Caffè Lungo – In occasione del decimo anniversario dall’inaugurazione della Nuova Via della Seta, la Repubblica Popolare Cinese ha ospitato il primo Summit Cina-Asia Centrale, con lo scopo di rafforzare la cooperazione con i Paesi dell’area, principalmente dal punto di vista economico e commerciale. A seguito del Summit sono stati avviati numerosi progetti, soprattutto in ambito infrastrutturale, per favorire il trasporto efficiente delle merci provenienti dalla Cina attraverso l’Asia Centrale. Secondo molti osservatori, Pechino avrebbe interessi non solo economici, ma soprattutto politici e strategici nella regione.
IL LEGAME ECONOMICO TRA LA CINA E L’ASIA CENTRALE
La Repubblica Popolare Cinese è il primo partner economico dell’Asia Centrale: il commercio bilaterale nel 2022 ha raggiunto la cifra record di 70 miliardi di dollari. Secondo i dati dell’Amministrazione Generale delle Dogane cinese, solo nella prima metà di quest’anno, il volume del commercio tra Cina e Asia Centrale è aumentato di oltre il 35% rispetto all’anno precedente, con alcune variazioni a seconda del Paese: dal 12% in Turkmenistan all’85% in Tagikistan. Inoltre, tra Pechino e la regione c’è una grande interdipendenza economica: da un lato, i Paesi ex-sovietici dipendono dal commercio e dagli investimenti cinesi, dall’altro la Cina è dipendente da alcune risorse della regione, soprattutto gas e petrolio, provenienti rispettivamente da Turkmenistan e Kazakistan. A partire dal 2013, anno dell’inaugurazione della Nuova Via della Seta (oppure Belt and Road Initiative) in Kazakistan, i rapporti tra l’Asia Centrale e la Cina hanno continuato a rafforzarsi e approfondirsi, non solo dal punto di vista economico. La Cina, infatti, sta investendo nei Paesi della regione non solo promuovendo progetti e accordi di natura commerciale, ma anche favorendo la cooperazione nell’ambito della sicurezza, della comunicazione e della ricerca scientifica. L’evento più importante nell’ambito della promozione della cooperazione tra la Cina e i Paesi dell’area è stato il recente Summit Cina-Asia Centrale, tenutosi il 18 e 19 maggio scorsi a Xi’an. La scelta della città non è casuale, visto che si trova nella regione da cui anticamente partiva la Via della Seta.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Il Presidente cinese Xi Jinping durante il Summit Cina-Asia Centrale, 19 maggio 2023
IL SUMMIT CINA-ASIA CENTRALE
Il Summit Cina-Asia Centrale ha riunito i Presidenti dei cinque Paesi centroasiatici e Xi Jinping con lo scopo principale di rafforzare la cooperazione economica e di promuovere una maggiore coordinazione tra la leadership cinese e quelle della regione. Al termine del Summit sono stati firmati più di 50 accordi e iniziative, sono state create una ventina di piattaforme e sono stati adottati 9 documenti multilaterali. Come concordato, il forum avrà luogo ogni 2 anni, con lo scopo di promuovere gli interessi dei partecipanti, legati da un “destino comune”. La Cina, come dichiarato nei vari documenti, sta portando avanti svariati progetti di natura economica con i Paesi centroasiatici, fornendo investimenti per un totale di 4 miliardi di dollari allo scopo di promuovere la modernizzazione e lo sviluppo della regione. I principali progetti economici riguardano l’energia, come la costruzione di centrali idroelettriche in Kirghizistan, e l’agricoltura, come in Kazakistan e Uzbekistan. Una questione fondamentale discussa durante il Summit è stata quella della connettività regionale: l’Asia Centrale è un importante crocevia che connette varie parti del mondo, tuttavia le infrastrutture nella regione, spesso risalenti al periodo sovietico, sono obsolete e inefficienti. La Repubblica Popolare Cinese sta portando avanti numerosi progetti infrastrutturali che consistono nella modernizzazione e ottimizzazione delle rotte commerciali, con lo scopo di connettere al meglio il proprio mercato non solo all’Asia Centrale, ma anche all’Europa e al Medio Oriente. Ad esempio, la ferrovia Cina-Kirghizistan-Uzbekistan permetterà di connettere la Cina fino al continente europeo, attraverso la Turchia, rendendo la logistica verso i mercati europei efficiente e veloce. La Cina sta ampliando anche le rotte su strada per i TIR, modernizzando le strade e semplificando le procedure di confine, riducendo così i tempi e i costi di trasporto. I risultati del Summit non si limitano ad accordi economici: Pechino sta realizzando numerose iniziative riguardanti la cooperazione in materia di cultura, comunicazione e sicurezza. Altri settori di cooperazione rilevanti che sono stati discussi durante il Summit riguardano la ricerca scientifica, la salute e il dialogo culturale.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Xi insieme ai capi di Stato dell’Asia Centrale che hanno partecipato al vertice di Xi’an, 19 maggio 2023. Da sinistra a destra: Mirziyoyev (Uzbekistan), Rahmon (Tagikistan), Tokayev (Kazakistan), Japarov (Kirghizistan) e Berdimuhamedow (Turkmenistan)
GLI INTERESSI POLITICI CINESI
La Cina, secondo molti esperti, sta cercando di accaparrarsi il ruolo di leader nella regione, sfruttando la minore presenza sia della Russia, occupata nella guerra con l’Ucraina, che degli Stati Uniti, reduci dal drammatico ritiro dall’Afghanistan. Per alcuni analisti la Cina non sarebbe solamente interessata alle risorse energetiche ed economiche della regione; i rapporti stretti con l’Asia Centrale, secondo alcuni, avrebbero anche lo scopo di frenare le tensioni nello Xinjiang e di soppiantare l’egemonia russa nella regione. Come affermato da alcuni osservatori, la Cina sta sempre più prendendo il posto della Russia nell’esercizio di influenza sia politica che economica in Asia Centrale. Tuttavia, la potenziale competizione tra Russia e Cina non sembra compromettere i buoni rapporti tra le due potenze, che hanno recentemente concordato una partnership illimitata, rafforzata dalla presenza di interessi comuni in Asia Centrale, non solo di natura economica, ma anche relativi alla sicurezza e alla stabilità della regione.
Irene Quaglia
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