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La Turchia e l’arresto di Ekrem İmamoğlu

In 3 sorsi Il giorno dell’arresto del Sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu, il timore di un progressivo sgretolamento della democrazia ha dato inizio a una delle manifestazioni più significative della storia della Turchia, risvegliando negli animi popolari uno spirito di rivolta per la difesa dello Stato di diritto e dei suoi principi cardine. 

1. L’ARRESTO DI IMAMOGLU E LE ACCUSE

In Turchia, il 19 marzo 2025, con l’emanazione di un mandato di arresto da parte della Procura di Istanbul, sono stati arrestati il Sindaco di Istanbul, Ekrem İmamoğlu, e altri esponenti politici a lui vicini, come il suo assistente Murat Ongun e due Sindaci di distretti di Istanbul. Il casus belli è da ritrovare nei fatti del 18 marzo, giorno in cui l’Università di Istanbul ha annullato la validità del diploma di laurea di İmamoğlu. L’annullamento ha automaticamente sancito l’impossibilità per il Sindaco di candidarsi alle prossime elezioni, considerando che, secondo la legge turca, è indispensabile un’istruzione universitaria per concorrere alle elezioni. A ciò è seguita, il giorno successivo, l’emanazione di un mandato d’arresto da parte della Procura di Istanbul nei confronti di İmamoğlu e di altre 99 persone. Tale evento, che ha risuonato nel panorama internazionale soprattutto per le ragioni di fondo alle accuse (tra cui attività di corruzione, collegamento a gruppi terroristici, riciclaggio dei proventi), ha scatenato la più grande ondata di proteste nel Paese da un secolo a questa parte, dividendo l’opinione pubblica, a causa della dubbia legittimità dei capi d’imputazioni e dell’indipendenza del sistema giurisdizionale turco dal sistema politico.

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Fig. 1 – Rappresentazione grafica di Ekrem İmamoğlu

2. LA NATURA POLITICA DELLE ACCUSE E LE PROTESTE

Per quanto riguarda l’inchiesta, la Procura sostiene che İmamoğlu abbia nominato alcuni collaboratori del suo precedente mandato per una serie di posizioni importanti. Il Sindaco sarebbe ritenuto anche colpevole di aver preso parte a un’iniziativa legata al Congresso Democratico del Popolo, che supporta il PKK, un’associazione ritenuta terroristica da Turchia e Stati Uniti d’America. Secondo l’accusa, İmamoğlu avrebbe favorito liste di candidati allineate con gli obiettivi strategici di questo gruppo: con un’attenzione particolare all’affiliazione di molti organi della città al PKK. Il Sindaco è stato anche accusato di appropriazione indebita di denaro, frode aggravata e di aver truccato gli appalti pubblici, tutte accuse che sono state smentite dal suo team di legali, che le ha definite infondate e che ha difeso l’idea che questi capi d’imputazione siano solo un metodo per indebolire la sua candidatura alle elezioni presidenziali turche del 2028. A reagire all’arresto sono stati anche i partner occidentali, con la Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen che ha sottolineato come un evento del genere possa suscitare riserve sullo stato della democrazia in Turchia. A ciò si aggiunge anche la repressione del dissenso come segnale di particolare rilevanza nel quadro di limitazioni alla libertà di espressione, fondamento, tra gli altri, dello Stato di diritto.

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Fig. 2 – Manifestanti sostenitori del CHP protestano ad Istanbul dopo l’arresto di Ekrem İmamoğlu

3. LA FORZA DEI CONSENSI PER IMAMOGLU E L’INCERTEZZA PER IL FUTURO

Conseguentemente alla sospensione dell’incarico di İmamoğlu è stato eletto al suo posto Nuri Aslan, che fa parte del suo stesso partito. Il consenso di cui gode il Sindaco è ulteriormente manifestato dal supporto manifestato da circa quindici milioni di persone in occasione delle elezioni primarie, un elemento interessante da tenere in considerazione quando si considerano i possibili scenari futuri. Oltre a questo, un’attenzione particolare va anche rivolta al forte ruolo di İmamoğlu come deciso oppositore a una rielezione anticostituzionale di Erdoğan, circostanza che fa sollevare interrogativi circa le reali cause alla base del suo arresto. Delineando, in questo modo, uno scenario nel quale sono molte le voci nel senso di un abuso di potere posto in essere da parte del Presidente turco. Nonostante l’arresto, İmamoğlu ha ribadito la volontà di continuare a combattere per la propria città e il proprio Paese. Il quadro venutosi ora a creare è denso di incertezze, con le prossime mosse di Erdoğan che dipenderanno da fattori interni ed esterni (soprattutto la sua percezione di “intoccabilità a livello internazionale) allo scenario politico turco. Con una convinzione che permane intatta: i prossimi saranno anni decisivi per quanto concerne la sopravvivenza della democrazia in Turchia

Beatrice Macchi

Immagine di copertina: “Freedom for İmamoğlu: Helsinki Stands for Democracy in Turkey” by MoudBarthez is licensed under CC BY-ND

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Perchè è importante

  • Il 19 marzo 2025, il Sindaco di Istanbul Ekrem İmamoğlu e altri esponenti politici a lui vicini vengono arrestati su ordine della Procura di Istanbul, scatenando nel Paese un’ondata di proteste senza recenti precedenti.
  • I capi di accusa del Sindaco riguardo legami con il PKK e corruzione: i suoi legali, tuttavia, hanno dimostrato l’infondatezza delle accuse, utilizzate come scusa per indebolire la candidatura alle presidenziali turche del 2028.
  • Nell’incertezza in cui verte la Turchia, Ekrem İmamoğlu ha annunciato la propria volontà di continuare a combattere per la propria città e per il proprio Paese.

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Beatrice Macchi
Beatrice Macchi

1. Nata a Varese nel 2001, mi sono laureata all’Università degli Studi di Milano nel corso di Laurea Triennale in “Scienze sociali per la globalizzazione” e in magistrale nel corso di “Relazioni Internazionali”, frequentando il curriculum in inglese “International politics and regional dynamics”. Sto attualmente seguendo la ” Scuola di Limes” e sono in procinto di iniziare un master all’Università LUISS per arricchire ancora di più il mio percorso di studi. Sono appassionata di viaggi, di lingue e di interculturalità e sono interessata alla geopolitica e ai diritti umani. Pratico danza classica a livello avanzato, disciplina che è per me una scuola di vita da ormai 14 anni e che mi ha posto davanti tante sfide, ma dato anche tante soddisfazioni. Nel tempo libero mi piace molto leggere ed ascoltare musica.

 

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