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Quel Natale sulla Luna

AstroCaffè – Tra le missioni del programma Apollo, la 8 è spesso dimenticata, ma fu la prima a mandare uomini in orbita attorno alla Luna e, per di più, a Natale

1968 –  Per gli Stati Uniti, il 1968 fu un anno difficile, ricco di tragedie e con la guerra in Vietnam che iniziava a prendere una piega non favorevole. Il tutto condito dal contesto della Guerra Fredda. Tuttavia, fu anche l’anno in cui a Natale, tre uomini erano in orbita attorno alla Luna. Il 1968, si aprì con la famigerata “Offensiva del Tet” in Vietnam, quando i miliziani vietcong arrivarono a colpire anche per le strade di Saigon, capitale del Vietnam del Sud, fino ad allora considerata alla stregua delle green zones  moderne, sicura. L’azione, iniziata alla fine di gennaio, fu arrestata quasi un mese dopo. Ad aprile, l’attivista per i diritti della comunitĂ  afroamericana, Martin Luther King, fu assassinato nel suo albergo a Memphis dando il via a proteste e disordini. A giugno, a Los Angeles, morì Robert Kennedy, candidato alla primarie del Partito Democratico. Fu ucciso subito dopo aver tenuto il discorso della vittoria in California. Ad agosto, durante la convention democratica a Chicago, ci furono violenti scontri tra manifestanti contro l’impegno in Vietnam e la polizia con diversi feriti.

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Fig. 1 – L’equipaggio dell’Apollo-8, da sinistra a destra Lovell, Anders e Borman

APOLLO-8 VA SULLA LUNA – Anche nel settore spaziale, la situazione non era molto rosea. Un anno prima, nel gennaio 1967, l’equipaggio della missione Apollo-1, la prima del programma che avrebbe portato l’uomo sulla Luna, era morto in un incidente durante un test a terra. La capsula prese fuoco con i tre astronauti all’interno. La commissione d’inchiesta determinò che il fatto era dovuto a negligenze nella costruzione e nelle verifiche tecniche del veicolo spaziale e si arrivò quasi alla cancellazione del programma, considerato da una parte del Congresso (e degli elettori) uno spreco di denaro federale. All’inizio del 1968 Apollo era ripartito e tecnici NASA e astronauti facevano regolarmente visita agli stabilimenti delle aziende appaltatrici per verificare che tutto procedesse secondo norma. Nel mese di agosto, la CIA passò delle immagini satellitari alla NASA: i sovietici erano sul punto di testare un razzo di notevoli dimensioni, probabilmente con capacitĂ  lunare (si scoprì poi che si trattava dell’ N-1, il razzo per il programma lunare URSS, il quale fallì ogni test con spettacolari esplosioni). I vertici dell’ente spaziale statunitense videro in pericolo il loro vantaggio nella corsa lunare: con nessun volo Apollo ancora effettuato, ai sovietici era sufficiente azzardare un sorvolo (senza orbitare) della Luna con un veicolo con equipaggio per vincere sostanzialmente la corsa. I riflessi geopolitici di quest’ipotesi sarebbero stati notevoli e gli Stati Uniti non potevano permetterseli. Il primo volo Apollo previsto era il 7 per ottobre, con l’obiettivo di testare il veicolo spaziale (Modulo di Comando e Servizio – CSM) in orbita terrestre (praticamente, al missione di Apollo-1). George Low, direttore dell’Ufficio per il programma della capsula Apollo, ebbe un’idea. Originariamente, Apollo-8 sarebbe stata la prima missione a collaudare il Modulo Lunare (Lunar Module – LM) in orbita terrestre bassa (con gli astronauti McDivitt, Scott e Schweickart), seguita dalla 9 in orbita alta (equipaggio Borman, Lovell e Anders). Tuttavia, la Grumman, costruttrice del LM era in ritardo sulla tabella di marcia e il primo non sarebbe stato pronto prima della primavera 1969. Per non sprecare un volo, Low pensò di invertire gli equipaggi delle missioni e cancellare Apollo-8 così come era previsto. Invece di testare il LM, si sarebbe andati con il solo CSM sulla Luna, compiendo 10 orbite prima di rientrare. Il tutto in una finestra di lancio che si apriva a pochi giorni da Natale. Dopo riunioni e dibattiti, la NASA approvò l’azzardo.

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Fig. 2 – Questa foto è considerata una delle più belle del secolo scorso: la Terra vista dalla Luna fotografata da William Anders nel corso della settima orbita

LA MISSIONE – Apollo-8 si presentava come una sfida azzardata. Prima di tutto, il comandante Frank Borman, il pilota James Lovell e il pilota del modulo lunare (senza modulo lunare) William Anders sarebbero stati i primi uomini a volare sull’enorme razzo Saturn V, fino a quel momento testato solo due volte, delle quali la seconda era stata un parziale fallimento. Senza LM, ogni manovra sarebbe stata sulle spalle del motore del CSM, chiamato Sistema di propulsione spaziale (SPS). Questo avrebbe dovuto accendersi sia per mettere il veicolo in orbita lunare, sia per metterlo sulla traiettoria di rientro sulla Terra. Il lancio avvenne il 21 dicembre e l’inserimento in orbita lunare fu compiuto con successo la mattina del 24. L’attivitĂ  scientifica consistette sopratutto nel fotografare il nostro satellite anche per individuare possibili siti adatti ad atterrare. La sera, gli astronauti lessero in mondovisione i primi versetti della Genesi, quelli sulla creazione. L’accensione del SPS per il rientro avvenne sul lato nascosto della Luna, dove non è possibile comunicare con la Terra. A Houston dopo minuti di tensione, sentirono la voce di Lovell che con la frase “Houston, qui Apollo-8, vi avviso che Babbo Natale esiste” diede l’annuncio che la manovra era stata effettuata con successo e il veicolo era in rotta verso casa. Era la mattina di Natale 1968. L’ammaraggio nell’oceano Pacifico avvenne senza problemi il giorno 27.

Video 1 – La trasmissione originale dell’Apollo-8 con la lettura della Genesi

Emiliano Battisti

[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]Un chicco in piĂą

Alcune curiositĂ :

il secondo test del Saturn V avvenne lo stesso giorno dell’uccisione di Martin Luther King;

Frank Borman era stato l’astronauta scelto dalla NASA per far parte della commissione d’inchiesta sull’incidente dell’Apollo-1;

Frank Borman e James Lovell avevano giĂ  volato insieme sulla Gemini-7 nel 1966, per Anders, Apollo-8 era il primo volo;

il cambio di equipaggio per l’Apollo-8 (quello di Borman al posto di quello di McDivitt) protò anche al relativo cambio di quello di riserva (il team di Neil Armstrong al posto di quello di Charles Conrad) il che, in base alla rotazione prevista dalla NASA, avrĂ  conseguenze decisive su chi sarebbe stato il primo uomo a camminare sulla Luna;

al termine della missione Apollo-8, tra i vari telegrammi di congratulazioni, la NASA scelse uno di una signora di nome Valerie Pringle che diceva semplicemente “Avete salvato il 1968”;

la NASA fu denunciata da un’associazione di atei per aver permesso all’equipaggio di leggere la Genesi in mondovisione. [/box]

Foto di copertina di NASA on The Commons rilasciata con licenza

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Emiliano Battisti
Emiliano Battisti

Consulente per la comunicazione per un’azienda spaziale e Project Officer and Communications per OSDIFE, sono Segretario Generale e Direttore della comunicazione dell’APS Il Caffè Geopolitico e Coordinatore dei desk Nord America e Spazio. Ho pubblicato il libro “Storie Spaziali”.

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