venerdì, 5 Dicembre 2025

APS | Rivista di politica internazionale

venerdì, 5 Dicembre 2025

"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

Associazione di Promozione Sociale | Rivista di politica internazionale

Come cambia il mondo dei sottomarini?

In 3 sorsi – Le nuove tecnologie applicate all’ambiente subacqueo rendono sempre più identificabili e localizzabili i sottomarini e aumentano il ruolo dei droni marittimi underwater. Quale futuro per i guardiani degli oceani?

1. SULL’ONDA DELLA RICERCA

I sottomarini rivestono un ruolo cruciale nella protezione delle linee di comunicazione e delle infrastrutture civili e militari installate in profondità, quali cavi e gasdotti sottomarini, oltre a un ruolo di deterrenza nucleare. Il loro successo si basa su caratteristiche fondamentali come la furtività, intesa come difficoltà di essere rilevati dall’avversario. Tuttavia, l’accelerazione tecnologica dei sistemi di rilevamento integrati con l’intelligenza artificiale renderà l’ambiente marino sempre più “trasparente e affollato”. Tale previsione è supportata dal rapporto scientifico Transparent Oceans pubblicato dalla National Security College dell’Australian National University, il quale evidenzia come entro il 2050 i progressi scientifici e tecnologici applicati all’ambiente subacqueo possano compromettere la sicurezza della maggior parte dei sistemi meccanici ed elettronici impiegati per le tecniche stealth. Di particolare rilievo è anche lo studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani per la Texas National Security, che analizza gli effetti del cambiamento climatico sulle proprietà fisico-chimiche dell’acqua marina (come salinità e temperatura) e le conseguenze sulla propagazione delle onde sonore. Esiste pertanto un dibattito anche sul futuro di questa piattaforma: almeno in alcuni casi i grandi sottomarini potrebbero evolversi in piattaforme di lancio, simili alle portaerei, per veicoli subacquei senza equipaggio (UUV) come l’Echo Voyager, drone subacqueo autonomo lungo circa 15 metri sviluppato da Boeing.

Embed from Getty Images

Fig. 1 – La foto illustra la sezione di un pesce utilizzato per la ricerca nel biomimetismo e robotica subacquea

2. TRIPLICE INTERCETTAZIONE

Le contromisure ai sottomarini saranno indirizzate verso tre domini. Sottacqua, i network di sensori basati sull’Internet of Underwater Things (IoUT) svolgeranno un ruolo fondamentale nella rilevazione, interpretazione e trasmissione di dati ambientali mediante l’impiego di tecnologie avanzate di tracciamento e sensori integrati connessi alla rete internet. Questi dispositivi costituiranno una rete di sistemi intelligenti interconnessi, utilizzabili per il monitoraggio, l’esplorazione e la raccolta dati in ambito intelligence (ELINT). Parallelamente, una frontiera emergente è rappresentata dal biomimetismo acquatico: una disciplina ancora in fase di ricerca e sperimentazione che, in futuro, consentirà la realizzazione di specie marine artificiali capaci di riprodurre suoni e rumori naturali per inviare messaggi crittografati e interferire con le comunicazioni dei sottomarini. In superficie la lotta antisommergibile è delegata a navi appositamente attrezzate con sonar a traino (towed array sonar). Dal cielo, a preoccupare i giganti degli oceani sono storicamente gli aeromobili (aerei ed elicotteri) dotati dei più sofisticati sensori per la guerra antisommergibile (AWS): oltre ai sonar, i magnetic anomaly detection sensors (MAD). Questi sensori sono capaci di intercettare sottomarini fino a 500 metri di profondità rilevando piccole variazioni del campo magnetico terrestre generate dal loro passaggio. Attraverso l’integrazione con sensori termici e acustici più avanzati i MAD intercetteranno i sottomarini a profondità più elevate.

Embed from Getty Images

Fig. 2 – Militari del CEOM (Centro Operativo di Sperimentazione della Marina portoghese) testano il drone sottomarino SEACON-1 per verificarne l’interoperabilità e utilizzo con i Maritime Unmanned Systems e le Emerging and Disruptive Technologies (nomenclatura NATO)

3. ADATTARSI PER NON ESTINGUERSI

La lotta antisommergibile ha sempre visto una rincorsa tra tecnologia volta a nascondere i sottomarini e tecnologia per rilevarli. Tale sfida continuerà ancora a lungo. Allo stesso tempo le Marine militari di diversi Stati, tra cui quelle degli Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Russia e Cina, stanno acquisendo Extra Large Unmanned Underwater Vehicles (XLUUVs) per operazioni specifiche quali posa e rimozione di mine, comunicazioni e contromisure ISR (intelligence, sorveglianza e ricognizione). Nel prossimo futuro, i sommergibili senza equipaggio potrebbero essere dotati di sistemi d’arma e missili destinati alla guerra antisommergibile e di superficie. L’Italia sta seguendo una propria direzione strategica, attraverso il programma Next Generation Submarine. Tra le attività di ricerca e sviluppo rientra la costruzione del Large Displacement Autonomous Underwater Vehicle (LDAUV). È evidente come questa evoluzione tecnologica influenzerà in misura crescente la valutazione tattica e strategica delle operazioni subacquee sia in tempo di pace che in tempo di guerra. Tuttavia, tale progresso sarà graduale e l’attuale flotta sottomarina non potrà essere sostituita da UUV nel medio-lungo termine, semmai potrà solo completarla. Difatti, l’attuale incertezza sulla durata di vita (lifespan) dei sottomarini dovuto al progresso tecnologico produce margini di incertezza sugli investimenti destinati alle nuove costruzioni. Come gli esseri viventi, anche i sottomarini continueranno a esistere e a evolversi in una nuova specie: gli intelligent submarines.

Sante Grande

HMS Ambush Arriving at HMNB Clyde” by Defence Imagery is licensed under CC BY-SA

Dove si trova

Perchè è importante

  • Le nuove tecnologie applicate all’ambiente sottomarino saranno sempre di più al centro degli interessi geostrategici.
  • Nel prossimo futuro L’IA integrata agli underwater sensor sarà sempre centrale nella valutazione delle risorse finanziare da allocare per la costruzione dei nuovi sottomarini.

Vuoi di più? Associati!

Scopri che cosa puoi avere in più associandoti

Sante Grande
Sante Grande

Classe 1985, ha studiato all’Accademia della Marina Mercantile ed è laureato in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali.

Ti potrebbe interessare