Ristretto – La Corte Suprema del Brasile ha stabilito che l’ex giudice Sergio Moro non è stato imparziale nel condurre l’inchiesta sullo scandalo che ha portato alla condanna dell’ex Presidente Lula per corruzione.Â
Martedì la Corte Suprema del Brasile ha stabilito, con tre voti a favore contro due contrari, che l’ex giudice Sergio Moro non è stato imparziale nell’indagine sull’operato dell’ex Presidente Lula da Silva, alla quale è seguita la condanna nel 2017 per due processi di corruzione nell’ambito dell’inchiesta “Lava Jato”, di cui lo stesso Moro era a capo e che costituisce il più grande scandalo politico della storia del Paese. Lula era stato condannato per aver ricevuto tangenti in cambio di favori politici legati all’impresa petrolifera statale Petrobras, ampiamente coinvolta in “Lava Jato”.
La decisione risponde all’appello presentato dalla difesa di Lula e sancisce che le prove a suo carico raccolte da Moro non possono più essere ritenute valide. Inoltre stabilisce che, per un conflitto di competenze, i processi contro Lula effettuati dal Tribunale di Curitiba vanno annullati e dovranno essere realizzati un’altra volta dal Tribunale di Brasilia con nuove prove.
Moro è stato Ministro della Giustizia di Bolsonaro fino all’aprile 2020. Questo fa sospettare che dietro alla decisione di Moro di incriminare Lula ci siano state aspirazioni politiche personali e ciò confermerebbe la sua parzialità .
Sara Ferrari
“Into the Dark: Globalized Crime” by World Economic Forum is licensed under CC BY-NC-SA