In 3 sorsi – Il 26 settembre è stata una data chiave per il futuro politico della Germania. La candidata verde alla cancelleria, Annalena Baerbock, ha le idee chiare su cosa fare in caso di vittoria, a partire dalla lotta ai cambiamenti climatici.
1. ANNALENA BAERBOCK E LE ELEZIONI DEL 26 SETTEMBRE
Quella del 26 settembre è stata una data decisiva per il futuro della Germania: il popolo tedesco è stato chiamato alle urne per decidere chi sarà il prossimo Cancelliere. Una figura che prenderà il posto di Angela Merkel, alla guida della Germania dal 2005.
La rivelazione della campagna elettorale è stata il partito dei Verdi. Non solo per la prima volta dalla fondazione è in lizza per la cancelleria con la co-leader Annalena Baerbock, ma ha anche registrato risultati sorprendenti rispetto al passato nei sondaggi. Baerbock, originaria di un paese vicino ad Amburgo, vanta un passato da atleta nella disciplina dei tuffi. Si dedica agli studi in Scienze Politiche e Diritto Pubblico, con l’obiettivo di diventare giornalista. Inizia ad avvicinarsi al mondo della politica e tra il 2005 e il 2008 lavora per la deputata verde al Parlamento Europeo Elisabeth Schroedter. Continua poi il suo impegno politico nel partito dei Verdi tedeschi, fino all’elezione al Bundestag nel 2013. Nel 2018 diventa co-leader del partito insieme a Robert Habeck.
Fig. 1 – Annalena Baerbock e Robert Habeck, co-leader del partito dei Verdi
2. IL PROGRAMMA ELETTORALE DEI VERDI
In occasione delle elezioni del 26 settembre il partito dei Verdi si è presentato con un programma elettorale ambizioso dal punto di vista della politica climatica. Tra le proposte spicca la volontà di lavorare alla riduzione del 70% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030, oppure, ancora, rafforzare ulteriormente l’uso delle energie rinnovabili, raddoppiare la tassazione sulle emissioni.
In materia economica spicca in particolar modo l’intenzione di procedere a un allentamento del Patto di StabilitĂ e Crescita europeo almeno fino al 2023, per consentire una ripresa economica dalla pandemia piĂą efficace. Rispetto agli altri partiti in lizza, inoltre, c’è una differente visione circa la possibilitĂ in futuro di ricorrere all’indebitamento comune europeo: i Verdi avanzano addirittura l’ipotesi di rendere questo meccanismo permanente.
Sul piano della politica internazionale Baerbock difende la diffidenza del partito rispetto al rafforzamento del progetto cinese della Nuova Via della Seta: gli investimenti di Pechino nelle principali infrastrutture globali vengono visti come un modo per confermare il potere del Paese a livello internazionale. I Verdi vogliono intraprendere il cammino del disarmo nucleare per poter garantire un futuro più sicuro e pacifico: ciò significherebbe un radicale cambio di direzione della Nato sulla gestione della questione.
Tenendo conto di quanto sta avvenendo in Afghanistan, è impossibile non considerare la linea di pensiero sulla questione dei flussi migratori: Baerbock si allontana dalle posizioni degli altri due candidati alla cancelleria, che parlano di fornire aiuti ai profughi afghani nei Paesi limitrofi.
Fig. 2 – Olaf Scholz, Annalena Baerbock e Armin Laschet durante il dibattito televisivo del 29 agosto
3. CAMPAGNA ELETTORALE E PROSPETTIVE PER LE ELEZIONI
Durante il 2021 i sondaggi hanno mostrato indici di gradimento senza precedenti per il partito dei Verdi. La nomina di Annalena Baerbock come candidata alla cancelleria il 19 aprile ha fatto registrare un ulteriore incremento nelle rilevazioni. Nel corso di questi mesi la co-leader del partito ha portato avanti con competenza e passione la campagna elettorale, incentrata in primis sulla lotta ai cambiamenti climatici. Dopo il primo dibattito televisivo del 29 agosto, che ha avuto come protagonisti i tre candidati alla cancelleria, il quadro risulta capovolto rispetto ai mesi precedenti. Baerbock si è dimostrata in grado di sostenere il confronto sulle principali tematiche del dibattito, ma è uscita indebolita dagli attacchi del candidato della CDU/CSU Armin Laschet, che considera il programma dei Verdi come una minaccia all’economia e all’industria nazionale.
Non è ancora possibile dire con certezza chi sarà il prossimo Cancelliere della Germania. Sarà complesso creare un Governo di coalizione: nonostante ciò indicano la presenza del partito dei Verdi è probabile.
Gloria Mignini
“LDK Dortmund 15.8.2020” by gruenenrw is licensed under CC BY-SA