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Israele riconosce il Somaliland: la partita diplomatica che ridefinisce il Corno d’Africa

Ristretto Attraverso un video pubblicato sui social governativi, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato il riconoscimento formale del Somaliland durante un incontro virtuale con il Presidente Abdirahman Mohamed Abdullahi “Irro”.

Il 26 dicembre 2025, quando il suo primo anno di Governo stava per volgere al termine, il Presidente del Somaliland – realtĂ  del Corno d’Africa che si autogoverna, ma non è riconosciuta dalla comunitĂ  internazionale – ha potuto presentare ai propri cittadini il risultato da decenni agognato: il primo riconoscimento da parte di uno Stato. Il Paese coinvolto in tale svolta diplomatica è Israele, il cui Primo Ministro ha deciso di procedere a una decisione storica – per la sua portate e le conseguenze che potrebbe determinare – che affonda le proprie radici in diverse ragioni di carattere strategico. La prima motivazione risiede nella volontĂ  di aggiungere una nuova casella alla lista dei Paesi facenti parte degli Accordi di Abramo – l’ultimo dei quali era stato il Kazakistan, nel 2025. La seconda consiste nella consapevolezza del ruolo del Somaliland come potenziale “avamposto strategico” per affrontare da una posizione privilegiata gli Houthi, uno degli avversari piĂą ostici dello Stato israeliano. A ciò potrebbe aggiungersi anche la volontĂ  di contenere la crescente influenza della Turchia nel Corno d’Africa, la cui dimostrazione plastica è data dall’accordo in materia di cooperazione nel settore della difesa con la Somalia. Diverso il discorso a proposito del possibile utilizzo del Somaliland come veicolo per l’attuazione del possibile piano per la deportazione dei rifugiati palestinesi. Il Ministero degli Esteri di Hargeisa ha smentito tale ipotesi, indicando che tale ipotesi non è stata discussa con la controparte israeliana.
Per quanto concerne il Somaliland, la storica decisione da parte di Israele rappresenta il culmine di un pluridecennale impegno diplomatico volto a conseguire il riconoscimento della propria sovranitĂ , con l’intero scenario politico somalilandese unito per una causa superiore: mettere da parte le proprie legittime differenze per cessare di essere uno “Stato invisibile”.
Nel solco di tale riconoscimento, dunque, Hargeisa ambisce a conseguire ulteriori successi diplomatici in funzione di un definitivo ingresso nella comunitĂ  internazionale. “Ci stiamo lavorando [sul possibile riconoscimento del Somaliland, n.d.r.]”, ha dichiarato il Presidente statunitense Donald Trump al New York Post, testimoniando come Hargeisa stia concretamente bussando alle porte dei consessi internazionali.

Michele Maresca

For an Independent Democratic Somaliland” by alisdare1 is licensed under CC BY-SA

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Perchè è importante

  • Israele è diventato il primo Stato a riconoscere il Somaliland, dopo il rovesciamento del regime militare di Siad Barre nel 1991.
  • L’idea di un utilizzo del territorio del Somaliland per la “deportazione” dei rifugiati palestinesi è stata smentita dal Ministero degli Esteri di Hargeisa.

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Michele Maresca
Michele Maresca

Classe 1998, ho conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza all’Università Federico II di Napoli e il Master in “Derecho Internacional y Relaciones Exteriores e Internacionales” all’Instituto Europeo Campus Stellae. L’idea di raccontare, informare e approfondire le vicende di politica internazionale rappresenta ciò che mi spinge a dedicarmi con passione ed enorme interesse a queste tematiche. Inoltre, svolgo analisi, in lingua spagnola, per il Think Tank Geopol21.

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