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Agenda Biden: cos’è l’Inflation Reduction Act?

In 3 sorsi Il 16 agosto 2022 il Presidente USA Joe Biden ha firmato l’Inflation Reduction Act, un piano di riduzione del deficit e di investimenti in campo climatico e sanitario per un totale di 437 miliardi di dollari.

1. ‘UNA DELLE LEGGI PIÙ SIGNIFICATIVE DELLA NOSTRA STORIA’

Dopo oltre anno di mediazioni per giungere a una proposta simile a quella presentata (perlopiù interne, tra l’ala moderata e quella radicale del Partito Democratico), martedì il Presidente Biden ha firmato quella che ha definito “una delle leggi più significative della nostra storia”, l’Inflation Reduction Act (IRA). Questo pacchetto di leggi rappresenta il cardine dell’agenda politica di Biden e si divide in due aspetti: da una parte mira ad aumentare gli introiti statali di circa 737 miliardi di dollari, attraverso, tra le altre cose, l’introduzione di una tassa minima del 15% alle più grandi corporations. Dall’altra parte prevede un piano di investimenti da 437 miliardi, perlopiù concentrati sulla lotta al cambiamento climatico e sul settore energetico. L’intento dichiarato è ridurre il costo delle bollette e creare milioni di posti di lavoro green (per un investimento da 60 miliardi). Ma soprattutto, l’obiettivo centrale è quello di tagliare del 40% le emissioni di gas serra entro il 2030, favorendo ad esempio la produzione di energie rinnovabili (solare ed eolica) attraverso un investimento di 30 miliardi. L’IRA punta anche ad abbassare i prezzi del sistema sanitario, richiedendo alle compagnie farmaceutiche di rimborsare gli aumenti di prezzo superiori all’inflazione e limitando i prezzi dei farmaci da prescrizione. Infine, i democratici si aspettano una riduzione del deficit per 300 miliardi proprio grazie a questo pacchetto di leggi.

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Fig. 1 – Joe Biden firma l’Inflation Reduction Act, 16 agosto 2022

2. LE TAPPE DELL’INFLATION REDUCTION ACT

L’IRA fa parte del Build Back Better Plan, la promessa elettorale di Biden di un piano di investimenti da 1.700 miliardi di dollari che andava dalla lotta al cambiamento climatico alle infrastrutture, dalla riduzione dei costi della sanità agli investimenti nel settore educativo e della ricerca. Facile capire perché veniva considerato il maggiore intervento statale nell’economia dopo il New Deal. Una parte del piano, l’American Rescue Plan (per combattere la crisi creata dalla pandemia) era stata firmata in legge nel marzo del 2021, mentre le altre due proposte (l’American Jobs Plan e l’American Families Plan) erano state rielaborate in altre leggi; una parte di queste rientrava nell’Infrastructure Investment and Jobs Act (IIJA, un piano di investimenti infrastrutturali per 1.200 miliardi di dollari), votato sia dai democratici che da una parte di repubblicani nel novembre 2021. Altre riforme, invece, riguardanti il sistema sanitario e il cambiamento climatico, avevano dato via alla creazione del Build Back Better Act (BBB). Tuttavia il BBB aveva sin da subito incontrato l’ostilità dei repubblicani, ed era infine crollato quando il senatore Manchin, democratico ma centrista, aveva ritirato il proprio supporto: il Senato è attualmente composto da 50 democratici e 50 repubblicani, con il vicepresidente, attualmente democratico, che ha diritto di voto in caso di parità. Dopo circa un anno, in ogni caso, i democratici sono riusciti a far passare una versione ridotta del BBB: in cambio del voto di favorevole di Manchin, però, i democratici hanno dovuto rivedere al ribasso gli  investimenti per la lotta al cambiamento climatico e alle fonti fossili (molti donatori di Manchin appartengono al settore energetico). Inoltre manca il massiccio piano per le politiche familiari promesso da Biden, così come alcune politiche sanitarie.

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Fig. 2 – Sean Patrick Maloney, Rappresentante dello Stato di New York, celebra l’approvazione della legge

3. NUOVA LINFA PER I DEMOCRATICI?

Indubbiamente il passaggio di una legge così centrale per l’agenda democratica potrà dare una boccata d’ossigeno al partito e a Biden stesso in vista delle Midterm di novembre. Per questo motivo, fonti della Casa Bianca hanno rivelato la decisione del Presidente e della vicepresidente di iniziare un tour per il Paese per mostrare agli americani i traguardi dell’Amministrazione Biden, il quale ancora soffre di una bassa popolarità. Dal punto di vista economico, comunque, non tutti sono persuasi dagli effetti positivi di riduzione dell’inflazione promessi dai democratici. Alcune analisi, tra cui quella dell’Ufficio di Bilancio del Congresso, ritengono che le misure avranno un impatto minimo sull’inflazione per il prossimo anno, e quasi pari a zero per il prossimo decennio. Tuttavia, più di 120 economisti, tra cui diversi premi Nobel ed ex segretari del Tesoro, avevano firmato una lettera per incoraggiare il Congresso a far passare il pacchetto di leggi: nel lungo periodo sembra infatti che l’IRA avrà effetti positivi per l’economia USA, con una riduzione del deficit, un aumento dei salari e del PIL e una maggiore produttività.

Saverio Rotella

Foto di copertina: “The White House, Washington, D.C.” by Ken Lund is licensed under CC BY-SA

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Perchè è importante

  • Il Congresso USA ha approvato l’Inflation Reduction Act da 437 miliardi di dollari.
  • La legge è stato il frutto di lunghi negoziati all’interno del Partito Democratico per salvare alcune parti del disegno di legge Build Back Better, affossato dai Senatori Joe Manchin e Krysten Sinema.
  • Tra le misure contenute: politiche di riduzione delle emissioni inquinanti, controll dei prezzi dei farmaci e riduzione del defict federale.

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Saverio Rotella
Saverio Rotella

Attualmente sono uno studente di laurea in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università degli Studi di Perugia. Scrivo di Nord America ed Europa, con particolare interesse per gli sviluppi di politica estera, geopolitica e sicurezza internazionale. Sono inoltre un accanito lettore e amo viaggiare e scrivere.

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