal al-Badawi, uno degli organizzatori dell’attacco terroristico al cacciatorpediniere Cole della Marina degli Stati Uniti nel 2000.

NIGERIA

• Due soldati dell’esercito nigeriano sono stati uccisi in un’imboscata condotta dai jihadisti di Boko Haram contro un convoglio civile vicino al confine con il Camerun, nei pressi della città di Banki, nel Nordest del Paese. I terroristi di Boko Haram hanno teso un agguato al convoglio verso le 18:00, mentre si avvicinava alla città di Banki, e hanno ucciso due soldati che fornivano copertura al convoglio. I jihadisti hanno sequestrato un camion appartenente alla Intersos, una ONG che rappresenta il World Food Program (WFP) nella città di Banki, nello Stato federale del Borno, che ospita 45mila persone sfollate a causa del conflitto del Governo centrale con Boko Haram.

NIGER

• L’Esercito nigerino ha ucciso più di 280 militanti di Boko Haram tramite attacchi aerei e di terra. L’operazione militare contro il gruppo jihadista è stata condotta lungo il corso del fiume Komadugu, che separa il Niger dalla Nigeria.

BURKINA FASO

• Dodici civili sono stati uccisi in nel villaggio di Gasseliki, nella regione settentrionale del Sahel. Trenta persone armate hanno fatto fuoco in pieno giorno. La zona è continuamente tormentata da ricorrenti attacchi jihadisti da parte di Boko Haram e altri piccoli gruppi islamisti locali.

KENYA

• Un gruppo armato di 4 uomini del gruppo terrorista somalo al-Shabaab ha compiuto un violento attacco all’hotel Dusit D2 di Nairobi. Dopo una prima esplosione gli uomni hanno assaltato l’albergo. Secondo stime non ufficiali e comunque parziali, almeno 7 persone sono morte e una ventina sono rimaste ferite.

TUNISIA

• Il capo del Comitato nazionale per la lotta al terrorismo in Tunisia, Mukhtar Ben Nasr, ha annunciato il congelamento di fondi, di conti bancari e di tutte le altre risorse economiche appartenenti a 40 persone sospettate di terrorismo, tra cui membri della cellula jihadista di Jund al-Khilafah, affiliata allo Stato Islamico, che opera nelle montagne occidentali della Tunisia. Il provvedimento è per un periodo di sei mesi.

LIBIA

• I servizi di sicurezza libici hanno scoperto un grande deposito adibito a laboratorio per la produzione di cinture e dispositivi esplosivi utilizzato dagli uomini dell’IS in Libia. La struttura si trova vicino alla città di Ghadwa: all’interno sono stati rinvenuti anche barili colmi di sostanze chimiche, IED (ordigni esplosivi improvvisati), un camion bomba e munizioni.

LIBANO

• Le Forze di sicurezza libanesi hanno arrestato un gruppo di persone affiliate allo Stato Islamico (IS) che aveva pianificato di effettuare una serie di attacchi terroristici in Libano. La cellula dormiente di Daesh era composta da quattro cittadini siriani che operavano nelle province del Monte Libano e del Nord ed erano in contatto diretto con i leader del gruppo terroristico.

SVEZIA

• Sei cittadini uzbeki e kirghisi che vivono in Svezia sono stati processati a Stoccolma con l’accusa di trasferimento di fondi allo Stato Islamico (IS). Tre sono anche stati accusati di organizzare un futuro attacco nel Paese scandinavo.

JIHADIMEDIA

Islamic State: Lo Stato Islamico ha diffuso per Capodanno numerosi incoraggiamenti ai propri sostenitori per compiere attacchi a New York City proprio nel primo giorno del 2019.
• Hacker legati a Daesh hanno diffuso materiale propagandistico dello Stato Islamico violando gli account Twitter inattivi. Twitter ha sospeso la maggior parte degli account, ma molti sono ancora attivi. Twitter ha adottato misure per impedire la creazione automatica di nuovi account in giugno, richiedendo una conferma tramite un indirizzo email o un numero di telefono, però molti account meno recenti sono ancora attivi.

Daniele Garofalo

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Daniele Garofalo
Daniele Garofalohttps://independent.academia.edu/DanieleDaniele13

Sono nato a Salerno nel 1988. La storia, la geografia, la politica e i viaggi, sono da sempre le mie grandi passioni. Sono ricercatore e analista del Terrorismo Islamista e di Geopolitica. Ho collaborato con la rivista digitale Geopolitical Report dell’ASRIE, l’“Association of Studies, Research and Internationalization in Eurasia and Africa”, con il centro studi Geopolitica.info e con Notizie Geopolitiche.net. Collaboro con Babilon news & magazine e da maggio 2018 con il Desk Asia del Caffè Geopolitico. Per il Caffè Geopolitico mi sono occupato di monitoraggio del jihadismo globale con la newsletter “Gli Occhi nel Jihad“.

Sono Analista del terrorismo per il Centro Studi e ricerca Analytica for Intelligene and Security Studies.

Ad Aprile 2020 è stato pubblicato il mio primo libro: “Medio Oriente Insanguinato”(Enigma Edizioni), un’analisi geopolitica del contesto mediorientale e del terrorismo islamista.

Mi occupo principalmente della ricerca, studio e analisi del terrorismo islamista, dell’area mediorientale e saheliana, dell’Asia Centromeridionale.

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