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EUROSATORY 2016, il bilancio

Miscela Strategica Circa un mese fa prendeva il via l’edizione 2016 del salone parigino di Eurosatory, tra le più importanti esposizioni al mondo per i settori aereo e terrestre. Ne tracciamo un bilancio per voi

I NUMERI DELL’EDIZIONE 2016 – Guardando i numeri, l’edizione conclusasi lo scorso 16 giugno non ha deluso le aspettative degli organizzatori – che avevamo già presentato sulle nostre pagine. Anzi, le statistiche finali sono anche migliori di quelle previste, segnando un trend in aumento rispetto all’edizione 2014.
Gli espositori, provenienti da 56 Paesi, sono stati 1572 (a fronte dei 1504 di due anni fa). Di questi, il 65% erano internazionali (ovvero, non francesi) e il 33% ha esposto i propri prodotti nel padiglione del Paesi di origine. Rispetto al 2014 le aziende asiatiche e sudamericane sono state più rappresentate, mentre la presenza di quelle europee (sia orientali che occidentali) e nordamericane non ha subito variazioni di rilievo – a parte in alcuni casi, come quello sloveno (20 espositori in luogo degli 8 di due anni fa). A livello tematico, i settori che hanno visto un incremento sono stati cyber, teleguidati (sia per uso aereo che per impiego terrestre) e robotica.
I visitatori, il 50% dei quali provenienti dall’estero, sono stati 57.081, in linea con le previsioni.
Rispetto all’edizione 2014, inoltre, vi è stata una cospicua partecipazione di delegazioni ufficiali – 213 in luogo delle 172 precedenti – e di giornalisti accreditati – 1018 a fronte di 707 presenti alla scorsa edizione.
Guardando alle statistiche ufficiali, dunque, il salone sembra aver avuto successo, riaffermando il proprio ruolo di punta nel settore. Eppure le aziende con cui ci siamo confrontati lo hanno dipinto come sottotono…

NUOVI PRODOTTI E CONTRATTI SIGLATI – Forse è questa la parte in cui il salone non si è rivelato particolarmente performante. In effetti i prodotti presentati al pubblico durante la manifestazione parigina sono stati moltissimi, ma i contratti siglati sono stati contenuti. A parziale conferma di ciò, il salone di Farnborough – in corso e dedicato alla sola componente aerea – si sta già rivelando più promettente.
Difficile poter tenere il passo di tutti i prodotti presentati a Parigi, visto che i saloni, vetrina di rilievo anche per le aziende meno note, sono spesso scelti per il lancio dei piĂą recenti ritrovati tecnologici.
Per il settore terrestre, uno dei principali prodotti presentati è stata la serie 3000 di Cockerill. In ambito aereo, SAAB ha presentato l’evoluzione del radar Giraffe (1X3D), in grado di distinguere una vasta gamma di velivoli in lento movimento, compresi APR di piccole dimensioni.
E proprio nel settore degli APR si sono viste molteplici novità, sia per le tecnologie di contrasto sia, soprattutto, in ambito terrestre. L’azienda francese ECA group ha presentato sia IGUANA – un UGV in grado di condurre una serie di missioni in base alla configurazione scelta (identificazione di ordigni esplosivi improvvisati, missioni CBNR, e altre) – che l’APR IT 180-999 con relativa UAW (Unmanned Aerial Watchtower). Altra importante presentazione nel settore è venuta dall’azienda estone MILREM, che ha presentato l’integrazione del suo UGV Themis con una piattaforma anti IED di produzione Raytheon – solo una delle possibilità per sfruttare la modularità del prodotto.
Per quanto riguarda i contratti, questi hanno riguardato sia la firma di Memorandum of Understanding per l’avvio di cooperazioni tra aziende appartenenti a Paesi o settori diversi che le forniture (ad esempio il contratto della francese Nexter con il Governo gabonese o quello di Rheinmetall con il Ministero per i materiali danese; o ancora la vendita di un sistema soldier router di Savox a un Paese non specificato).

Galleria 1 – Immagini dalla dimostrazione live riservata alla stampa. Foto: Giulia Tilenni

UN PASSO IMPORTANTE PER L’ITALIA – Dal punto di vista delle grandi aziende italiane, il salone Eurosatory può essere definito di successo. Leonardo-Finmeccanica ha presentato insieme a Bittium, gli avanzamenti del programma ESSOR – una ricerca condotta da EDA per rendere Forze armate dotate di diverse capacità radio di comunicare tra loro tramite grazie a una stessa forma di onda – e, mediante il CIO (Consorzio Iveco Oto Melara), la nuova versione del Centauro (Centauro II).
Durante il salone – anche se non fisicamente a Parigi – l’Italia ha inoltre siglato due importanti accordi. Il primo con il Governo francese, in virtù del quale la branca italiana di MBDA parteciperà allo sviluppo del missile superficie-aria Aster 30 Block 1. Il secondo con il Qatar per l’acquisto di quattro corvette, due pattugliatori e un’unità anfibia. Questi contratti (solo quello Qatar ammonta a 5 miliardi di euro, il più cospicuo contratto mai siglato dall’Italia per il settore navale) costituiscono una vera e propria boccata d’ossigeno per la nostra industria nazionale. Le ricadute positive legate a tale vendita, infatti, andranno a beneficio non solo delle aziende maggiori coinvolte – Leonardo, MBDA e Fincantieri –, ma anche per quelle piccole e medie realtà italiane che lavorano come subfornitori nel settore navale.
In più, come abbiamo già analizzato sulle nostre pagine, l’Italia sarà in carica alla presidenza di ELDIG per i prossimi due anni.
Ancora una volta, dunque, le industrie della difesa italiane riaffermano la propria competitività e il loro grado di avanzamento tecnologico grazie all’export e alle forme di cooperazione internazionale.

LE AZIENDE FRANCESI – Parzialmente diverso è il discorso per il settore della difesa francese, presente in forze alla manifestazione. Tra i 558 espositori si potevano trovare le realtà più variegate, dai grandi gruppi industriali ai piccoli cluster locali (come quello della Franche Comté , dell’Alsazia e della Normandia) che ospitavano start-up del settore della difesa. Il tutto a dimostrare la rilevanza di questo comparto industriale per il Paese, manifestata sotto diverse sfaccettature.
Ovviamente non sono mancati i lanci di nuovi prodotti da parte delle aziende nazionali, a prescindere dalle loro dimensioni e dalle aree di produzione. Abbiamo giĂ  fatto l’esempio di ECA group, solo una delle aziende francesi che hanno esposto e presentato le proprie novitĂ  legate ai teleguidati. Le realtĂ  nazionali piccole e medie hanno infatti sfruttato l’importante vetrina per presentare prodotti e novitĂ  di ogni tipo: dalla componentistica alle dotazioni personali, passando per visori, navigatori, baionette – Waif.32 di Wildsteer -, camion – come il CaRaPACE, cisterna blindata prodotta da Groupe Maisonneuve e capace di trasportare 44 tonnellate di carico in territorio ostile – e sollevatori – come quelli presentati da Manitou durante le dimostrazioni live.
MBDA ha presentato il missile di quinta generazione MMP, che sostituirĂ  i sistemi anticarro in dotazione alle Forze francesi (Milan e Javelin) a partire dal 2017. Anche Nexter ha presentato diverse novitĂ , tra cui la versione automatizzata del sistema di artiglieria Caesar 8X8 e il primo mock-up del veicolo multiruolo Griffon, facente parte del programma Scorpion.
E proprio i nuovi programmi di acquisizione del Ministero della difesa francese sono stati esposti in bella mostra – per l’esattezza in 2.200 m². La volontà della Direzione Generale per gli Armamenti è stata infatti quella di dare risalto alle aziende che, a prescindere dalle proprie dimensioni, contribuiscono alle attività quotidiane delle Forze armate francesi e allo sviluppo dei nuovi programmi: il già citato Scorpion – che comprende il rinnovamento dell’intera componente veicoli terrestri –, i nuovi sistemi di APR per impiego tattico, CONTACT – relativo alle comunicazioni informatiche a livello tattico e in teatro –, MUSIS – programma internazionale condotto tramite OCCAR e relativo alle tecnologie spaziali – , solo per citarne alcuni.
Il settore della difesa francese, quindi, restituisce un quadro particolarmente florido, e in cui le stesse istituzioni – compreso il Ministero dell’interno e le forze di polizia locali – scelgono di mettere in risalto non solo le proprie attività, ma anche i prodotti nazionali e le aziende collegate.

Galleria 2 – Scatti dallo stand del Ministero della difesa francese. Foto: Giulia Tilenni, Marco Giulio Barone

Giulia Tilenni

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Giulia Tilenni
Giulia Tilenni

Laureata magistrale in Relazioni Internazionali a Bologna – dove ha anche completato il Master in Diplomazia e Politica Internazionale, che l’ha portata a Francoforte sul Meno per un tirocinio di ricerca di tre mesi. Dopo una tesi in Studi strategici che analizza l’intervento militare in Libia del 2011 e una ricerca sui velivoli a pilotaggio remoto, è entrata a far parte del Caffè Geopolitico nel team Miscela Strategica.

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