mercoledì, 24 Aprile 2024

APS | Rivista di politica internazionale

mercoledì, 24 Aprile 2024

"L'imparzialità è un sogno, la probità è un dovere"

Associazione di Promozione Sociale | Rivista di politica internazionale

Deutschland international

La nazionale di calcio tedesca è il perfetto specchio di una società multiculturale, quale è la Germania di oggi. Ed efficiente come da tradizione teutonica: chiedere agli australiani che hanno già provato la macchina da gol teutonica. La Germania di questi mondiali sembra una squadra di ottimo livello, solida in tutti reparti e capace di far bene. La signora Merkel spera probabilmente che l’entusiasmo attorno alla selezione nazionale possa distrarre i tedeschi dai problemi che coinvolgono l’incerta coalizione della CDU con i liberali.

IL PAESE

 

Dopo gli sbandamenti della crisi finanziaria, gli alti bassi dei mercati internazionali, l’Europa continua ad essere trainata da un motore economico di marca tedesca. I tedeschi sono giustamente soddisfatti della forza della loro economia, di gran lunga la prima a livello europeo, ma pretendono anche che i partner europei si allineino ai loro standard di rigore economico-finanziario. In questo senso si spiegano i mugugni della Merkel rispetto al salvataggio della Grecia. Le difficoltà incontrate dalla cancelliera nel far accettare i sacrifici in favore della Grecia all’opinione pubblica nazionale fanno il paio con la crisi di consenso che ha investito la CDU alle ultime elezioni di Maggio nel Nord Reno-Westfalia. Nel land più popoloso della Repubblica Federale il partito della Merkel ha perso ben 10 punti percentuali e la maggioranza in favore dei socialisti. Con questo pessimo risultato i cristiano-democratici hanno perso anche la maggioranza al Bundesrat, il consiglio federale, cosa che obbligherà il governo federale a una continua ricerca del compromesso con l’opposizione socialdemocratica.

Berlino, dopo la vicenda greca ha deciso di dare il buon esempio al resto d’Europa e ha annunciato con grande enfasi una manovra fiscale di rigore che mira a portare il debito pubblico al di sotto del 3% del pil entro il 2014. Con 80 miliardi di tagli al bilancio pubblico nei prossimi 4 anni (in verità i nuovi tagli approvati sarebbero dell’entità di 26 miliardi, mentre gli 80 totali sarebbero frutto di correzioni già decise in passato) la Germania punta così a rientrare nei parametri del patto di stabilità voluto da Bruxelles. “Rigore e stabilità nei conti pubblici” sono le condizioni che la Germania prima della classe pone ai partner europei per proseguire nella sua opera di apripista  dell’integrazione economico-monetaria europea.

CAFFE' IN PILLOLE

 

  • Il difficile momento politico per Angela Merkel è evidenziato dai sondaggi: secondo l’ultimo dell’emittente nazionale ZDF per la prima volta da otto anni la CDU con il 32% delle preferenze sarebbe stata superata dall’SPD che avrebbe invece il 35%

 

  • Uno degli ambiti in cui è previsto si abbatta la scure della manovra di bilancio è la difesa. Secondo il ministro della difesa Schuring, intervistato da Der Spiegel, nei prossimi anni la bundeswher verrà radicalmente riformata nel senso di una forza numericamente ridotta e maggiormente professionalizzata e entro 10 anni verrà abolita la leva obbligatoria.

LA SQUADRA

 

La squadra di Loew dimostra personalità in tutti i reparti, nonostante un’età media relativamente bassa. La difesa, guidata dal capitano Lahm può contare su giocatori come Mertesacker e Badstuber. A centrocampo gioca una delle bandiere della nazionale Schweinsteiger a cui tocca anche far dimenticare l’assenza per infortunio del giocatore tedesco più rappresentativo e dai piedi migliori, Michael Ballack. Il centrocampista può contare su buoni comprimari nel centro della formazione teutonica come Ozil, Marin e Khedira. Davanti giocano l’inossidabile Klose, che abitualmente si trova particolarmente a suo agio in nazionale e il bomber Podolski. Il compito di rifornire di palloni i due avanti ricadrà soprattutto sul ventenne Muller reduce da un’ottima stagione con il Bayern. Appare infine giusto ricordare che la nazionale tedesca è stata funestata quest’anno da un lutto particolarmente tragico che ha commosso i giocatori e tutta la nazione: il portiere dell’Hannover Enke, nel giro della selezione nazionale, da tempo sofferente di depressione, causata probabilmente anche dalla perdita della sua primogenita a soli due anni, ha scelto  di togliersi la vita buttandosi sotto un treno.

 

GEOPALLONE

 

La selezione nazionale della Germania sembra più che altro una multinazionale: ben 11 giocatori tradiscono origini al di fuori dei confini tedeschi. Klose, Podolski e Trochowski hanno evidenti origini polacche, Boateng, Khedira e Aogo sono di ascendenza africana, Ozil e Tasci rappresentano la nutrita comunità turco-tedesca, Marin è nato in Bosnia, Cacau in Brasile e Mario Gomez ha il padre di Granada. In questo caso non siamo di fronte alle solite naturalizzazioni di comodo, la maggior parte di questi giocatori hanno vissuto sempre in Germania a dispetto dell’aspetto o dei cognomi, semplicemente si tratta della rappresentazione sul campo da calcio di una dei modelli di società più aperti e multietnici esistenti in Europa. La Germania è la nazione del vecchio continente con il maggior numero di immigrati circa 7,3 milioni, pari all’8,8 % circa della popolazione. Il gruppo più numeroso è costituito da turchi seguiti dagli…italiani(600.000)! Nel melting pot della nazionale tedesca si trovano storie come quella di Jerome Boateng, difensore di padre ghanese che dovrà giocare in questo mondiale contro il fratellastro Kevin-Prince che a scelto di giocare per la nazionale ghanese. Ad accendere la rivalità familiare ci si è messo anche il fatto che è stato proprio il fratellastro a effettuare in coppa d’Inghilterra il tackle che è costato a Ballack i mondiali e i legamenti. Da allora pare che i due non si parlino più…

Jacopo Marazia

Dove si trova

Perchè è importante

Vuoi di piĂą? Iscriviti!

Scopri che cosa puoi avere in piĂą iscrivendoti

Jacopo Marazia
Jacopo Marazia

Mi chiamo Jacopo, da 30 anni circa ho i piedi infilati nelle pantofole del mio salotto meneghino e la testa sempre altrove (grazie internet!). La storia e la politica internazionale sono state prima la mia passione e poi oggetto di studio all’UniversitĂ  Statale, dove mi sono laureato in Scienze Internazionali e Istituzioni Europee. Europa, Russia e Balcani sono le aree geografiche che ho studiato piĂą approfonditamente, mentre pirateria moderna, politiche energetiche e di sicurezza sono le questioni che ho seguito con piĂą attenzione. Lavoro come copywriter presso un’agenzia di comunicazione. Mi piace disegnare e ogni tanto lo faccio anche per il Caffè. Scrivere, disegnare, fare video e grafica: il Caffè rappresenta per me un’ottima occasione per sperimentare nuovi modi per comunicare meglio contenuti di qualitĂ . Hope you enjoy!

Ti potrebbe interessare