In 3 sorsi – Il 7 gennaio 2025 l’Indonesia è entrata nei BRICS. L’evento rappresenta un importante sviluppo per gli equilibri geopolitici ed economici mondiali. Questo ampliamento rafforza il ruolo dell’alleanza come alternativa al predominio occidentale e segna un’ulteriore tappa verso un assetto multipolare dell’economia globale.
1. LA STORIA DEI BRICS E IL LORO RUOLO INTERNAZIONALE
Negli ultimi anni i BRICS (organizzazione inizialmente composta solo da cinque Stati: Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) hanno guadagnato una crescente rilevanza come blocco economico e politico. Fondati con l’obiettivo di rappresentare le economie emergenti, i BRICS si sono evoluti in una piattaforma per la cooperazione finanziaria, commerciale e strategica. Nel 2024 quattro nuovi Paesi (Egitto, Iran, Emirati Arabi Uniti, Etiopia) sono stati ammessi nel gruppo, portando i membri a rappresentare il 40% della popolazione mondiale e un terzo dell’economia globale. Tuttavia l’equilibrio interno è spesso in bilico: la Cina rimane la potenza dominante, mentre India e Russia cercano di mantenere un ruolo autonomo per evitare di essere percepite come attori minori.
I BRICS non mirano a una rottura totale con l’Occidente, ma mirano a ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti e dalle Istituzioni finanziarie internazionali dominate dal dollaro. La de-dollarizzazione è una delle strategie di alcuni Paesi dell’alleanza (altri, come l’India, ne hanno preso le distanze), con l’obiettivo di promuovere l’uso di valute locali per gli scambi commerciali tra i membri. Questa politica ha già suscitato preoccupazione da parte degli USA, con il Presidente Donald Trump che ha espresso timori riguardo alla possibilità che il dollaro perda la propria centralità come valuta globale, minacciando ritorsioni economiche.
Fig. 1 – L’ultimo summit dei BRICS, tenutosi in Russia nell’ottobre 2024
2. L’IMPORTANZA DELL’INDONESIA PER I BRICS
L’Indonesia, il quarto Paese al mondo per popolazione e la settima economia globale, è un attore di primo piano non solo nei BRICS, ma anche all’interno dell’ASEAN, il principale organismo di cooperazione nel Sud-est asiatico.
Il suo ingresso nell’alleanza rafforza ulteriormente il peso dei BRICS sullo scenario economico mondiale. Grazie alla sua posizione strategica, alla crescita economica sostenuta e al suo ruolo di mediatore tra le grandi potenze, l’Indonesia è destinata a giocare un ruolo chiave nelle future dinamiche del gruppo.
L’influenza dei BRICS si manifesta anche nelle decisioni di governance economica. Nel 2025 la Presidenza dell’alleanza sarà affidata al Brasile, il cui ruolo dovrebbe portare un maggiore equilibrio tra i membri e rafforzare la cooperazione tra le economie emergenti. L’Indonesia potrà contribuire a consolidare questi processi, offrendo il proprio supporto a strategie di sviluppo sostenibile, infrastrutturale e commerciale. La presidenza brasiliana ha delineato due priorità principali: promuovere la cooperazione del Sud Globale e perseguire riforme nella governance globale.
Fig. 2 – Il Ministro degli Esteri cinese Wang Yi insieme alla collega indonesiana Retno Marsudi a Giacarta, aprile 2024
3. IL FUTURO DEI BRICS E LA LORO INFLUENZA SUGLI EQUILIBRI GLOBALI
L’espansione dei BRICS rappresenta una sfida agli assetti geopolitici tradizionali. Sebbene i Paesi membri non intendano recidere completamente i legami con l’Occidente, il loro obiettivo è ridurre il monopolio statunitense sul commercio e sulla finanza globale. L’alleanza si configura dunque come un blocco alternativo, capace di influenzare le dinamiche globali in modo più equilibrato e rappresentativo delle economie emergenti.
L’Indonesia, con il proprio ingresso, offre nuove opportunità per l’alleanza, in particolare per quanto riguarda i settori dell’energia, della tecnologia e delle infrastrutture. La crescente cooperazione tra i BRICS e altri Paesi, come la Nigeria, potrebbe portare alla creazione di nuovi sistemi finanziari indipendenti dal dollaro, rafforzando la posizione di queste economie nel panorama internazionale. Con l’Indonesia tra i ranghi, i BRICS mirano a consolidare la posizione come uno dei principali poli di potere del XXI secolo. Oggi l’organizzazione comprende più di 20 Paesi, tra Stati membri (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Indonesia, Iran, Emirati Arabi Uniti) e partner commerciali (Bielorussia, Bolivia, Cuba, Kazakistan, Malesia, Nigeria, Thailandia, Uganda, Uzbekistan), considerando poi che altri Paesi hanno già chiesto di aderire (ad esempio la Turchia).
L’evoluzione futura dell’alleanza dipenderà dalle strategie adottate per mantenere legami con l’Occidente e, al contempo, ridurre la dipendenza dal dollaro. Non è semplice prevedere quale sarà davvero la posizione di Trump verso il gruppo e come ciò influenzerà il ruolo dei BRICS nel contesto geopolitico globale.
Annachiara Maddaloni
“Flag of Indonesia, Undated” by nathanh100 is licensed under CC BY