l pesante debito pubblico accusato dalla Grecia potrebbe causare la perdita di fiducia dei risparmiatori. Ma il Paese ellenico non è il solo in Europa a destare l’allarme
Immagine di copertina da "Economist.com"
– In Europa questa settimana da segnalare due eventi. Il primo è il giudizio che la Commissione Europea dovrà esprimere sul piano di riduzione delle spese di bilancio presentato dal Governo greco. Atene è sull’orlo della bancarotta e il piano di austerità fiscale potrebbe non essere sufficiente. Come la Grecia, anche altri Paesi come l’Irlanda (che fino a prima della crisi era additata invece come un esempio di crescita e di sviluppo) e il Portogallo navigano in cattive acque. Il secondo avvenimento da segnalare è il ballottaggio in Ucraina. I due candidati principali, Yulya Tymoshenko e Viktor Yanukovich, si sfideranno portando due visioni antitetiche del posizionamento geopolitico di Kiev. La prima è fautrice di un avvicinamento all’UE, mentre il secondo, che è favorito per la vittoria finale, è espressione delle province del Sud-Est, più vicine all’influenza della Russia. L’Ucraina si conferma come ago della bilancia per numerose questioni continentali, al primo posto quelle energetiche.
– Negli USA Barack Obama presenta lunedì 1 febbraio il nuovo piano fiscale. L’obiettivo è quello di ridurre la spesa pubblica allo scopo di contrarre il deficit accumulato negli ultimi anni, ma le spese per la sicurezza nazionale e per i progetti della riforma sanitaria non dovrebbero essere toccati. Obama ha intenzione di bloccare il taglio delle tasse per le compagnie petrolifere, i manager dei fondi di investimento e chiunque guadagni più di 250mila dollari all’anno.
– In America Latina si andrà ancora alle urne. Nel piccolo Stato centroamericano del Costa Rica si profila la vittoria per una donna in occasione delle elezioni presidenziali in programma domenica 7. Si tratta della socialdemocratica Laura Chinchilla, che potrebbe vincere già al primo turno succedendo così al suo compagno di partito Oscar Arias. In Venezuela, invece, la situazione sta diventando sempre più instabile. Le ultime decisioni di Hugo Chávez in materia di politica valutaria (la svalutazione del bolivar dovrebbe favorire la ripresa dell’export ma provocherà anche un ulteriore aumento dell’inflazione) hanno suscitato proteste, soffocate con la repressione da parte delle forze dell’ordine e la soppressione di un altro canale televisivo. Il regime sta cominciando a manifestare segni di debolezza, di pari passo con le difficoltà economiche.
– In Africa si svolge nella capitale etiope Addis Abeba il XIV summit dell’Unione Africana, in programma per il 1 e 2 febbraio. Intanto, la Corte Penale Internazionale giudicherà se il presidente sudanese Omar al-Bashir deve essere accusato di genocidio nei confronti della popolazione del Darfur. Al-Bashir è ancora saldamente al potere, quindi difficilmente potrà essere perseguito per i crimini commessi.
La Redazione