In 3 sorsi – In Cile lo scenario elettorale è altamente imprevedibile: mentre gli esiti del primo turno delle presidenziali davano José Antonio Kast come favorito, oggi Gabriel Boric è in testa ai sondaggi. Le incognite da dipanare, però, sono ancora troppe.
1. DOVE ERAVAMO RIMASTI
In Cile gli eventi elettorali restituiscono un’istantanea della vita politica del Paese: un groviglio di accadimenti e notizie sempre più difficile da dipanare. Il primo turno delle presidenziali ha premiato due candidati agli estremi opposti, così José Antonio Kast (Partito Repubblicano, coalizione Fronte Sociale Cristiano) ha primeggiato, con il 27,91% dei voti, su Gabriel Boric (Convergencia Social, coalizione Apruebo Dignidad), il quale si è fermato al 25,83%. Un risultato di fatto già preventivato, a fronte del fallimento registrato dai partiti tradizionali, e dell’esito ottenuto da Franco Parisi, che sembrano cristallizzare il clima di sfiducia che imperversa nel Paese. Da una parte il ritorno in auge dell’estrema destra risponde a timori diffusi nella popolazione, quali la crisi migratoria nel nord, lo spiegamento delle truppe nelle province meridionali dove Stato e Comunità Mapuche continuano a collidere e, in generale, la violenza esplosa negli ultimi anni. Si tratta di circostanze che generano tensione nell’elettorato, il quale riconosce nel binomio legge e ordine reiterato da Kast lo strumento di risoluzione più adeguato. Dall’altra parte, però, la richiesta di cambiamento avanzata durante le proteste del 2019 – della quale Boric si fa portavoce – ha trovato espressione nella scelta di abrogare la Costituzione vigente e di redigere un nuovo testo, affidando il compito a un’Assemblea Costituente che ha visto trionfare, tra i propri seggi, gli indipendenti e la sinistra. Una realtà , dunque, che non sembra rappresentare gli elettori di Kast. Un paradosso, per certi versi, ma pure una chiave di lettura dell’imminente ballottaggio.
Fig. 1 – Santiago del Cile, 10 dicembre. I candidati JosĂ© Antonio Kast e Gabriel Boric partecipano al dibattito presidenziale in vista del ballottaggio
2. UNO SGUARDO SULL’ELETTORATO
Lo scenario di cui sopra si traduce in un elevato grado di imprevedibilità . Ad oggi, infatti, i sondaggi delineano intenzioni di voto lontane da quanto osservato poche settimane fa, con Boric che guadagna consensi rispetto a Kast. Seppure determinare le ragioni di tale mutamento risulti difficile, è lecito presumere che questo sia imputabile al comportamento dell’elettorato moderato, che pare disposto a offrire il proprio supporto a Boric. Questa supposizione trova riscontro anche nell’analisi effettuata da Cadem: i rispondenti al questionario, infatti, associano alla figura di Boric caratteristiche quali la capacità di generare dialogo e accordi, la vicinanza alle persone, e una maggiore tolleranza alla diversità .
Fig. 2 – Rielaborazione dell’autore su dati Activa, Data Influye, Criteria, Cadem, AtlasIntel. La data fra parentesi si riferisce al periodo in cui è stato condotto lo studio, la dicitura “non so/non voto” include il voto nullo
Indipendentemente dalle posizioni elettorali il campione esaminato dall’agenzia DataInfluye ha espresso maggiore fiducia nei confronti di Kast rispetto alla gestione di questioni securitarie – il conflitto nella Regione dell’AraucanĂa, la delinquenza e l’immigrazione, – che costituiscono solo 3 dei 16 temi individuati. I restanti 13, invece, sollecitano maggiore supporto per Boric e includono, fra gli altri, l’occupazione, la povertĂ , l’istruzione e i diritti umani. Mediare tra suddette aspettative è fondamentale per determinare dove confluiranno i voti ottenuti dai candidati esclusi al primo turno, ed eventualmente per attirare coloro che non hanno votato – secondo la ricerca condotta da Criteria, la prima ragione di astensione è stata la mancanza di riconoscimento nei candidati. A tal proposito lo studio di AtlasIntel prefigura uno scenario piuttosto incerto: Kast avrebbe maggiore successo presso gli elettori di Sichel, mentre Boric si affermerebbe tra quelli di Provoste, EnrĂquez-Ominami e ArtĂ©s. In generale, però, si notano percentuali di incertezza piuttosto elevate, e resta l’incognita Parisi, i cui elettori sembrano propendere leggermente verso Boric.
3. POSSIBILI SCENARI
Quale che sia l’esito delle prossime elezioni, la realtĂ politica che si profila è tesa. Il Presidente entrante si insedierĂ a Palacio de la Moneda sul finire dei lavori dell’Assemblea Costituente, un fattore da non sottovalutare, dacchĂ© nel caso in cui l’eletto fosse Kast, si potrebbe rilevare un certo antagonismo, data la composizione dell’assise. Inoltre occorre tenere conto degli equilibri in Congresso: in una condizione di sostanziale bilanciamento, nessuno dei due candidati otterrebbe la maggioranza, pertanto la capacitĂ di stabilire un dialogo tra le forze politiche appare un attributo fondamentale in questo momento.Â
Annagrazia Caricato
“Gabriel Boric y marcha más grande de Chile 25 10 2021” by Mediabanco is licensed under CC BY