Ristretto – Lo scorso martedì un tribunale di San Francisco si è pronunciato a favore della richiesta di estradizione in Perù dell’ex Presidente Toledo. La decisione finale spetta ora al Segretario di Stato statunitense.
Dopo due anni di processo, il giudice del tribunale per il distretto nord della California, Thomas Hixson, ha approvato la domanda di estradizione presentata dal Governo del Perù nei confronti dell’ex Presidente Alejandro Toledo, in carica nel periodo 2001-2006. A seguito di un ordine di cattura internazionale emesso nel 2017, l’ex Presidente era stato arrestato nel 2019 in California, dove si era trasferito assieme alla moglie Eliane Karp. Dopo otto mesi di carcere preventivo era passato agli arresti domiciliari nel marzo 2020, per le misure anti-Covid. Il 21 aprile scorso era arrivata una seconda richiesta di estradizione di Toledo e moglie per presunto riciclaggio di denaro nel caso Ecoteva. Come previsto dall’accordo sulle estradizioni tra i due Paesi, l’ultima parola sulla partenza di Toledo spetta ora al Segretario di Stato degli Stati Uniti Anthony Blinken. L’ex leader peruviano è accusato di appropriazione indebita, riciclaggio e collusione con l’impresa Odebrecht. Il gigante brasiliano avrebbe pagato la somma di 35 milioni di dollari in tangenti per assicurarsi diversi appalti sul progetto Carretera Interoceánica Sur, un’autostrada di connessione tra Perù e Brasile. Lo scandalo Odebrecht ha colpito duramente la destra e la sinistra politica peruviane. Tutti gli ex Presidenti degli ultimi vent’anni sono attualmente indagati per corruzione o si trovano agli arresti domiciliari, uno di loro – Alan García – si è tolto la vita nel 2019 per evitare l’incarcerazione.
Alberto Mazzuca
“Alejandro Toledo at USF 61” by sffoghorn is licensed under CC BY