Le interviste del Caffè – Lorenzo Pallavicini per Il Caffè Geopolitico intervista l’associazione Stands of Heroes, fondazione ucraina che sostiene le famiglie dei tifosi di diverse squadre calcistiche che sono caduti nella difesa del Paese a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina nel 2022. Il calcio negli anni del conflitto ha assunto un ruolo attivo nella difesa dall’aggressione e nell’aiutare la popolazione civile, unendo le tifoserie e promuovendo il sostegno all’Ucraina a livello internazionale. Stands of Heroes è in prima linea nella memoria dei caduti e nel sostegno alle loro famiglie (https://www.standsofheroes.com/en). Il Caffè Geopolitico ringrazia Stands of Heroes per la loro disponibilità e cortesia.
Il ruolo di parte del tifo calcistico in Ucraina è stato non solo sportivo, ma anche di lotta per l’emancipazione del Paese rispetto all’ingombrante vicino russo. Come trovare tanto coraggio nell’affrontare militarmente un nemico dotato di armi nucleari?
Diversi tifosi della scena ultras hanno iniziato il loro percorso militare nel 2014. Durante i combattimenti nell’Ucraina orientale tra il 2014 e il 2022 in centinaia hanno maturato esperienza, ma è difficile stabilire un numero, poiché in quegli anni molti tifosi, dopo aver prestato servizio per alcuni anni, sono tornati poi alla vita civile.
Questo fattore è stato molto importante nel 2022, quando la maggior parte dei tifosi ha imbracciato le armi e chi aveva già esperienza militare poteva insegnare agli altri, spesso diventando comandanti o istruttori. Molti ragazzi, inoltre, formarono proprie unità fin dai primi giorni della guerra su vasta scala, unendosi in seguito ad altri gruppi.
Per quanto riguarda il coraggio, semplicemente non avevamo altra scelta che combattere. Sappiamo che la maggior parte dei Paesi europei non è pronta per la guerra e non combatterà per noi. Nessuno ci salverà tranne noi stessi e significa che non c’è davvero scelta. Soldati e civili in Ucraina, certamente, continuano a morire, inclusi i tifosi di calcio, più di 300 ufficialmente i morti ad oggi.
La Russia è un Paese molto vasto in termini di territorio. Combatterla non è facile, perché non conta la propria gente né si preoccupa delle perdite. Tuttavia, gli anni di guerra hanno mostrato i problemi russi e all’inizio dell’autunno del 2025 Mosca non ha ottenuto successi significativi durante l’offensiva, non riuscendo a conquistare una sola grande città.
Per quanto riguarda le armi nucleari, rimangono un vantaggio nominale della Federazione Russa e l’unico tipo di arma che il nostro nemico non ha ancora utilizzato in questa guerra.
Lo sport può dare felicità anche nel buio della guerra, specialmente ai bambini. Avete in mente progetti, ad esempio con scuole calcio di club ucraini, usando lo sport per superare le difficili ferite del conflitto?
Sì, collaboriamo a stretto contatto con l’Associazione Calcio Ucraina (UAF) per creare progetti in cui il calcio diventi uno spazio sicuro e rigenerante per i bambini colpiti dalla guerra.
Organizziamo festival, giornate di formazione ed eventi in cui i bambini possono giocare, imparare e incontrare altre persone che condividono esperienze simili, dove hanno anche l’opportunità di incontrare i giocatori della Nazionale, trascorrere del tempo con i loro eroi del calcio e sentirsi parte di qualcosa di più grande.
Inoltre, organizziamo viaggi all’estero per sostenere la Nazionale ucraina. Per molti bambini, questi viaggi cambiano la vita: portano momenti di gioia, un senso di unità e speranza per il futuro. Il calcio non può cancellare il dolore, ma aiuta a portare speranza, connessione e momenti di felicità.

Fig. 1 – Famiglie di tifosi caduti al fronte in posa durante una cerimonia in loro memoria | Foto: Stands of Heroes
Avete avuto contatti e supporto di altre tifoserie organizzate europee, nell’ambito delle vostre attività come Fondazione. Se sì, sareste pronti a incrementare la cooperazione con altri gruppi organizzati in Europa?
Abbiamo ricevuto sostegno da gruppi di tifosi europei. Questo supporto è stato principalmente informativo, ma comunque importante per noi. Siamo in contatto con diversi gruppi tedeschi come Monaco 1860, tra i primi in Europa a sostenere la fondazione Stands of Heroes fin dall’inizio, con una delle prime donazioni per le famiglie dei tifosi caduti. I tifosi del Bayer Leverkusen, invece, hanno esposto uno striscione che menzionava la nostra iniziativa durante la loro stagione di campionato 2023/24.
Abbiamo contatti, inoltre, con il gruppo Levski di Sofia dopo che un loro tifoso è venuto a combattere per il nostro Paese ed è stato ucciso all’inizio del 2024, informando anche altri tifosi in Bulgaria della nostra iniziativa.
Molti tifosi europei sostengono i gruppi ucraini con cui hanno avuto contatti personali e quelli che avevano rapporti amichevoli prima del 2022 rimangono in contatto. Saremmo lieti di ricevere altri tipi di supporto, incluso un aiuto finanziario per Stands of Heroes, sarebbe prezioso dato che sono morti uomini di valore, alcuni lasciando mogli e figli, altri genitori anziani che hanno bisogno di assistenza.
Abbiamo anche parlato con i trust inglesi, presenti in quasi tutti i club del Regno Unito. La maggior parte dei britannici appoggia l’Ucraina e ci augura la vittoria, ma il sistema di assegnazione dei fondi è piuttosto complicato e non essendo noi una associazione del Regno Unito è ancora più difficile.
Riguardo altri Paesi, menzioniamo di nuovo la Germania e sarebbe interessante cooperare con i loro progetti per i tifosi. Sappiamo che molti tedeschi non vogliono sostenere direttamente l’esercito, ad esempio acquistando armi o tecnologia, ma cosa c’è di più nobile di aiutare i bambini che hanno perso i genitori in guerra?

Fig. 2 – Famiglie di tifosi caduti al fronte in trasferta all’estero per vedere la Nazionale ucraina | Foto: Stands of Heroes
La vostra azione ha avuto significativi fini umanitari e sociali che potrebbero continuare anche dopo la guerra. Come incrementare il prezioso lavoro fatto in questi anni e aumentare le capacità di azione della Fondazione?
Ci pensiamo costantemente. Il primo e principale obiettivo nella creazione del fondo Stands of Heroes era quello di fornire supporto finanziario alle famiglie che hanno perso padri, mariti e figli. Tuttavia, comprendiamo che nessun aiuto finanziario può sostituire i propri cari che non ci sono più.
Abbiamo così iniziato a pianificare eventi in cui le persone potessero ricevere supporto emotivo, trovare conforto l’una nell’altra e condividere le proprie storie, iniziando a organizzare viaggi in autobus per le partite della Nazionale ucraina all’estero. La Federazione calcistica ucraina e il suo Presidente, Andriy Shevchenko, sono stati assai utili in questo sforzo. Lo ricorderete, forse, per i suoi anni al Milan, ma non è solo uno dei più grandi calciatori della storia, è anche una brava persona e un vero patriota.
Questi viaggi condivisi hanno prodotto ottimi risultati e per molti è stato un sollievo incontrare e parlare con altre persone che condividono lo stesso dolore. Questa stagione abbiamo cercato di coinvolgere alcuni club ucraini che giocano nelle competizioni europee, per organizzare viaggi per le partite della Champions League e della Conference League.
Vorremmo continuare in questa direzione e sarebbe fantastico se altri tifosi europei potessero aiutarci ospitando alcune famiglie per qualche giorno, portandole a una partita e presentandole ai giocatori. Per i gruppi di tifosi si tratterebbe di un piccolo costo, ma per le famiglie potrebbe diventare un ricordo emozionante che dura una vita.
Vogliamo aiutare, inoltre, i figli dei tifosi caduti a ricevere un’istruzione adeguata, possibilmente presso istituti scolastici stranieri. In questo caso, la collaborazione con fondazioni europee, filantropi o programmi di borse di studio offerti dagli istituti stessi sarebbe di grande aiuto.
Siamo aperti a qualsiasi proposta di finanziamento o progetto congiunto da parte di qualsiasi organizzazione. Tuttavia il futuro della Stands of Heroes, come lo vediamo noi, è nel calcio. Siamo certi che questo sia ciò che avrebbero voluto i difensori caduti dell’Ucraina, di cui portiamo la memoria.

Fig. 3 – Gruppo parte del Reggimento Kraken saluta i caduti | Foto: Stands of Heroes
La propaganda russa ha giocato sul presunto estremismo di alcuni gruppi ultras negli eventi che si sono succeduti in Ucraina dal 2013 a oggi. Diverse persone in Occidente credono ciecamente a tale argomento. Quale è per voi il mezzo migliore per combattere questa disinformazione che rischia di mettere in cattiva luce il popolo ucraino?
È importante capire che la propaganda è progettata per mentire e distorcere i fatti reali per adattarli a una determinata narrazione. Come combatterla? Non fidatevi solo dei titoli altisonanti: verificate le informazioni alla fonte e riflettete criticamente su ogni notizia.
Quale esperienza umana vi è rimasta più impressa in questi anni di guerra con la Russia e quale messaggio vorreste dare ai Paesi occidentali riguardo all’Ucraina e al suo popolo?
Sono le famiglie. Incontriamo genitori, mogli e figli che hanno perso qualcuno che amavano. La loro forza è umiliante. Sono addolorati, ma vanno avanti: crescono i figli, conservano i ricordi, si sostengono a vicenda.
All’Occidente, il nostro messaggio è semplice: l’Ucraina sta lottando per la vita, la dignità e la libertà. Dietro ogni titolo ci sono persone reali che soffrono per una perdita insopportabile, ma si rifiutano di arrendersi. Abbiamo bisogno che il mondo resti con noi. Non solo ora, ma per tutto il tempo necessario.
Lorenzo Pallavicini
Foto di copertina: Alcuni familiari dii tifosi caduti al fronte allo stadio – Autore: Stands of Heroes


