In 3 Sorsi – Le elezioni parlamentari del 28 settembre 2025 hanno confermato la maggioranza del partito pro-UE di Maia Sandu, nonostante una campagna di interferenza russa caratterizzata da cyberattacchi sistematici, disinformazione generata dall’intelligenza artificiale e trasferimenti finanziari per l’acquisto di voti.
1. RISULTATI E CONTESTO POLITICO
Il Partito di Azione e SolidarietĂ (PAS), al Governo dal 2021, si confrontava principalmente con il Blocco Patriottico dell’ex Presidente Igor Dodon, coalizione che riunisce socialisti e comunisti favorevoli al mantenimento di relazioni strette con Mosca.
Il PAS ha ottenuto il 50,2% dei voti e 55 seggi su 101, conservando la maggioranza parlamentare. Il Blocco Patriottico ha raggiunto il 24,2%, mentre altri partiti minori si sono attestati sotto la soglia del 10%. L’affluenza del 52,2% ha registrato la partecipazione di oltre 280mila moldavi residenti all’estero, il 78% dei quali ha votato per il PAS.
Queste elezioni hanno rappresentato un laboratorio nel quale la Russia sperimenta strategie e tecniche che poi possono essere replicate in altri scenari europei: numerosi osservatori europei e l’OSCE hanno classificato le elezioni come “competitive ma caratterizzate da cyberattacchi, finanziamenti illegali e disinformazione”.
Dal 2022, sotto la presidenza di Maia Sandu, il Paese ha ottenuto lo status di candidato UE e avviato i negoziati di adesione e oggi il voto si inseriva in un contesto di crescenti tensioni tra NATO e Russia nella regione, con la Moldova che rappresenta l’unico Paese ex sovietico europeo non membro dell’alleanza atlantica oltre all’Ucraina.
Fig. 1 – Maia Sandu, Presidente della Repubblica di Moldova, vota alle recenti elezioni parlamentari
2. TECNICHE DI INTERFERENZA: DALL’IA AI TRASFERIMENTI FINANZIARI
Le AutoritĂ moldave hanno documentato 1.018 cyberattacchi contro infrastrutture governative nel 2025, concentrati nei giorni precedenti e durante le elezioni. Gli attacchi hanno preso di mira anche le Istituzioni elettorali. Ad esempio, la rete Restmedia, identificata da Reset Tech, ha prodotto contenuti di disinformazione generati dall’intelligenza artificiale che imitavano testate giornalistiche occidentali. Expert Forum ha tracciato 100 account TikTok falsi che hanno generato 13,9 milioni di visualizzazioni, mentre Promo-LEX ha identificato 500 account falsi che hanno pubblicato contenuti anti-UE per 1,3 milioni di visualizzazioni in tre giorni. La CNN ha documentato l’uso di “engagement farms” per amplificare narrazioni pro-russe attraverso account verificati su piattaforme digitali.
Le AutoritĂ moldave stimano inoltre che circa 130mila elettori siano stati coinvolti in schemi di corruzione elettorale, con trasferimenti di 200 milioni di dollari attraverso reti legate all’oligarca Ilan Shor. La settimana precedente le elezioni, le Forze dell’Ordine hanno arrestato 74 persone in 250 operazioni, accusate di preparare disordini post-elettorali.
Fig. 2 – Scheda elettorale alle recenti elezioni
3. IMPLICAZIONI PER L’EUROPA
L’Unione Europea ha implementato contromisure coordinate attraverso un Hybrid Rapid Response Team e l’Osservatorio Digitale Europeo per monitorare la disinformazione. Nel giugno 2025, incontri tra Istituzioni UE e piattaforme digitali (Google, Meta, TikTok) hanno portato alla rimozione di oltre 1.000 canali YouTube legati a operazioni di influenza. Il supporto finanziario europeo ammonta a 2 miliardi di euro per il periodo 2025-2027.
L’esperienza moldava, sia di queste elezioni che delle precedenti, offre lezioni operative concrete per l’Unione Europea nell’affrontare interferenze elettorali. Il modello di cooperazione tra Istituzioni europee, AutoritĂ nazionali e piattaforme digitali ha dimostrato efficacia nel contenere operazioni di influenza su larga scala. La strategia ha combinato supporto finanziario diretto (2 miliardi di euro per il periodo 2025-2027), rafforzamento delle capacitĂ di cybersecurity e coordinamento del monitoraggio della disinformazione attraverso l’Osservatorio Digitale Europeo.
Il caso moldavo evidenzia l’importanza della mobilitazione della diaspora come fattore di resilienza democratica: il voto estero ha rappresentato un elemento decisivo per il successo delle forze pro-europee. Per altri Paesi europei esposti a minacce simili, l’esperienza moldava indica la necessitĂ di investimenti strutturali in cybersecurity, educazione digitale e cooperazione internazionale per preservare l’integritĂ dei processi democratici.
Pietro Costanzo
“Chisinau-16” by Davey6585 is licensed under CC BY-NC-ND


