Il test missilisitico da parte del Pakistan mette in luce le rinnovate tensioni con l’India per la questione del Kashmir. Queste possono mettere seriamente a rischio gli equilibri della regione
Ieri il Pakistan ha testato con successo il suo nuovo missile da crociera Babur-3, il primo lanciato da un sommergibile. Il test è avvenuto in una località imprecisata dell’Oceano Indiano ed è stato accolto con notevole soddisfazione dai vertici politico-militari di Islamabad, che lo vedono come un ulteriore tassello dellla propria politica di deterrenza contro la vicina India. Da mesi infatti i due Paesi sono nuovamente ai ferri corti sull’annosa questione del Kashmir e non si sono risparmiati diversi colpi bassi a livello diplomatico, incluso il tentativo indiano di mettere in discussione il trattato per lo sfruttamento congiunto del fiume Indo. E c’è stata anche una piccola ma significativa escalation militare, con scontri a fuoco lungo la Linea di Controllo in Kashmir e raid dell’Esercito indiano in territorio pakistano contro sospetti siti “terroristi”.
Inutile dire che il test di ieri minaccia di rinfocolare la tensione tra i due giganti nucleari dell’Asia meridionale, acuendo una crisi regionale estremamente pericolosa ma curiosamente ignorata da gran parte della comunità internazionale. Entrambi i Paesi si sentono infatti minacciati e sono affetti da gravi crisi politiche interne: in Pakistan il Premier Nawaz Sharif è stato danneggiato pubblicamente dallo scandalo dei Panama Papers e deve fronteggiare la minaccia persistente del fondamentalismo islamico, mentre in India il suo omologo sta cominciando a perdere consensi per via dell’avventata politica di demonetizzazione adottata nelle scorse settimane. Sia Islamabad che Delhi potrebbero quindi scegliere la strada del confronto militare per alleggerire le rispettive tensioni interne, con risultati potenzialmente catastrofici per i fragili equilibri del continente asiatico.
Non a caso Russia e Cina hanno rivolto diversi inviti alla prudenza ai due contendenti, mentre il nuovo Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres ha promesso di agire da “onesto mediatore” tra Islamabad e Delhi sul Kashmir. Questi sforzi però potrebbero non bastare ad allentare le tensioni nella regione.
Simone Pelizza