In 3 Sorsi – Tutti i sondaggi indicano che Lula ha buone chance di vincere le prossime elezioni, un fatto che ha spinto l’ex Presidente ad anticipare l’ufficializzazione della candidatura. Lo scandalo Lava Jato potrebbe però complicare la sua corsa al Planalto.
1. RITORNO AL FUTURO
Dopo 11 anni Lula torna a correre per la Presidenza della Repubblica. Tutti i sondaggi lo incoronano come il grande vincitore della competizione elettorale e ciò ha spinto il leader del Partito dei Lavoratori (PT) ad anticipare l’annuncio della candidatura, avvenuta nei primi giorni di febbraio. Nelle scorse settimane Lula ha incontrato con Geraldo Alckmin, ex Presidente del PSDB (partito di centrodestra), un fatto che ha spinto molti giornali a ipotizzare che quest’ultimo potrebbe essere il vicepresidente del prossimo Governo a guida PT.
Saranno due le leve che Lula potrebbe usare durante la campagna elettorale: cioè essere stato perseguitato (a causa delle 22 inchieste aperte contro di lui) e condannato ingiustamente dai magistrati di Curitiba (tra cui Sergio Moro, che ora è un suo concorrente alla Presidenza) e che il Brasile abbia vissuto un grande periodo di espansione economica durante i suoi Governi. Un altro punto forte è il programma di Bolsa Familia, creato dal primo esecutivo di Lula per dare un sostegno alle famiglie più povere e aumentato nel 2021 da Bolsonaro a 400 reais al mese per fronteggiare la pandemia. Oltre alle proposte economiche è il passato (e presente) giudiziario di Lula a tenere banco nell’opinione pubblica.
Fig. 1 – Nell’autunno scorso l’ex Presidente Lula ha effettuato un breve tour in Europa per presentare il proprio progetto di governo ai leader della sinistra europea
2. IL SUO RUOLO NELLA LAVA JATO
Negli ultimi sei anni Lula è stato al centro di numerosi scandali di corruzione. Nel 2017 è stato condannato per essersi fatto comprare e ristrutturare un appartamento triplex a Guarujà, località del litorale paulista, dalla OAS, azienda facente parte del cartello Petrobras. Un episodio che ha portato il leader del PT in carcere con un mandato d’arresto spiccato dal giudice Sergio Moro. A partire dall’inchiesta Lava Jato vennero aperte altre ventidue indagini contro l’ex capo di Stato. Odebrecht, capofila delle aziende del cartello Petrobras, avrebbe pagato le conferenze tenute da Lula in Angola, ottenendo come contropartita finanziamenti a pioggia dal Banco Nacional de Desenvolvimento (BNDES) per realizzare infrastrutture in quel Paese. L’ex Presidente venne accusato anche di aver ricevuto 4 milioni di reais dalla stessa Odebrecht dal dicembre del 2013 al marzo del 2014, un contributo elettorale che secondo i magistrati configurerebbe una tangente incassata da Lula. In un altro caso, invece, il due volte capo di Stato avrebbe fatto pressioni sul Governo di Dilma Rousseff affinché venissero acquistati 36 caccia dall’azienda svedese Saab in cambio di tangenti. Questo è l’unico processo attualmente in corso, poiché tutti gli altri casi sono stati chiusi per mancanza di prove oppure per prescrizione. A giugno del 2021 la Corte Suprema ha stabilito che l’ex magistrato Sergio Moro non è stato imparziale nel valutare i processi istruiti su Lula e ciò ha istillato nuovi dubbi sulla veridicità delle accuse mosse all’ex Presidente.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Lo scandalo Lava Jato, che ha coinvolto politici di primo piano del Partito dos Trabalhadores nel 2014, giocherà un ruolo fondamentale nella corsa alla Presidenza intrapresa da Lula
3. LE PROPOSTE ECONOMICHE
Il giudizio storico sulla Lava Jato sarà uno dei temi della prossima campagna elettorale, così come il problema dell’inflazione e della disoccupazione. Riuscirà a spuntarla chi darà ai cittadini brasiliani la risposta più ragionevole a queste due questioni. Oggi, a causa della crisi economica innescata dalla pandemia, il tema della lotta alla corruzione non è più vista come una priorità e ciò pregiudicherà candidati come Bolsonaro e Moro, a vantaggio proprio di Lula. Sicuro di avere la vittoria in tasca, l’ex Presidente ha promesso che metterà mano alla riforma del lavoro e aumenterà gli investimenti pubblici per incentivare l’occupazione. La sua corsa al Planalto sembra inarrestabile, solo gli scandali del passato potrebbero pregiudicare la vittoria.
Mattia Fossati
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