Ristretto – L’attacco di giugno contro il presidente Duque è stato rivendicato da forze dissidenti delle FARC.
Il 25 giugno l’elicottero su cui il Presidente colombiano Iván Duque viaggiava insieme ad altri esponenti del governo aveva subito diverse raffiche di fucile mentre attraversava una zona del dipartimento di Norte de Santander. Tutti sono usciti illesi e il 19 luglio sono scattati i primi arresti per 6 persone, considerate coinvolte nell’attacco. Il “Bloque Magdalena Medio”, una delle sezioni dissidenti delle ex FARC (Forze armate rivoluzionarie della Colombia), che non riconoscono gli accordi di pace del 2016, ha recentemente rivendicato l’attacco in un video pubblicato nei social network. Oltre all’assalto al Presidente, il gruppo si è anche detto responsabile dell’attacco di metà giugno contro la 30esima brigata dell’esercito a Cúcuta, sede militare statunitense, in cui sono rimaste ferite 36 persone. Come in altre occasioni, il governo di Iván Duque ha insistito sulla localizzazione dei membri dissidenti della guerriglia in territorio venezuelano e ha preso di mira Nicolás Maduro, sostenendo che il Venezuela stia favorendo il terrorismo.
Matteo Barbanera
“Colombian flag, Cartagena, Colombia” by Niek van Son is licensed under CC BY