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Ivan Voronich. Riflessi internazionali della guerra ombra a Kiev

In 3 sorsi – L’assassinio a Kiev di un alto ufficiale dell’SBU apre uno spaccato sull’internazionale estremista con collegamenti in Russia. Mentre Mosca punta sul complotto interno ucraino, le ricostruzioni indicano altri esecutori. Una rete di organizzazioni neonaziste con strutture e connessioni politiche a San Pietroburgo e diramazioni globali. Anche in Italia.

1. UN OMICIDIO ECCELLENTE TRA RICOSTRUZIONI E RIVENDICAZIONI

Citando quelle che vengono definite “accurate e verificate” informazioni, Vladimir Rogov (co-presidente del Consiglio di Coordinamento della Federazione Russa per l’integrazione delle nuove regioni) ha affermato che l’omicidio del colonnello dei servizi di sicurezza ucraini (SBU) Ivan Voronich – avvenuto il 10 luglio nel quartiere Golosiivsky di Kiev – sarebbe stato una operazione interna ucraina, con la supervisione dei mai assenti servizi segreti britannici. Questa notizia è riportata su EurAsia Daily, un sito aperto nel 2015 che, secondo Media Bias/Fact Check, è completamente allineato alla narrativa del Cremlino, facendone un media state-influenced. Al contrario, secondo una ricostruzione del britannico The Guardian, l’assassinio sarebbe opera di un gruppo locale ucraino dell’internazionale neo-nazista nota come “The Base”, che avrebbe rivendicato di considerare questo crimine come l’inizio di una campagna che continuerà finché non prevarrà la giustizia. Il fondatore di The Base, Rinaldo Nazzaro, da diversi anni residente in Russia, non ha commentato la ricostruzione, ma il gruppo è sospettato di avere collegamenti con la Russia, dove d’altronde il ruolo dei gruppi neo-nazisti, anche internazionali, è in ascesa.

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Fig. 1 – Quello di Ivan Voronich è solo l’ultimo omicidio eccellente (o tentato tale) in ordine di tempo in Ucraina. Nell’immagine, l’udienza di una donna arrestata per avere sparato a Serhii Sternenko, noto attivista e Youtuber che ha finanziato la produzione di droni bellici, nel maggio di quest’anno

2. LA VITTIMA, AL VERTICE DEI SERVIZI UCRAINI

Certo è che le Autorità ucraine hanno affermato di avere neutralizzato la cellula responsabile dell’uccisione del colonnello Voronich, composta da un uomo e una donna, parlando in generale di “agenti dell’FSB”, il servizio di sicurezza federale russo. Ivan Voronich faceva parte del Centro Alfa per le Operazioni Speciali, e negli anni avrebbe partecipato a operazioni di successo come l’omicidio del filorusso Arsen “Motorola” Pavlov, comandante del famigerato Battaglione Sparta ucciso da una bomba nel 2016. Sembrerebbe evidente un maggiore interesse russo a eliminarlo, rispetto a un eventuale mandante nascosto all’interno del Governo stesso di Kiev, ma EADaily non ha mancato di pubblicare la notizia della asserita eliminazione del commando, lasciando chiaramente intendere che si tratterebbe di una montatura orchestrata dal direttore dell’SBU Vasyl Malyuk (famoso per essere stato fotografato mentre osserva le immagini degli aerei attaccati in Russia con l’operazione Spider Web, e del quale viene ricordato come figuri nella lista russa dei terroristi ricercati).

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Fig. 2 – Vasyl Malyuk, direttore dell’SBU ucraino (qui nel febbraio 2024), avrebbe assegnato la massima prioritĂ  all’eliminazione del commando russo nella regione di Kiev

3. L’INTERNAZIONALE NERA A SAN PIETROBURGO

Resta da dire dell’interessante riferimento a un possibile ruolo di elementi neonazisti per commettere l’omicidio Voronich. Non è certo una novità la presenza di formazioni naziste o ultranazionaliste nei ranghi di quella che dovrebbe essere una operazione per “de-nazificare” l’Ucraina, ma potrebbe essere una prima volta l’utilizzo di queste figure per commettere un omicidio mirato all’estero. Come detto, il leader e fondatore di “The Base” Rinaldo Nazzaro vive serenamente nella regione di San Pietroburgo anche se la sua organizzazione, ramificata a livello internazionale, è accusata di apologia di nazismo, addestramento paramilitare, possesso di armi e altri reati. Un membro italiano sta scontando cinque anni di carcere a seguito di un’indagine della Digos. Nel 2024, un diciottenne e un ventenne sono stati arrestati dalla Polizia per collegamenti con questa organizzazione. L’area di San Pietroburgo, dove verosimilmente Nazzaro risiede, ospita diverse strutture di addestramento per gruppi di estrema destra interni e internazionali, in particolare il Russian Imperial Movement, il cui leader paramilitare Denis Gariyev gestisce il Partizan Training Camp. Lo stesso governatore Alexander Beglov avrebbe appaltato a questi gruppi attività addestrative nelle scuole dell’oblast, incentrate su attività fisica e educazione patriottica.
Sembra chiaro che, quale che sia l’effettivo coinvolgimento nella morte di Ivan Voronich, la presenza di Rinaldo Nazzaro in Russia è solo una componente di una minaccia molto più ampia e inquietante.

Lorenzo Lena

Photo by stevepb is licensed under CC BY-NC-SA

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Perchè è importante

  • L’omicidio di Ivan Voronich, alto ufficiale dell’SBU ucraino, sarebbe opera dell’organizzazione di estrema destra The Base, guidata da Rinaldo Nazzari.
  • Ma Mosca insiste sulla teoria della cospirazione interna, tirando in mezzo anche i servizi britannici.
  • Con base a San Pietroburgo, il gruppo di Nazzari rappresenta una delle tante diramazioni dell’internazionale nera che sostiene la lotta della Russia contro l’Ucraina e i Paesi occidentali.

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Lorenzo Lena
Lorenzo Lena

Nato a Udine nel 1995, conseguita laurea triennale in Scienze Internazionale e Diplomatiche a Gorizia, magistrale in Sciente Strategiche a Torino e infine Master di II livello a Udine in Intelligence e ICT. Da sempre appassionato dalla storia militare, man mano sempre piĂą alle relazioni internazionali contemporanee fino a farne percorso accademico (ma senza mai dimenticare la storia). Mi interessa in particolare come i fattori storici influenzino le dinamiche odierne nelle aree di crisi e leggo piĂą o meno ogni libro sulla Russia su cui riesco a mettere le mani.

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