In 3 sorsi – Il 3 luglio la Russia ha ufficialmente riconosciuto il Governo guidato dai talebani, diventando il primo Paese al mondo a riconoscere come legittimo il regime che governa l’Afghanistan dal 2021.
1. LA SVOLTA DIPLOMATICA DI MOSCA
Giovedì 3 luglio la Russia è diventata il primo Paese al mondo a riconoscere l’Emirato Islamico guidato dai talebani, una decisione significativa che apre una nuova fase nei rapporti con il controverso regime che governa l’Afghanistan dal 2021. Il Ministro degli Esteri afghano Amir Khan Muttaqi ha definito il riconoscimento di Mosca “una nuova fase di relazioni positive, rispetto reciproco e impegno costruttivo”, elogiando la decisione come “coraggiosa”, mentre il Ministro degli Affari esteri russo Sergej Lavrov ha espresso la sua fiducia in uno sviluppo proficuo della cooperazione bilaterale con l’Emirato grazie all’atto di riconoscimento.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Amir Khan Muttaqi, Ministro degli Esteri del regime talebano
2. RUSSIA – AFGHANISTAN: UN LEGAME STORICO E CONFLITTUALE
I due Paesi sono legati da una storia complessa e a tratti conflittuale. Nel 1979 L’Unione Sovietica invase l’Afghanistan e stabilì un Governo comunista che durò fino al 1992, quando venne rovesciato dai Mujaheddin, un gruppo di combattenti finanziato direttamente dagli Stati Uniti. Nel 1989 il leader sovietico Gorbaciov decise per il ritiro dell’Armata Rossa dall’Afghanistan, ponendo fine a un conflitto che era diventato sempre piĂą impopolare. Da quel momento si aprì una nuova fase di instabilitĂ protrattasi fino alla salita al potere dei talebani nel 1996, che governarono l’Afghanistan una prima volta fino al 2001, quando una coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti decise di rovesciare il regime in seguito agli attentati terroristici dell’11 settembre. Dopo una ventennale permanenza nel territorio, gli Stati Uniti hanno deciso nell’agosto del 2021 di completare il ritiro delle proprie truppe dall’Afghanistan, lasciando un vuoto di potere che è stato presto colmato dal ritorno dei talebani. La Russia da allora è stata uno dei pochissimi Paesi a mantenere aperta la propria ambasciata a Kabul. Mosca è stata anche la prima a firmare un accordo economico internazionale con i talebani nel 2022, con il quale ha accettato di fornire petrolio, gas e grano all’Afghanistan. D’altronde, un precedente segnale di avvicinamento c’era giĂ stato ad aprile di quest’anno, quando la Corte Suprema russa ha deciso di rimuovere i talebani dalla lista delle organizzazioni terroristiche, inseriti nel 2003 per via del loro sostegno ai separatisti ceceni.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov durante un incontro a Mosca sull’Afghanistan, ottobre 2024
3. LA STRATEGIA DIETRO L’AVVICINAMENTO
La decisione russa di intensificare le relazioni economiche e commerciali con l’Afghanistan risponde a una strategia pragmatica che mira a tessere una nuova rete di contatti con i vicini regionali, al fine di rafforzare la propria influenza nell’Asia meridionale e centrale, in linea con la politica russa di irradiamento geopolitico nel cosiddetto “Estero vicino”. Inoltre la collaborazione con i talebani risponde a un’esigenza di sicurezza interna, in quanto il Cremlino acquista così un alleato nella lotta contro l’ISIS-Khorasan, la fazione jihadista che ha rivendicato l’attacco terroristico al Crocus City Hall nel marzo 2024. Dopo il ritorno al potere dei talebani nel 2021, l’Afghanistan è rimasto in larga parte isolato dalla comunitĂ internazionale in seguito alle gravi violazioni dei diritti umani, in particolare delle donne, da parte del regime. L’avvicinamento con Mosca permette così all’Emirato islamico di uscire almeno parzialmente da questa situazione di isolamento, stringendo legami commerciali con un partner importante nell’area. La normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi e una piĂą intensa collaborazione bilaterale permetterebbe dunque a entrambi di perseguire interessi pragmatici: la Russia rafforza così la propria presenza nella regione centroasiatica, mentre l’Afghanistan ottiene legittimitĂ diplomatica e apre nuovi canali commerciali.
Chiara Battaglini
“ATTACK PAKISTAN ENVOY OMAR” by Jacob Freeze is licensed under CC BY


