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L’AfCFTA, sfide e opportunità dell’area di libero scambio africana

In 3 sorsiL’African Continental Free Trade Area è il progetto volto alla creazione di un mercato unico in Africa e un passo storico verso l’integrazione economica del continente.

1. CHE COS’È L’AfCFTA

L’African Continental Free Trade Area (AfCFTA) è un ambizioso accordo promosso dall’Unione Africana con l’obiettivo di creare un mercato unico per beni, servizi e investimenti nel continente africano. Firmato il 21 marzo 2018 a Kigali, in Ruanda, ed entrato in vigore ufficialmente il 1° gennaio 2021, l’AfCFTA rappresenta la più grande area di libero scambio del mondo in termini di Paesi coinvolti, comprendendo 54 dei 55 Stati africani (l’unico Paese che non ne fa parte è l’Eritrea). Questo accordo mira a rimuovere gradualmente il 90% delle tariffe doganali tra i membri, facilitare la circolazione delle merci e armonizzare le normative commerciali per incentivare gli scambi intra-africani. Attualmente il commercio interno al continente rappresenta solo il 16-18% del totale degli scambi africani, una percentuale molto inferiore rispetto ad altre aree economiche come l’Unione Europea (circa il 70%) o l’Asia (circa il 60%). Attraverso l’AfCFTA, si prevede che gli scambi commerciali tra i Paesi africani possano aumentare di oltre il 50%, contribuendo alla crescita economica del continente e alla riduzione della dipendenza dalle esportazioni di materie prime verso l’esterno.

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Fig. 1 – L’ex Presidente nigeriano Muhammadu Buhari firma il testo dell’AfCFTA durante il summit dell’Unione Africana a Niamey, Niger, 7 luglio 2019

2. PROBLEMI E SFIDE ALL’IMPLEMENTAZIONE

L’impatto economico dell’AfCFTA è significativo: il mercato unificato copre una popolazione di circa 1,4 miliardi di persone e un PIL complessivo di 3mila miliardi dollari, con la possibilità di raddoppiare il volume entro il 2050. Questo accordo favorisce lo sviluppo industriale e la creazione di catene del valore regionali, incentivando la produzione locale e il trasferimento tecnologico. Tuttavia, la sua implementazione presenta notevoli sfide. Una delle principali difficoltà, oltre alla questione della sicurezza, è la carenza di infrastrutture adeguate: trasporti inefficienti, porti congestionati e una rete ferroviaria limitata ostacolano la circolazione delle merci tra i Paesi. Inoltre, la frammentazione delle normative commerciali e la persistenza di barriere non tariffarie, come le lunghe procedure doganali, potrebbero rallentare l’effettiva realizzazione del mercato unico. Un altro problema rilevante è rappresentato dalla diffidenza tra gli Stati membri, derivante da un passato coloniale che ha imposto strutture economiche dipendenti dai mercati esterni piuttosto che da una cooperazione intra-africana. Alcuni Paesi temono che l’apertura del mercato possa avvantaggiare le economie più sviluppate del continente a scapito di quelle meno industrializzate, accentuando le disuguaglianze economiche. Per affrontare questi ostacoli, sarà necessario investire in infrastrutture, digitalizzazione e riforme burocratiche, oltre a creare meccanismi di compensazione per i Paesi più vulnerabili.

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Fig. 2 – Il porto di Douala, in Camerun

3. A CHE PUNTO SIAMO?

Nel gennaio 2021 l’AfCFTA ha cominciato ufficialmente a essere applicato per le attività commerciali. Ad aprile 2022, 43 dei 54 Paesi firmatari avevano depositato i propri strumenti di ratifica, dimostrando un ampio sostegno all’iniziativa. Nonostante le sfide, l’accordo ha già portato a transazioni interne esenti da dazi e si prevede che, entro il 2030, il commercio intra-africano possa aumentare fino al 38%, contribuendo a ridurre la povertà per 30 milioni di persone e incrementando il PIL continentale del 7% per il 2035. Nonostante le difficoltà, l’AfCFTA offre enormi opportunità per il futuro dell’Africa. La liberalizzazione del commercio renderà il continente più attrattivo per gli investimenti, promuovendo lo sviluppo delle imprese locali e favorendo l’occupazione. Inoltre, la riduzione delle barriere commerciali consentirà alle aziende africane di accedere a un mercato più ampio, con la possibilità di sfruttare economie di scala e migliorare la propria competitività globale. A livello geopolitico, l’AfCFTA ha la potenzialità per rafforzare la posizione dell’Africa come attore economico indipendente, capace di negoziare in maniera più forte con le grandi potenze mondiali come l’Unione Europea, la Cina e gli Stati Uniti. In questo scenario, il ruolo della cooperazione internazionale sarà fondamentale: l’Unione Europea, ad esempio, ha già investito ingenti risorse per supportare la realizzazione dell’AfCFTA, tramite l’iniziativa Global Gateway lanciata nel 2021. L’UE sostiene l’implementazione dell’AfCFTA con l’obiettivo di sviluppare un modello di cooperazione triangolare tra aziende europee e partner africani.

Benedetta Ardizzone

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Dove si trova

Perchè è importante

  • L’African Continental Free Trade Area è un ambizioso progetto volto alla creazione di un mercato unico nel continente africano. La sua attuazione rappresenta un passo storico verso l’integrazione economica continentale, ma il successo dell’iniziativa dipenderà dalla capacità degli Stati membri di superare le sfide strutturali e trasformare l’Africa in una potenza economica globale entro i prossimi decenni.
  • L’AfCFTA coinvolge 54 dei 55 Paesi africani, coprendo 1,4 miliardi di persone e un PIL combinato di oltre 3.400 miliardi di dollari. Questi elementi lo rendono il più grande accordo commerciale quanto a numero di Stati coinvolti dalla creazione della WTO. http://gty.im/1154345732 http://gty.im/2205910524

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Benedetta Ardizzone
Benedetta Ardizzone

Classe 2000, figlia del nuovo millennio ma con un animo classico, affascinato dalla storia e dal passato. Sono laureata in Scienze Internazionali e Diplomatiche e attualmente frequento la magistrale in International Relations, il tutto all’Università di Bologna. Sono particolarmente interessata alla storia dell’Africa e alle relazioni internazionali dei Paesi Africani, ambito in cui spero di specializzarmi. Nel tempo libero mi trovate al mare con un buon libro in mano e le cuffie nelle orecchie. Sempre con la valigia pronta per nuove avventure. Non potrei mai fare a meno del mio cane e delle persone che amo.

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