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Etiopia, oltre 200 vittime su base etnica in Oromia

Ristretto L’Esercito di Liberazione Oromo potrebbe essere il responsabile di un massacro di civili di etnia amhara avvenuto la scorsa settimana nella regione di Oromia, in Etiopia.

Sabato scorso in Etiopia, nei pressi della città di Tole, nella regione di Oromia, oltre 200 persone di etnia amhara sarebbero state uccise dai miliziani dell’Esercito di Liberazione Oromo (ELO), ritenuto da Addis Abeba una formazione terroristica. A riportarlo è l’Associated Press, che ha raccolto varie testimonianze dal luogo di quella che potrebbe essere una delle stragi più gravi della storia etiope recente. Il Governo regionale ha accusato il gruppo, mentre il Primo Ministro Abiy Ahmed ha condannato l’accaduto in un tweet, puntando il dito contro le “forse illegali e irregolari”. L’ELO tuttavia ha immediatamente smentito la ricostruzione tramite il portavoce Odaa Tarbi, secondo il quale il massacro di Tole sarebbe stato perpetrato dalle truppe etiopi in ritirata, in particolare “dalla milizia ‘Gaachan Sirna’, creata dallo stesso Stato dell’Oromia”. Lo scontro tra gli autonomisti oromo e il Governo centrale è cominciato in modo strutturato negli anni Settanta, proseguendo poi sia nell’epoca di Menghistu, sia dopo la fine della dittatura. Nel 2018, con l’arrivo al Governo di Abiy Ahmed (di etnia oromo), Addis Abeba e il FLO hanno raggiunto un accordo di pace, che ha riconosciuto la legalità del partito oromo, ma che non è stato accettato dall’ELO, con la conseguente rottura tra il ramo politico e il braccio armato. Nella guerra fra l’Etiopia e il Tigrai le forze oromo si sono alleate nel 2021 al Fronte Popolare di Liberazione del Tigrai (FPLT), fornendo anche sostegno militare. La strage di Tole non è il primo caso registrato, in un contesto nel quale il conflitto fra il Governo centrale e l’ELO raggiunge spesso livelli preoccupanti di violenza contro i civili, come rilevato tanto dagli osservatori internazionali, quanto dalla Commissione Etiope per i Diritti Umani.

Beniamino Franceschini

Photo by jorono is licensed under CC BY-NC-SA

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Beniamino Franceschini
Beniamino Franceschini

Classe 1986, vivo sulla Costa degli Etruschi, in Toscana. Laureato in Studi Internazionali all’Università di Pisa, sono docente di Geopolitica presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Pisa. Mi occupo come libero professionista di analisi politica (con focus sull’Africa subsahariana), formazione e consulenza aziendale. Sono vicepresidente del Caffè Geopolitico e coordinatore del desk Africa.

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