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Ucraina, le ferrovie tra uso civile e militare

Caffè LungoLe ferrovie ucraine in seguito all’invasione del Paese nel 2022 hanno acquisito un ruolo chiave nella resilienza di fronte all’invasore russo. Nel mirino di Mosca per il loro ruolo strategico, le ferrovie, nonostante la guerra in corso, hanno piani che guardano a Occidente per scambi commerciali e traffico passeggeri.

IL CONFLITTO IN UCRAINA E LA RINASCITA DELLE FERROVIE

La compagnia ferroviaria statale ucraina è un asse portante del Paese, con una forza lavoro dichiarata di circa 187mila dipendenti. Prima della guerra, in particolare sotto il Presidente Yanukovich, l’Ukrzaliznycja era nota per essere soggetta alla piaga della corruzione, che ha causato difficoltà economiche tali che a fine 2022 la società era quotata come rating a livello di forte insolvenza secondo l’agenzia Fitch.
L’escalation militare che ha portato alla chiusura dello spazio aereo ucraino ha dato alle ferrovie un ruolo essenziale nella salvezza di milioni di civili che dal Paese si sono riversati a occidente, passando in particolare per i valichi aperti con la Polonia, con importanti snodi come la cittĂ  di Przemysl , a 90 chilometri da Lviv, da cui sono transitati anche ingenti quantitĂ  di aiuti umanitari e materiale bellico.
Le ferrovie, inoltre, sono state decisive per lo spostamento delle truppe verso i fronti più caldi come il Donbass e per quello degli armamenti militari, con la base NATO della città polacca di Rzeszow, a circa 150 chilometri dal confine ucraino, che è stata il centro focale per gli aiuti provenienti dall’Occidente.
Pur con le difficoltĂ  di marcia dei treni, che viaggiano a velocitĂ  ridotta per limitare i danni in caso di attacco, le linee sono rimaste aperte e collegano, pur nelle difficoltĂ , buona parte del Paese, oltre a essere state in prima linea nel portare le delegazioni diplomatiche e i capi di Governo stranieri in Ucraina, mostrando efficienza e coordinamento con le intelligence occidentali.

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Fig. 1 – Un treno ad alta velocitĂ  arriva alla stazione di Kyiv, luglio 2025

LE FERROVIE OBIETTIVO STRATEGICO PER MOSCA

Mosca ha interesse nelle infrastrutture ferroviarie ucraine sin dall’occupazione della Crimea nel 2014, in cui la priorità del Presidente russo Vladimir Putin è stata il collegamento diretto tra la regione e la Russia senza passare per il territorio ucraino. Tale obiettivo si è realizzato parzialmente con la costruzione del ponte di Kerch, dal 2019 anche ferroviario, consentendo lo spostamento di mezzi militari e truppe tra Rostov sul Don, sede del distretto militare russo meridionale e base per le operazioni nel Donbass, e la Crimea.
All’inizio dell’invasione nel 2022 il Cremlino non ha preso di mira le infrastrutture ferroviarie poichĂ© i piani militari prevedevano una rapida e facile occupazione della capitale e la fuga del Governo in carica. Le ferrovie, quindi, dovevano essere risparmiate perchĂ© di utilitĂ  anche per lo spostamento dei mezzi militari.
Dopo la dura opposizione delle forze ucraine, l’esercito russo ha iniziato a colpire e poi intensificare gli attacchi contro gli snodi ferroviari, ad esempio la stazione di Kramatorsk nel Donbass o la feroce battaglia di Bakhmut, altro snodo logistico, oltre a inserire tali raid nella strategia di distruzione delle infrastrutture energetiche e di logistica del Paese. Una buona metà del traffico ferroviario ucraino è costituito da mezzi e locomotori elettrici, elemento che ha causato cancellazioni e ritardi lungo la rete ferroviaria durante i blackout energetici per gli attacchi russi.
L’amministratore delegato delle ferrovie, Alexander Kamyshin, in carica dal 2021 al 2023, è stato nel mirino del Governo russo per questo importante ruolo e, secondo fonti di intelligence ucraine, ci sono stati dei tentativi, falliti, di assassinio da parte russa.

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Fig. 2 – La stazione ferroviaria di Lozova, nell’oblast di Kharkiv, dopo essere stata colpita da un attacco russo, agosto 2025

L’OCCIDENTALIZZAZIONE DELLE FERROVIE UCRAINE

La rete ferroviaria del Paese è stata costruita in epoca zarista e sovietica e ha uno scartamento maggiore rispetto a quella dell’Europa occidentale. Dopo l’indipendenza dell’Ucraina dall’URSS nel 1991, l’interesse europeo per i collegamenti via ferro con il Paese è cresciuto al punto che il corridoio paneuropeo V , nelle origini era pensato come collegamento da Lisbona a Kiev, poi ridimensionato per costi e difficoltà logistiche nella realizzazione delle tratte dei singoli Paesi interessati.
A seguito dell’Euro Maidan e del forte avvicinamento politico dell’Ucraina al mondo occidentale, l’interesse per adeguare la rete ferroviaria ucraina a quella comunitaria si è incrementato e si stanno investendo risorse significative per tali adeguamenti allo scartamento europeo.
I primi due rami interessati sono i collegamenti tra Lviv e il confine polacco e tra Uzhorod e Cop con il confini slovacco e ungherese, due interventi cofinanziati dall’Unione Europea per un importo complessivo di oltre 70 milioni di euro e su cui viaggeranno merci, a seguito dell’Accordo di Associazione Economica con la UE firmato dal Presidente Poroshenko nel 2016 e causa scatenante dell’Euro Maidan tre anni prima.
L’Ucraina stima, secondo l’AD della Ukrzaliznycja Kamyshin, di esportare diversi prodotti via ferro come cereali, olio di girasole, minerali, per una quantità pari a circa 12 milioni di tonnellate annue.
Le ferrovie, quindi, possono svolgere un ruolo economico di primaria importanza per il futuro export ucraino in Europa che, nella visione del Governo attuale, rappresenta il mercato commerciale piĂą importante e a cui fare riferimento. Un pensiero inaccettabile per la Russia che ha intrapreso l’invasione anche per impedire l’avvicinamento commerciale di Kyiv alla UE.

Lorenzo Pallavicini

Kyiv metro at Dnipro station in Kyiv, Ukraine” by transitpeople is licensed under CC BY

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Perchè è importante

  • La rinascita delle ferrovie ucraine in seguito all’invasione russa del 2022.
  • Le linee ferroviarie come obiettivo strategico per il Cremlino.
  • Il trasporto ferroviario civile e commerciale in Ucraina guarda ad Occidente.

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Lorenzo Pallavicini
Lorenzo Pallavicini

Nato a Cuneo nel 1985, con esperienze politiche a livello locale e regionale in Piemonte,
viaggiatore con esperienza pluridecennale, autore di articoli di attualitĂ  locale e politica su
testate locali, da diverso tempo interessato alla scrittura a carattere geopolitico sulla situazione internazionale di diverse aree nel mondo, in particolare della realtĂ  europea e della Federazione Russa e dei paesi ex membri dell’URSS e della galassia comunista.

 

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