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L’uragano Saakashvili tra Ucraina e Georgia

In 3 sorsi – La nomina di Saakashvili a capo del Comitato esecutivo delle riforme ucraino si accompagna a un potenziale sconvolgimento degli equilibri interni al Parlamento. Sebbene Tbilisi abbia risposto con fermezza alla decisione di Zelensky, non dovrebbero esserci ripercussioni sui rapporti bilaterali tra i due Paesi. In Georgia vi è però il rischio di un’ulteriore polarizzazione della scena politica.

1. IL SIGNIFICATO DELLA NOMINA PER LA POLITICA UCRAINA

Lo scorso 7 maggio Saakashvili, l’ex Presidente della Georgia, è stato nominato capo del Comitato esecutivo delle riforme da Zelensky. Una mossa seguita dalla votazione della cosiddetta legge anti-Kolomoisky, a lungo richiesta dal FMI, la quale può essere vista come un importante snodo politico nella carriera del giovane Presidente, contraddistinto in particolare dalla potenziale composizione di un nuovo equilibrio interno al Parlamento – elemento cruciale stante l’influenza esercitata da Kolomoisky su di una minoranza di esponenti del partito del Presidente. La nomina di Saakashvili, Governatore dell’Oblast di Odessa dal 2015 al 2016, potrebbe significare una chiara volontà politica di finalmente realizzare quel disegno politico volto all’indebolimento dell’influenza degli oligarchi ucraini, perseguito per mezzo di un’incisiva deregulation che permetta altresì di attrare investimenti dall’estero. Un cammino che dipenderà dalla sintonia che si instaurerà tra i due, ovvero dalla necessaria stabilità parlamentare, senza la quale il burrascoso Saakashvili, come scommettono in molti, verrà sacrificato da Zelensky.

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Fig. 1 – Manifesto elettorale anti-Zelensky che sottolinea i suoi rapporti controversi con l’oligarca Kolomoisky, febbraio 2019

2. LE RELAZIONI TRA UCRAINA E GEORGIA

La mossa di Zelenski ha infastidito i membri del Governo georgiano, Paese in cui Saakashvili è stato due volte condannato. La Presidente Zourabichvili aveva già comunicato il suo disappunto per una decisione ritenuta “inaccettabile”, e, dopo la nomina, l’ambasciatore georgiano è stato richiamato in patria. Al netto della prevedibile reazione di Tbilisi, frutto del progressivo “raffreddamento” delle relazioni tra i due Paesi dopo il rifiuto di Kiev di ottemperare alla richiesta di estradizione dell’ex Presidente georgiano, è improbabile che i rapporti bilaterali si deteriorino ulteriormente. Gakharia ha infatti precisato che il partenariato strategico istituto con l’Ucraina non verrà messo in discussione. Non solo la Georgia importa carne, cereali e latticini dall’Ucraina – dopo la Russia, la prima destinataria dell’export georgiano tra i Paesi CSI (fonte GeoStat), – ma Kiev e Tbilisi hanno nel 2019 emendato l’accordo di libero scambio al fine di conformarsi al DCFTA. L’Ucraina continua a essere un importante punto di riferimento per le aspirazioni euroatlantiche georgiane, e un suo eventuale disancoramento dall’assetto oligarchico tipico degli Stati post-sovietici verrebbe dunque sostenuto dall’esecutivo georgiano.

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Fig. 2 – Il Primo Ministro georgiano Giorgi Gakharia

3. L’IMPATTO SULLA POLITICA GEORGIANA

La nomina potrà invece avere un impatto più significante a Tbilisi, esacerbando la forte polarizzazione che pervade la società georgiana, in particolar modo a seguito degli avvenimenti del giugno del 2019, i cui effetti continuano a caratterizzare il dibattito pubblico del Paese. Se è vero che sino a ora gli esponenti di European Georgia e UNM si sono “limitati” a sottolineare la necessità di non danneggiare le relazioni bilaterali con Kiev, Ivanishvili dovrà continuare a confrontarsi con gli attacchi di Misha che, così come avvenne durante la sua precedenza esperienza politica in Ucraina, non si farà intimidire dall’incarico istituzionale ricoperto. Bidzina si trova dunque sempre più accerchiato. Grazie al supporto delle diplomazie occidentali, le opposizioni hanno recentemente subordinato il loro voto alla riforma del sistema elettorale al rilascio di Ugulava, Okruashvili e Rurua. A sorpresa, il 15 maggio la Presidente Zourabichvili ha deciso di concedere la grazia ai primi due. Georgian Dream dovrà dunque gestire una campagna elettorale presumibilmente più complessa di quanto si immaginasse – soprattutto laddove Saakashvili si dimostrasse un valore aggiunto in Ucraina, galvanizzando i suoi “vecchi alleati” –, dovendo al contempo evitare di commettere ulteriori passi falsi.

Giacomo Citterio

Mikheil Saakashvili” by More pictures and videos: [email protected] is licensed under CC BY

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Perchè è importante

  • La nomina di Saakahsvili potrebbe rivelarsi un turning point per la presidenza Zelensky.
  • La prevedibile reazione di Tbilisi non dovrebbe implicare un ulteriore deterioramento delle relazioni bilaterali con Kiev.
  • Ma la nomina potrebbe esacerbare il giĂ  elevato grado di polarizzazione che contraddistingue la societĂ  georgiana.

 

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Giacomo Citterio
Giacomo Citterio

Classe 1995, brianzolo, sono laureato in Scienze Politiche e in Politiche per la cooperazione internazionale allo sviluppo con una tesi sul trasferimento internazionale dei dati personali alla luce del caso Cambridge Analytica. Curioso di natura, dopo un anno passato tra Polonia e Georgia mi sono definitivamente appassionato alle dinamiche dell’Europa centro-orientale e dell’area post-sovietica. Attualmente lavoro come Project development assistant a WEglobal.

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