Ristretto – La Commissione Europea ha elaborato un nuovo strumento per garantire libera circolazione ai cittadini europei in tempo di pandemia: si chiama “Certificato Verde Digitale” e sarĂ disponibile a partire da quest’estate.
A metà marzo la Commissione Europea ha annunciato il progetto del “Certificato Verde Digitale”, una sorta di passaporto vaccinale che punterebbe a garantire una libera e sicura circolazione dei cittadini europei in tempi di pandemia. Le regole per il rilascio del certificato sono demandate ai vari Stati membri, i quali sono in ogni caso obbligati a riconoscerlo e accettarlo. Si eviteranno così, ai viaggiatori in possesso di uno di questi certificati, lunghe quarantene e vari test negativi, ad oggi inevitabili al fine di potersi spostare all’interno dell’Unione e non solo. In ogni caso l’UE ha sottolineato come ciò non costituirà prerequisito essenziale per la libertà di circolazione. Si tratterà , piuttosto, di un modo per agevolarla e poter uniformare le regole in materia a livello dell’intera Unione, cercando di cancellare la confusione che ha caratterizzato i mesi scorsi. Il “Certificato Verde Digitale” conterrà informazioni quali l’avvenuta vaccinazione, eventuali test risultati negativi e informazioni su test sierologici eseguiti. A garanzia della tutela dei dati dei cittadini e per evitare falsificazioni, tale passaporto vaccinale si baserà su un codice QR e gli Stati verranno assistiti dall’Unione per quanto riguarda l’aspetto tecnico e logistico. Questo passaporto vaccinale dovrebbe essere disponibile gratuitamente a partire dal mese di giugno. Inoltre è stato annunciato che se ne studierà la compatibilità con strumenti simili emessi da Paesi terzi. L’obiettivo principe sembra essere piuttosto chiaro: permettere una qualche forma di libera circolazione alle porte dell’estate, garantendo la ripresa del turismo almeno a livello europeo, un volano e una speranza per l’economia, in ginocchio da ormai troppo tempo.
Federica Barsoum
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