Gli ultimi sviluppi della crisi in Ucraina riguardano le mosse e le contromosse diplomatico-militari prese dalla NATO e dalla Russia. In 3 Sorsi analizziamo i provvedimenti presi dall’Alleanza Atlantica e le risposte russe, con uno sguardo ai riflessi che tutto ciò sta provocando addirittura nello spazio.
LE MOSSE DELLA NATO – La riunione dei Ministri degli Esteri dell’Alleanza Atlantica di Martedì 1 Aprile ha sancito la sospensione di tutte le attività in collaborazione con la Russia di carattere militare. Inoltre è stato deciso di rafforzare la presenza della NATO nei paesi europei limitrofi all’area di crisi. I due provvedimenti sono stati presi come risposta all’annessione della Crimea alla Russia e alle truppe di Mosca schierate alla frontiera orientale dell’Ucraina. Secondo le dichiarazioni del Segretario Generale dell’Alleanza, Anders Fogh Rasmussen, le misure che verranno applicate immediatamente saranno la sospensione della scorta alle navi russe che trasportano sostanze chimiche per lo smantellamento dell’arsenale chimico della Siria e voli di pattuglia compiuti sui cieli delle repubbliche baltiche partendo da basi aeree in Lituania ed Estonia. Rasmussen ha aggiunto che la NATO rafforzerà, nel prossimo futuro, la sua presenza terrestre nei paesi limitrofi all’Ucraina e quella navale nel mar Baltico. I Ministri degli Esteri, a seguito della loro riunione, hanno dichiarato che la porta diplomatica per la Russia rimane aperta per trovare una soluzione condivisa alla crisi.

Image credits: NATO
LA RISPOSTA RUSSA – In risposta alle decisioni della NATO, la Russia ha richiamato in patria il suo ambasciatore presso l’Alleanza, il generale Valery Yevnevich, secondo quanto si apprende dall’agenzia ITAR-Tass che ha citato direttamente il Ministro della Difesa. La Russia ha accusato la NATO di voler porre le condizioni per un escalation militare della crisi. Il Ministro degli Esteri Lavrov, ha inoltre affermato che la Russia ha tutto il diritto di muovere a piacimento le proprie forze sul proprio territorio e che le truppe russe siritireranno dalla zona prossima al confine ucraino una volta terminate le esercitazioni in corso.
LA NASA – Un fattore sottovalutato da molti media riguardo alla crisi in Ucraina è che questa potrebbe avere effetti anche nello spazio. Sulla ISS (International Space Staion – Stazione Spaziale Internazionale) i paesi europei dell’Agenzia Spaziale Europea (European Space Agency– ESA) e la statunitense NASA collaborano quotidianamente con la Russia. Nonostante la crisi diplomatica in Ucraina, la cooperazione è proseguita senza particolari problemi fino allo scorso 4 Aprile quando l’ente spaziale americano ha rilasciato un comunicato nel quale annunciava l’interruzione di tutte le collaborazioni in ambito spaziale con l’agenzia russa Roscosmos, ad eccezione della gestione della ISS. Sostanzialmente nulla cambia nei rapporti tra le due agenzie spaziali visto che non ci sono grandi collaborazioni in atto. Va aggiunto che, dopo il ritiro dello Space Shuttle, gli Stati Uniti hanno perso la capacità di effettuare voli spaziali con equipaggio e si affidano alle capsule russe Soyuz per i viaggi da e per la ISS.
Emiliano Battisti