Miscela Strategica – Continua la crescita di ricavi e ordini per il gruppo MBDA, complice la necessità di diversi Paesi europei di rifare le scorte di missili e di dotarsi di nuovi sistemi.
I NUMERI
Il 2023 del gruppo MBDA sì è chiuso con ricavi totali di circa 4,5 miliardi di euro, con l’acquisizione ordini che si attesta a 9,9 miliardi, portando il portafoglio totale a 28 miliardi, con una proporzione del 50% tra i Paesi in cui opera il gruppo – Francia, Regno Unito, Germania e Italia – e le esportazioni soprattutto verso gli Emirati Arabi Uniti, il Qatar, la Grecia e la Polonia.
Per quanto riguarda MBDA Italia, il 2023 ha visto i ricavi attestarsi a 1,032 miliardi di euro, gli ordini acquisiti a 2,381 miliardi e il portafoglio a 4,536 miliardi.
Embed from Getty ImagesFig. 1 – Il missile d’attacco al suolo a lungo raggio Storm Shadow, utilizzato anche dall’Ucraina per colpire bersagli russi in profondità
PERCHÉ È IMPORTANTE
Se si guarda alla progressione degli ultimi tre anni, si nota che la sola MBDA Italia è passata da 685 milioni di ricavi del 2021 agli attuali 1,032 miliardi (+347 milioni), con il 2022 che aveva registrato 1,025 miliardi (+340 rispetto al 2021). Se si guarda agli ordini, si è passati dai 629 milioni del 2021 agli 1,179 miliardi del 2022 ai 2,381 miliardi del 2023. Una crescita costante che ha un punto di cesura ovvio: l’invasione russa dell’Ucraina. L’evento ha fatto da catalizzatore per un “risveglio collettivo” europeo sulla necessità di aumentare le dotazioni di sistemi di difesa antiaerea e antimissile, oltre che di sistemi d’arma d’attacco, e di ampliare le scorte di munizioni sia per compensare gli aiuti forniti a Kyiv, sia per un eventuale impiego in uno scenario a medio-alta intensità in cui si è visto che le attuali dotazioni consentono un’autonomia stimata al meglio in giorni prima dell’esaurimento.
Embed from Getty ImagesFig. 2 – Il missile aria-aria Meteor, che equipaggia i principali caccia e cacciabombardieri europei
FOCUS ITALIA
I programmi attuali e futuri per la difesa italiana vedono per prima l’entrata dell’Aeronautica Militare tra i clienti del sistema di difesa antiaerea/antimissile Aster. L’Esercito e l’Aeronautica hanno firmato contratti nel 2023 per la fornitura del nuovo Aster B1NT da dotare alle batterie SAMP-T/NG per la difesa a lungo raggio e con capacità antibalistiche. A questo, e alle già operative batterie di SAMP-T, si aggiungono nuovi contratti per la fornitura del sistema CAMM-ER (Common Anti-air Modular Missile – Extended Range) per la difesa a medio raggio. Per quanto riguarda questo sistema, MBDA sta dialogando con la Marina Militare per una possibile dotazione, insieme all’Aster, sulle nuove fregate FREMM-EVO. Per quanto riguarda il corto raggio, nel 2024 sarà avviato il programma V-SHORAD per la sostituzione dello Stinger statunitense.
Per affrontare le nuove minacce di tipo ipersonico, MBDA attende a breve la firma del contratto con OCCAR (Organizzazione per la Cooperazione in Materia di Armamenti) per il programma europeo Hydis2 (HYpersonic Defence Interceptor Study). Infine, L’Italia è parte dal 2023 del programma FC/ASW (Future Cruise/ Anti-Ship Weapon) tra Francia e Regno Unito, per lo studio e lo sviluppo di un sistema missilistico di crociera per l’attacco a lungo raggio antinave.
Emiliano Battisti
Immagine di copertina: courtesy of MBDA Italia.