In 3 sorsi – A gennaio si è tenuto il primo Summit tra l’India e le cinque Repubbliche dell’Asia Centrale. Motivato sia da ragioni geopolitiche che geo-economiche, il vertice ha reso possibile un confronto diretto tra gli Stati sulle proposte per un miglioramento delle relazioni.
1. IL PRIMO SUMMIT TRA INDIA E REPUBBLICHE DELL’ASIA CENTRALE
Il 27 gennaio, a seguito dell’iniziativa del premier indiano Narendra Modi, si è tenuto il primo Summit India-Asia Centrale, in formato virtuale, al quale hanno partecipato i leader di Kazakistan, Tagikistan, Kirghizistan, Uzbekistan e Turkmenistan. Considerando i movimenti geopolitici che stanno avvenendo nella regione, il Summit ha rappresentato, sia per l’India che per le cinque Repubbliche dell’Asia Centrale, il primo vero impegno per un miglioramento proattivo delle relazioni attraverso una maggiore cooperazione e una migliore connettività regionale. Inoltre il Summit ha reso possibile un confronto diretto tra i partecipanti sulle proposte per incrementare la cooperazione in aree come connettività e commercio, difesa e sicurezza, sviluppo economico, ma anche cultura e relazioni tra le persone. Le relazioni tra l’India e le Repubbliche dell’Asia Centrale sono incoraggiate da motivazioni geo-economiche e geopolitiche: le prime sono collegate al crescente ruolo dell’energia, mentre le seconde sono legate all’obiettivo di creare legami difensivi in un contesto geopolitico instabile.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Il premier indiano Narendra Modi durante il summit della SCO a Bishek del giugno 2019
2. LE MOTIVAZIONI GEO-ECONOMICHE
Per quanto riguarda le motivazioni geo-economiche, si sono aperte nuove prospettive per il commercio che, nel 2020, ha raggiunto 3 miliardi di dollari. L’Asia Centrale, però, rappresenta solamente l’1% del volume totale del commercio indiano. Il Presidente del Kazakistan Tokayev ha espresso la volontà di intensificare le relazioni economiche tra India e Asia Centrale attraverso la creazione di infrastrutture efficienti per poter connettere al meglio le due regioni. Il Presidente kazako ha difatti proposto la creazione di un Consorzio di trasporto interregionale e logistica che possa effettivamente coordinare le politiche nazionali riguardanti i corridoi di trasporto verso l’India e i porti del Mar Caspio e del Golfo Persico. Inoltre è stata esplorata la comune idea di poter sfruttare il porto iraniano di Chabahar per la promozione del libero movimento di beni e servizi tra India e Asia Centrale. In particolare quest’idea ha costituito uno dei punti fondamentali del Summit, con la proposta di rendere il porto di Chabahar parte dell’International North-South Transport Corridor (INSTC), dato che il Pakistan non permette collegamenti stradali tra India e Asia Centrale
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Manifestazione a New Delhi contro i talebani, contrassegnata anche da frequenti slogan anti-Pakistan, settembre 2021
3. LE MOTIVAZIONI GEOPOLITICHE
Complementare al focus sulla connettività a livello economico c’è il problema della sicurezza regionale dato dal cambio di regime in Afghanistan che vede ora i Talebani al potere. La situazione in Afghanistan desta preoccupazione sia in Asia Centrale che in India a causa dell’instabilità provocata dal Governo talebano a Kabul e della vulnerabilità dei Paesi locali a estremismo religioso e terrorismo. L’instabile situazione afghana ha incoraggiato entrambe le parti a cercare un approccio comune a sostegno del loro impegno per un Afghanistan sicuro, stabile e con un Governo inclusivo. In aggiunta ai timori per la sicurezza dovuti al Governo talebano, le Repubbliche dell’Asia Centrale si ritrovano al centro delle rinnovate tensioni tra l’Occidente e il duo Russia-Cina. La stabilità dell’Asia Centrale è soggetta alle relazioni con Mosca e Pechino: in particolare si può notare come la situazione geopolitica nella regione stia lentamente cambiando in quanto la posizione russa si sta indebolendo a causa del gioco di potere con la Cina, che a sua volta sta rafforzando la propria posizione creando malcontento tra le popolazioni. All’interno di questo gioco di potere, l’India sta cercando di acquisire una posizione strategica in un teatro in cui la Cina predomina. A favore dell’India vi è il l’attitudine positiva delle popolazioni centroasiatiche, il supporto russo che vede Delhi come un giocatore fondamentale per poter contro-bilanciare la Cina, e la necessità delle Repubbliche dell’Asia Centrale di avere un partner strategico in grado di contrastare l’estremismo religioso. Il rinnovo delle relazioni tra India e Repubbliche dell’Asia Centrale sembra, quindi, essere vantaggioso per entrambe le parti.
Alessia Scarmin
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