In 3 sorsi – Il CEO di Twitter ha scelto il Ghana come Head Quarter dell’Azienda in Africa, dato l’alto livello di libertĂ di internet registrato nel Paese e l’insediamento ad Accra del Segretariato del Trattato di Libero Commercio Continentale Africano (AfCFTA) nel 2021. Negli ultimi anni il Ghana sta sviluppando diverse strategie per far fronte alle problematiche socio-economiche nazionali. La nuova cooperazione con Twitter è sicuramente un elemento significativo per la sua crescita.
1. GHANA, L’AVAMPOSTO DI TWITTER IN AFRICA
“Twitter is now present on the continent. Thank you Ghana and Nana Akufo-Addo”. L’amministratore delegato di Twitter Jack Dorsey annuncia così sulla piattaforma l’apertura della prima sede centrale nel continente africano in Ghana.
Il Governo del Paese, sotto la guida del Presidente Nana Afuko-Addo, si dichiara entusiasta di avviare la collaborazione con il social network.
La notizia ufficiale è stata data il 7 aprile, alla fine di una videoconferenza tra il Presidente ghanese e Dorsey, ma l’interesse del CEO nei confronti del continente africano era già emerso durante una sua visita a diversi Stati africani nel 2019.
A causa della pandemia le trattative avevano subito un rallentamento, tranne poi riemergere durante la stipulazione di alcuni accordi in ambito sanitario e culturale tra Twitter e varie comunitĂ locali.
La compagnia ha espresso le proprie intenzioni a lungo termine in ambito di sviluppo tecnologico ed economico non solo in Ghana, ma nell’intero continente africano. Presto, ha assicurato Dorsey, molti giovani africani avranno nuove possibilità lavorative nel campo dell’ingegneria, del design, del marketing e della comunicazione.
Al momento i funzionari della compagnia stanno lavorando per aprire la sede operativa fisica nel Paese, perciò i nuovi membri del team ghanese dovranno operare da remoto. Tuttavia le offerte per le nuove posizioni lavorative sono già presenti e accessibili nel sito di Twitter nella sezione Careers.
Fig. 1 – Il CEO e co-fondatore di Twitter Jack Dorsey
2. PERCHÉ IL GHANA?
Il Ghana, al contrario di molti Stati africani, è una stabile democrazia. Inoltre, nell’ultima classifica di Reporters Without Borders riguardo alla libertà di stampa, figura al trentesimo posto: un ottimo risultato soprattutto se confrontato con alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia, che invece si è posizionata quarantunesima. Lo stesso Dorsey ha definito il Ghana un “modello di Internet aperto” per l’alto livello di libertà di espressione. Questi fattori hanno sicuramente inciso nella scelta di Twitter, nonostante nel Paese rimangano alcune macro-problematiche.
Il Governo ha fatto della lotta alla corruzione e al clientelismo la propria principale causa, ma anche l’insicurezza dei lavoratori e la discriminazione di genere, aumentate durante la pandemia, non sono da sottovalutare.
L’ambizioso progetto Ghana Vision 2020 ha l’obiettivo di trasformare il Ghana in un Paese di nuova industrializzazione tra il 2030 e il 2039. Per raggiungere lo scopo sarà necessario lavorare su più fronti, uno dei quali è sicuramente il settore minerario, causa di molti vulnera tra la popolazione per via dello sfruttamento eccessivo delle risorse e dei lavoratori.
Anche il settore bancario ha subito delle riforme, finalizzate a guidare il Paese verso un’economia più ecosostenibile e avere un quadro normativo di vigilanza più esteso, come sottolinea positivamente un rapporto dell’Oxford Business Group.
L’arrivo di Twitter nel Paese con la promessa di nuove possibilità lavorative, investimenti in diversi settori e connessione interstatale per lo sviluppo del commercio è dunque un grande passo per il Ghana.
Fig. 2 – Un internet cafĂ© ad Accra, capitale del Ghana
3. IL TRATTATO DI LIBERO COMMERCIO AFRICANO
Uno dei motivi principali che ha portato Twitter a eleggere il Ghana come sede centrale della compagnia in Africa è il fatto che da gennaio 2021 Accra ospita il Segretariato del Trattato di Libero Commercio Continentale Africano (AfCFTA). L’insediamento ufficiale dell’Istituzione si sarebbe dovuto tenere a luglio 2020, ma a causa della pandemia è stato rinviato.
L’obiettivo dell’AfCFTA, in vigore dal 2019 in 28 Stati africani, è quello di creare un mercato unico per le merci e i servizi dei 54 Paesi, consentire la libera circolazione di viaggiatori d’affari e di capitali, creare un’unione doganale per abbassare le barrirere alle esportazioni e attrarre investimenti.
Qualora tutti i Paesi africani applicassero le previsioni dell’AfCFTA, si creerebbe la più grande area di libero scambio del mondo per numero di membri.
Questo accordo è una strategia vincente di cooperazione per far fronte alla competizione delle grandi compagnie multinazionali, che pagano meno tasse alle dogane rispetto ai produttori e commercianti locali. Inoltre il Trattato salvaguarda le categorie di lavoratori vulnerabili, come per esempio le donne, che sono circa il 70% dei commercianti transfrontalieri africani e che sono spesso vittime di discriminazioni e abusi.
Un’Africa più integrata permetterà lo sviluppo dei singoli Stati e di accordi di cooperazione con enti internazionali. In questo contesto, Twitter promuoverà i propri servizi in tutto il continente “to serve the public conversation” .
Alessandra De Martini
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